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Agrigento - E' stata inaugurata, sabato 19 ottobre 2019 la sede di "Immagina Coworking", il primo spazio di coworking situato nel centro di Agrigento, nato dal desiderio di sette giovani agrigentini di innovare la realtà sociale, culturale ed economica della nostra città.

Oggi più che mai, c’è una grande necessità di promuovere e di condividere le conoscenze del terzo millennio, di lavorare in maniera flessibile, costruendo un network locale che acceleri lo sviluppo del proprio territorio.

Questa associazione si propone di promuovere valori positivi, e aiutare i giovani a fare impresa; fornire ai cittadini strumenti efficaci per valorizzare il talento e il merito.

All'inaugurazione sono intervenuti i rappresentanti delle giovani realtà imprenditoriali di Agrigento, gli innovatori, i professionisti, gli studenti e coloro che amano immaginare.

Durante il corso della serata sono stati inoltre illustrati gli obiettivi e le prime attività del nostro ambizioso progetto.

Il nostro video servizio è stato realizzato in collaborazione con "Wise Communication"





Favorire l’amicizia, gli scambi commerciali, culturali, di formazione, di enogastronomia, di innovazione è questo l’obiettivo cui mira il Comune di Bagheria, grazie alla recente missione in Cina in occasione  del summit “World lemon industry development”, la prima conferenza mondiale sullo sviluppo dell’industria dei limoni (WLIDC) svoltosi nella  provincia del Sichuan cui ha partecipato la delegazione bagherese. 

Si è svolta stamani, in sala giunta, la conferenza, alla presenza del sindaco Filippo Maria Tripoli, dei componenti della delegazione bagherese che ha accompagnato il sindaco in Cina e della dottoressa, Cinzia Chen, titolare della società GIVIA srl esperta in politiche di sviluppo e reciprocità tra Cina e Italia.

Erano presenti con il sindaco, Santo Agnello agronomo del CREAAntonio Fricano imprenditore e presidente di APO Sicilia, Michele Balistreri presidente dell’associazione La Piana d’Oro ed Adalberto Catanzaro referente della sezione slow food Bagheria ed il presidente del Consiglio comunale Michele Sciortino.

La provincia della Sichuan, le aziende produttrici e di trasformazione e commercializzazione del limone del territorio, la città di Ziyang, la contea di Angyue, sono i vasti territori che hanno visto varie tappe dei bagheresi.  Per  i dati sui territorio visitati si rimanda alla slide realizzate appositamente per la conferenza presenti al seguente link…

A prendere la parola per primo il sindaco Tripoli che ha raccontato, step by step, i vari incontri e le visite alle contee e province cinesi, e dei quali vi sono resoconti nei precedenti comunicati stampa  presenti sul sito web comunale www.comune.bagheria.pa.it.

Il limone è stato il collante per discutere, anche in incontri bilaterali, di molti altri obiettivi, scopi e collaborazioni che si possono mettere in campo per portare avanti progetti comuni, sulla scorta di quanto già si sta portando a livello nazionale nei rapporti sino-italiani.

La conferenza stampa è nata dall’esigenza della città, registrata anche da alcuni quesiti posti sui social di fare trasparenza e spiegare i positivi riscontri che tale missione può avere sul territorio bagherese e del circondario se si lavora con il coinvolgimento di tutta la comunità. «Non siamo andati a fare una vacanza» - ha detto Tripoli – «ci siamo mossi per cercare opportunità per il territorio. Da oggi inizia un nuovo percorso, un passo verso l’internazionalizzazione della nostra città».

Ha voluto ringraziare il Comune di Bagheria e la delegazione bagherese per il successo della missione cinese, Cinzia Chen, titolare della società GIVIA srl esperta in politiche di sviluppo e reciprocità tra Cina e Italia,  che ha detto: «C’è grande interesse verso la Sicilia e verso Bagheria da parte della Cina. La storia siciliana, bagherese, è antica come quella cinese, i prodotti siciliani sono molto apprezzati dai cinesi. Noi cinesi diciamo il lungo viaggio inizia dal primo passo, oggi abbiamo già fatto questo primo passo, mi auguro che in futuro avremo una lunga collaborazione insieme».

A sottolineare gli altri aspetti del viaggio, da quelli tecnici e agronomici, alle possibilità di collaborazione gli altri membri della delegazione, che hanno sottolineato come si siano gettate le basi per l’idea di un gemellaggio e per forme di collaborazione che vanno anche al di là dell’argomento limone, cosa su cui concordano anche i cinesi. Il limone, la sua lavorazione e trasformazione in dolci, cosmesi, liquori, componenti per la culinaria, è la chiave per iniziare relazioni stabili che possano coinvolgere vari ambiti e settori; dall’università, al turismo dalla cultura al cibo e le materie prime e la loro trasformazione.

Durante la conferenza sono stati annunciati anche alcuni passi futuri.

«Dobbiamo incontrare il territorio, includendo tutti i sindaci, portare avanti un discorso già iniziato dall’assessorato regionale all’Agricoltura che sta lavorando, con la legge 127, per la salvaguardia degli agrumeti storici, incontrare tutti gli operatori culturali ed economici per ragionare sulla progettazione della internazionalizzazione del territorio» – ha detto il primo cittadino - «cosa che potrebbe permetterci di aggredire apposite occasioni di finanziamento. Occorre dunque creare un focus permanente».

Tra gli appuntamenti del prossimo anno l’associazione La Piana d’oro ha già messo in cantiere, con il patrocinio del Comune, la nuova edizione del Verdello Fest che il prossimo anno vedrà il primo forum internazionale del limone del Mediterraneo cui parteciperà una delegazione cinese.

Domani, 27 settembre il sindaco Filippo Maria Tripoli, invitato dal presidente di Sicindustria Alessandro Albanese, parteciperà al workshop organizzato da Sicindustria, dove verranno illustrati dettagli sulla prossima missione in Cina che l’associazione degli industriali siciliani sta organizzando.

A conclusione della conferenza stampa il sindaco ha mostrato il documento sottoscritto a Ziyang, quale inizio di un percorso, una dichiarazione di intenti Cina, Italia (Bagheria), Spagna, Turchia, Sudafrica per lo sviluppo, commercializzazione, trasformazione dello sviluppo del limone in maniera ecosostenibile.



Notte magica a Selinunte tra musica e legalità. Al cospetto del tempio di Hera, nel cuore del parco archeologico più grande d’Europa, guardando all’orizzonte il Tempio C a strapiombo sul mare, in 10.000 hanno ballato fino a tarda notte a suon di Carl Cox, il primo dj al mondo ad aver suonato al circolo di pietra di Stonehenge e ad oggi considerato il re della musica elettronica. Da Amsterdam, Madrid, Berlino oltre che da ogni zona dell’Isola e d’Italia: sono stati in tantissimi ad aver affollato i luoghi della Grecia siciliana che ospita, oltre ai templi, anche l’acropoli e le Cave di Cusa. L’intera area, più quella esterna, è stata ripulita sin dall’alba di domenica dalla Dusty e dall’azienda privata Belice servizi commissionata dall’organizzazione.

Per la nuova tappa del progetto Musica & Legalità quest’anno patrocinato dal Ministero della Salute, dal palco del Selinus Music Festival - presentata da Danilo Martines - sono stati tantissimi i contributi a sostegno dell’iniziativa che, sin dal prossimo anno, approderà in tutta Italia con le prime tappe ufficiali di Roma, Milano e Torino. Da artisti a istituzioni, passando per professionisti e artisti, il comune denominatore è stato ancora una volta quello della legalità raccontato ai giovani attraverso il canale leggero e aggregativo della musica. Persino Mogol ha voluto lanciare un messaggio ai ragazzi che dal tardo pomeriggio hanno affollato Selinunte. “Non si può vivere senza coraggio - ha ricordato attraverso un video messaggio il più grande paroliere della musica italiana -. Il coraggio di non incominciare a drogarsi, il coraggio di non dipendere dall’alcol e il coraggio di essere che dà luce alla tua vita”.

A spiegare la sinergia tra Musica & Legalità e il Ministero della Salute è stato proprio il sottosegretario Armando Bartolazzi. “Dobbiamo approfittare di questi momenti di aggregazione per lanciare messaggi importanti, sensibilizzare i giovani tutti a riflettere. I giovani devono riacquisire la capacità di essere liberi. Partendo dalla Sicilia ma restando itineranti andremo ad analizzare particolari situazioni socio economiche, non solo mafia e illegalità, credendo fermamente che il valore aggiunto sia aggregare i ragazzi per raggiungere il cambiamento del paese. Se parliamo di tematiche importanti, come il nuovo progetto di assistenza alle famiglie di ragazzi autistici, da palchi come questo abbiamo la possibilità di raggiungere molta più gente e di sensibilizzare per come desideriamo - conclude il sottosegretario del Ministero della Salute -. Aggrega più un concerto che venti tribune politiche. Riuscire a implementare questo canale sarebbe geniale”.

Volto e anima di Musica & Legalità, Valeria Grasso, ha spiegato che “Lo stato è al nostro fianco. Dobbiamo prenderci questa terra con le sue bellezze e darle quello che merita. Ha dei tesori meravigliosi e partendo da questi dobbiamo permettere che il mondo la rivaluti. La presenza dei giovani al fianco delle istituzioni, della prefettura, dell’arma, della finanza - continua la testimone di giustizia - rappresenta un segnale forte. I giovani non devono sentirsi soli in quello che per noi è un impegno. Tutta la Sicilia deve tenere stretti i suoi giovani, non deve perderli più a causa del lavoro che manca, della criminalità organizzata che non gli permette di aprire delle aziende. E anche gli artisti internazionali devono avere la possibilità di portare qui la loro musica anziché andare sempre all’estero”.

In collaborazione con Record Eventi e con il supporto di Adp Management, è stata la Unlocked di Vincenzo Grasso, Fabrizio Lo Cascio e Luca Norato a curare la direzione artistica. Il progetto, nato sotto la guida di Enrico Caruso e proseguito grazie all’impegno di Bernardo Agrò, neo direttore del Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa, punta a non essere l’unico. “Selinunte rappresenta la prima grande fondazione greca in Sicilia ed essere qui a condividere anche altro è estremamente importante. Il classico percorso permette di avere una conoscenza turistica di Selinunte ma noi puntiamo molto sulla diversità e sull’alternanza così da oltrepassare i confini di una conoscenza canonica - spiega ancora il direttore -. Permettere ai ragazzi di fruire di un luogo che prima d’ora non avevano mai goduto così è il tassello di un percorso che per il parco rappresenta il futuro. Nel ricordo di Sebastiano Tusa, il primo visionario dell’archeologia in Sicilia, vorrei che d’ora in poi al parco si possa fare molto di più di quello che si fa quando si fa ad un museo. Questo è un grande museo che dobbiamo scoprire giorno dopo giorno”.

L’impegno alla lotta alle mafie, alla criminalità organizzata, è dunque il filo conduttore del progetto nato otto anni fa da Valeria Grasso, l’imprenditrice che ad oggi vive sotto scorta. Così, a sposare l’iniziativa, è stato anche Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare antimafia. “La musica ci ha insegnato a superare i confini della realtà attraverso il pensiero, la prospettiva, la profezia - dichiara -. La musica è libertà, immaginazione. È capacità per noi esseri umani attraverso però rigorosa disciplina di superare le angustie del tempo presente rappresentate, soprattutto per chi è a Selinunte, in prossimità di Castelvetrano, da schemi mentali come quelli da cui discende Cosa Nostra che reputa che l’essere umano non debba vivere secondo libertà, ma secondo costrizione, in catene. La musica così ci presenta la possibilità di diventare quello che tutti quanti possiamo essere - conclude il Presidente della Commissione parlamentare antimafia Assecondiamo questa volontà di libertà che ci dà la musica, perché la musica fa stare bene e fa sognare. Così si sconfigge la mafia”.




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