BAGHERIA - Avevano promesso il trasferimento entro i primi mesi dell’anno, ma ancora ad oggi tutto fermo per il trasferimento del PTE, il Punto territoriale di emergenza in un edificio confiscato al mafia di via Luigi Giorgi Capitano. I soliti intoppi burocratici hanno impedito fino ad oggi infatti, il trasferimento dei servizi in locali più idonei, quelli appunto concessi in comodato d’uso dal Comune all’Asp già a metà dello scorso anno e dove sono stati pure eseguiti i lavori di ammodernamento. Per la realizzazione del nuovo PTE, l’Asp ha stanziato la somma di 519.000 euro, per lavori di ristrutturazione ed adeguamento dei locali che hanno una estensione di 350 metri quadrati. “Stiamo insistendo con il Comune affinché completi le procedure di aggiornamento catastale del bene – fanno sapere dall’Asp di Palermo – tali procedure sono infatti, propedeutiche a tutte le attività connesse all’apertura della struttura”. In pratica il bene è ancora intestato al Demanio e l’amministrazione comunale non ha ancora provveduto a fare accatastare i locali che l’Agenzia nazionale dei beni confiscati ha assegnato al Comune di Bagheria. “Quando ci siamo insediati abbiamo dato formalizzato gli indirizzi per accelerare le procedure – dichiara l’assessore con delega ai Beni confiscati alla mafia Daniele Vella – posso assicurare che daremo un ulteriore impulso agli uffici per inaugurare al più presto i nuovi locali”. Anche il vice presidente del Consiglio comunale, Francesco Gurrado si è impegnato perché si accelerino le procedure per dotare la città di un nuovo presidio. “Domani stesso mi impegno a seguire questa pratica – afferma Gurrado – non possiamo più perdere ulteriore tempo”. “Inoltre, occorre pure procedere al cambio d’uso dei locali – fanno sapere dall’Asp – che prima ospitavano una concessionaria di automobili a locale sanitario. Non appena sarà tutto regolarizzato metteremo gli arredi e la struttura potrà essere aperta”. Non appena si otterranno tali visti, si potrà avviare il trasferimento e si potrà contare su una struttura efficiente e confortevole. In precedenza erano sorti problemi anche subito dopo i lavori di ristrutturazione, lo scorso 20 marzo, a causa del mancato l’allaccio dell’immobile che insiste in un condominio, alla cabina elettrica che non è stato possibile effettuare, pare perché il proprietario si sarebbe reso irreperibile. Il motivo vero, secondo le testimonianze di alcuni sarebbero state dall’opposizione degli inquilini del condominio, dove insistono i locali di via Luigi Giorgi Capitano, che non vedevano di buon occhio il trasferimento della struttura sanitaria che, a loro dire, provocherebbe disagi per il continuo andirivieni delle autoambulanze e per la notevole affluenza degli assistiti. In base al progetto dell’Asp di Palermo, a piano terra del Presidio troveranno ubicazione, oltre al Pte, anche il Servizio di continuità assistenziale (ex Guardia Medica), la postazione medicalizzata del 118 ed il centro vaccinazioni. Da tempo sia gli operatori sanitari, sia la cittadinanza chiedono locali più idonei per ospitare pazienti in cerca di cure mediche. Ma soprattutto garanzie per la sicurezza, considerato che specie il Presidio territoriale di emergenza, viene frequentato da ubriachi, tossicodipendenti e male intenzionati che minacciano il personale sanitario. Il nuovo Presidio rappresenterà un concreto punto di riferimento per l’intero comprensorio. Del distretto 39 fanno parte infatti oltre Bagheria, come capofila gli altri comuni di Altavilla Milicia, Ficarazzi, Casteldaccia e Santa Flavia per un totale di oltre 100.000 abitanti. (Nella foto Pig, i nuovi locali dove dovrebbe essere trasferito il PTE)
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