Anche il comune di Bagheria ha partecipato al bando della Regione Siciliana rivolto ai tanti teatri minori dell’Isola. Il bando punta alla riqualificazione degli spazi, mettendo sul tavolo 5 milioni di euro per sostenere questo strategico settore culturale.
Finanziamenti stanziati dai capitoli ex articolo 38 dello Statuto, trasferimenti dello Stato la cui riprogrammazione dipende della Presidenza della Regione. L’invito era rivolto sia ai teatri pubblici che privati ed il Comune di Bagheria ha pensato alla riqualificazione del Teatro Branciforti.
Le risorse potranno essere utilizzate per interventi di ripristino, ristrutturazione, messa a norma, qualificazione, acquisto di arredi e innovazione tecnologica.
Una chance per il teatro Branciforti che potrà così riqualificarsi, rinnovarsi e modernizzarsi, e poter offrire così ai cittadini bagheresi rassegne di spessore in un ambiente confortevole. La copertura dei costi di riqualificazione con l’eventuale finanziamento sarà pari al 100% delle spese del costo preventivato per le sale pubbliche. Tetto minimo di spesa 100mila euro, tetto massimo 300mila (richiesti dal Comune di Bagheria) per lavori di ristrutturazione e adeguamento. Ottenuto il finanziamento, l’opera di riqualificazione dovrà concludersi entro il 31/12/2020. Il dipartimento dei Beni culturali e dell’Identità siciliana sottoporranno ad un apposito nucleo di valutazione la qualità tecnica del progetto sulla base di diversi criteri. Alla fine della valutazione verrà stilata una graduatoria di ammissione.
A redigere il progetto di riqualificazione del teatro Branciforti l’architetto comunale Lidia Cuffaro, coadiuvato dall’architetto Nino Zarcone, Rup del progetto il geometra Rino Lisuzzo responsabile apicale della direzione V cui fa capo l’assessorato alla Programmazione guidato da Alessandro Tomasello che ringrazia i tecnici per l’ottimo lavoro.
Ubicato nella stradina via primo e secondo teatro, è parte integrante della prestigiosa sede istituzionale di palazzo Butera, fu voluto da Giuseppe Branciforti, principe di Pietraperzia e Leonforte, che negli ultimi anni del 1600 ne fece luogo di piaceri mondani e manifestazioni teatrali e religiose, mettendo in scene, ad opera di note maestranze, opere di genere sacro e profano. Divenuto teatro comunale fu oggetto di ristrutturazione circa 20 anni fa, e affidato ad associazioni teatrali che se ne sono prese cura garantendo la manutenzione ordinaria. Strutturato su due elevazioni: al primo piano una sala magazzini e servizi igienici, al secondo la sala spettacoli di circa 160 metri che ospita 80 posti a sedere ed un palco di 50 metri.
Oggetto negli ultimi anni di diversi atti di vandalismo - è stato rubato di tutto, dalle grondaie alle poltroncine - il progetto del teatro prevede l’adeguamento dell’edificio a tutte le normative vigenti in materia di agibilità per pubblici spettacoli, di sicurezza e accessibilità. Dovrà essere adeguato tutto l’impianto elettrico, revisionate le uscite di sicurezza, reinstallata la passerella su via Teatro 1 che garantiva l’accesso ai disabili e che è stata rubata, prevista inoltre l’intera fornitura di tutte le poltrone, sipario e tendaggi in materiale ignifugo. Preventivate diverse altre migliorie che riguardano innovazioni tecnologiche, acustiche e audiovisive, più tutto quanto concerne la riqualificazione dell’edificio e l’efficientamento energetico.
È questa una delle ultime azioni del compianto assessore ai Beni culturali e dell’Identità siciliana Sebastiano Tusa che all’indomani dell’avviso pubblico ebbe a dischiarare: “La Sicilia tra i tanti tesori di cui dispone, possiede una straordinaria varietà di teatri di varie dimensioni ed epoche che, oltre a costituire presidi di carattere culturale indispensabili nelle comunità locali, rappresentano un patrimonio storico e architettonico di grande pregio.”.
Ed il teatro Branciforti è senz’altro uno di questi.