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«Abbiamo solo risposto alle necessità che venivano dalle scuole bagheresi che lamentavano arredi obsoleti e che da anni non si procedeva ad una nuova fornitura» – così l’assessore alla Pubblica Istruzione, Maurizio Lo Galbo che commenta la procedura di gara, la consegna al Comune da parte della ditta Biga srl di Palermo che si è aggiudicata l’appalto e la prossima distribuzione, di una fornitura di arredo alle scuole cittadine. Si tratta di numerose sedie di diversa misura per la statura dei bambini, armadi a due ante e attaccapanni per un costo totale di 9872,24 euro.  «Formazione e istruzione – dice il sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli – sono tra le priorità dell’amministrazione comunale, i nostri sforzi saranno impiegati a garantire a tutti i nostri alunni il diritto allo studio, sostenendo le scuole e l’attività didattiche, così come stiamo sostituendo l’arredo scolastico vetusto, ci siamo impegnati e continueremo per il decoro e la pulizia del verde delle scuole e la verifica dell’edilizia scolastica».  «Le scuole ed i nostri figli sono una priorità – dice l’assessore Lo Galbo – siamo coscienti che questi arredi non sono sufficienti a coprire tutte le necessità ma cercheremo, quanto prima, di completare con altri acquisti».




Si terrà il prossimo 26 febbraio la 37 edizione della storica marcia antimafia Bagheria – Casteldaccia del 1983. A comunicarlo, ieri, nell'aula consiliare di Bagheria, il presidente del centro studi Pio La Torre, Vito Lo Monaco, alla presenza

del sindaco di Bagheria Filippo Maria Tripoli, del presidente del consiglio di Bagheria Michele Sciortino, dell'assessore alla Legalità Daniele Vella, del deputato M5S Davide Aiello e dei presidenti del consiglio comunale di Casteldaccia Maria Giuseppa Di Salvo e di Altavilla, Biagio D'Ugo. La riunione di ieri è servita a fare il punto sull'organizzazione della marcia, sulle adesioni dei Comuni, delle Istituzioni, delle Forze dell'Ordine, dei sindacati, della Chiesa, per organizzare al meglio l'evento che mira al massimo coinvolgimento dei giovani e degli studenti. Allora l'obiettivo era quello di sensibilizzare cittadini ed istituzioni a lottare contro la mafia e i comportamenti mafiosi, oggi, occorre ancora sconfiggere le nuove mafie, più sottili e pervasive, spesso infiltrare negli apparati dei colletti bianchi e per questo più subdola. Tra il pubblico diversi soggetti coinvolti nell'organizzazione dell'evento che si ripeterà a 37 anni da quel 26 febbraio: la presidente della Caritas cittadina Mimma Cinà, padre Francesco Michele Stabile, diversi consiglieri comunali di Bagheria,tutta la I commissione consiliare, e ancora amministratori di enti locali dell'hinterland oltre ai docenti delle scuole bagheresi con qualche studente. Tra le iniziative che verranno messe in campo sino al 26 febbraio:l'organizzazione, in ognuno dei comuni dell'hinterland, di un consiglio comunale aperto alla cittadinanza con la partecipazione di diverse associazioni del territorio, di delegazioni delle scuole e, soprattutto, di testimoni che parteciparono a quella storica marcia per gridare contro la mafia e che interverranno per raccontare quegli anni tristi in cui Bagheria, Casteldaccia e Villabate erano considerati il triangolo della morte. Il 37° anniversario della marcia ricade in un anno in cui ricadono due importanti anniversari: i 40 anni dalla morte di Piersanti Mattarella e 20 dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale svoltasi a Palermo nel 2000. Tra le altre iniziative che si vogliono organizzare -spiega il presidente del Centro Studi Pio La Torre, Vito Lo Monaco, la realizzazione di un osservatorio sovra-comunale sulla mafia. A prendere la parola diversi presenti alla riunione bagherese che, con un coro unanime, hanno sostenuto che occorra coinvolgere, quanto più possibile, i giovani, mediante le scuole. Il coinvolgimento dei giovani è quanto auspica anche il sindaco Filippo Maria Tripoli che ha ricordato quanto la mafia, nel nostro territorio, stia ancora operando con il traffico di droga che colpisce sopratutto i giovani. C'è chi poi, l'assessore del Comune di Santa Flavia, Fara Pipia, ha invitato a fare memoria e ricordare quanto accaduto 37 anni fa mediante la partecipazione di chi a quella marcia c'era come Gino Castronovo e Michele Bartolone già consiglieri comunali di Bagheria e ora Bartolone sindacalista CISL, e c'era ancora chi come il deputato Davide Aiello, castedaccese, e membro della Commissione parlamentare antimafia, ha sostenuto che si farà promotore per far patrocinare la manifestazione dalla Commissione nazionale antimafia e dal presidente Nicola Morra. Sulla legge che istituisce nuovamente l'insegnamento dell'ora di educazione civica e antimafia  nelle scuole e di strumenti e linguaggi per arrivare ai giovani si è soffermato l'assessore Vella che si è rivolto soprattutto ai giovani. «Non siamo tanto in là da casi in cui i Comuni di scioglievano per mafia, abbiamo parenti nelle nostre stesse famiglie che sono o sono stati mafiosi» dice il presidente del consiglio di Altavilla Milicia, D'Ugo, la mafia non è sconfitta dunque, occorre ancora essere vigili: è questo l'intento della marcia che si terrà il 26 febbraio 2020. 


Sotto potete guardare uno special sull'edizione del 2014 della marcia antimafia Bagheria-Casteldaccia.







BAGHERIA - E’ un impegno preciso che l’assessore alle Politiche Sociali, Giovanili e della Famiglia Emanuele Tornatore (nella foto) intende assumere viste le situazioni che si verificano nelle scuole cittadine. A tal proposito Tornatore ha organizzato un incontro sui temi del “Discriminazione, bullismo, cyberbullismo” che sono stati al centro di un focus group che ha visto coinvolti diversi attori del mondo pedagogico cittadino presso i locali del Polo Infanzia di via Dante 70. All’appuntamento pubblico hanno preso parte i rappresentanti delle scuole, dell’Osservatorio sulla dispersione scolastica e di tutte le realtà sociali e professionali che a vario titolo si occupano di minori e di problemi legati soprattutto alla violenza tra pari quali la discriminazione, il bullismo e il cyberbullismo per affrontare la problematica nelle scuole e negli altri ambienti cittadini. “L’incontro è stato organizzato dall’esigenza di progettare dei sistemi educativi – spiega l’assessore Tornatore – che possano non solo affrontare ma cercare di risolvere il problema della violenza e abuso sui minori e nello specifico di violenza tra pari, fenomeno oggi sempre più crescente e incontrollabile come è emerso dalle relazioni degli intervenuti Queste azioni occorre che vengano svolte insieme, con le realtà formali e non formali che a vario titolo si occupano di minori e di realtà disagiate”. L’Amministrazione comunale, su questi temi ed urgenze, intende impegnarsi mediante il Servizio Sociale Professionale, reperendo fondi e pianificando azioni in sinergia con l’assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune e con gli Istituti Scolastici del territorio come appunto il finanziamento dell’importo di 200.000. “Come Amministrazione comunale – aggiunge Tornatore – abbiamo preso parte ad un avviso pubblico che finanzia un apposito progetto per contrastare il bullismo e il cyberbullismo in città. Il Comune tra l’altro, sarà ente capofila nella realizzazione del piano di prevenzione e contrasto”.


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