BAGHERIA - Grazie alla generosità dei cittadini, tante famiglie bisognose riceveranno un aiuto economico dalla Caritas cittadina che insieme alle Caritas parrocchiali e ad una trentina di panificatori locali ha organizzato l’iniziativa “Spezziamo il pane” che si è svolta domenica scorsa in tutte le parrocchie, in occasione della solennità del Corpus Domini. All’ingresso delle chiese sono stati regalati ai fedeli panini benedetti in cambio di una offerta in denaro che è stata devoluta alle famiglie povere della città. La cifra raccolta nelle parrocchie e anche durante la messa celebrata in piazza Madrice, ammonta 2.614 euro che serviranno ad alleviare i disagi di tante famiglie che versano in difficoltà economiche e per finanziare la mensa cittadina che eroga una quarantina di pasti caldi al giorno, oltre quelli da asporto. “Ogni famiglia è stata invitata a spezzare il pane con i propri familiari – spiega la direttrice della Caritas cittadina Mimma Cinà – in un gesto di unione con il quale si possono sostenere le iniziative della carità. Quest’anno si è unita a noi anche la comunità dei padri Gesuiti che opera a villa San Cataldo e di questo siamo particolarmente felici”. Per l’occasione è stata allestita anche l’infiorata sul sagrato del Santuario Maria Santissima Immacolata delle Anime Sante che è stata ammirata da centinaia di persone. “La Caritas cittadina – continua la direttrice – assiste tante famiglie provate da anni di disoccupazione e di esclusione sociale che denota tutte le loro fragilità anche a causa dell’assenza di rete familiare e per la risposta non strutturata e solo unidimensionale delle istituzioni”. Il problema abitativo per tanti nuclei familiari è una vera emergenza considerando che oltre a non potere affittare casa perché privi di referenze, si registra un notevole aumento degli affitti. In diversi i casi di sfratto la Caritas ha fatto fronte anche con il pagamento di mensilità arretrate e traslochi. “Ma poi c’è pure una emergenza sanitaria perché la gente non si cura più, non compra farmaci sempre più a pagamento, soprattutto i psicofarmaci e i ticket sanitari”. La Caritas affronta anche il problema della dispersione scolastica, dovuta alla mancanza di luoghi di aggregazione. “Una genitorialità carente, rendono i minori vulnerabili – dice ancora Cinà – e rappresenta la vera grande emergenza, come comunità siamo interpellati e dobbiamo impegnarci per dare risposte concrete capaci di costruire futuro per i nostri giovani”. (Nella foto Pig, un momento della manifestazione)
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Bagheria - Un defibrillatore sarà a disposizione di dipendenti e cittadini utenti del comune. Rotary club, Fidapa, Lion, Inner Wheel questa stamattina, 24 giugno, hanno incontrato il sindaco di Bagheria, Filippo Tripoli e l'assessore al Personale Maurizio Lo Galbo, per donare al Comune, il defibrillatore da ubicare a Palazzo Ugdulena, un'apparecchiatura salva la vita.
Al giorno d’oggi è possibile trovare defibrillatori in diversi luoghi pubblici, a partire da luoghi di svago fino alle stazioni ferroviarie e oggi arriva anche al Comune di Bagheria grazie ai club cittadini.
«La scelta del posizionamento a palazzo Ugdulena nasce dal fatto che su corso Umberto transita tanta gente ed in caso di bisogno, il cittadino che sta male potrebbe facilmente essere raggiunto, oltre alla sicurezza del personale municipale» - sottolinea il sindaco. La donazione dei clubs cittadini non si limita solo al defibrillatore - spiegano i rappresentanti che hanno incontrato il sindaco - verrà infatti tenuto un corso BLSD ( Basic Life Support Defibrillation) ad alcuni dipendenti per il corretto utilizzo.
Due anni fa il Rotary aveva già donato un altro defibrillatore al comando dei vigili. Il dono del defibrillatore si è concretizzato grazie a delle donazioni avvenute durante le manifestazioni carnascialesche realizzate a scopo di beneficenza. «Mi impegnerò per individuare al più presto i dipendenti che seguiranno il corso BLSD» - dice l'assessore Maurizio Lo Galbo - «ringraziamo Rotary club, Fidapa, Lion e Inner Wheel».
La Caritas, gli alunni del corso di moda dell’Ipia “Salvo D’Acquisto”, e l’associazione dei genitori tutti insieme per aiutare le famiglie povere della città. Lo hanno fatto sabato scorso, nel corso di una manifestazione pubblica durante la quale hanno presentato alla città il laboratorio “Riciclo e riuso con taglio e cucito”, corso base di produzione tessile in cui, seguite dalle studentesse e dagli studenti, dalle docenti esperte e tutor dell’Istituto diretto dalla dirigente scolastica Lucia Bonaffino, e da esperti esterni, appartenenti alle associazioni del “Collegio”. Circa 25 donne del territorio hanno realizzato capi e accessori moda che, insieme ad altri prodotti cosmetici dei laboratori del settore “Benessere” dell’istituto professionale “Salvo D’Acquisto”, sono stati messi in vendita nella manifestazione finale “Una comunità al centro, unita per l’accoglienza e la tutela dl territorio”, per contribuire alla attività benefiche della Caritas cittadina. L’Ipia, è un istituto - polo regionale per la promozione della partecipazione degli studenti e delle loro famiglie che ha costituito una rete di Istituti scolastici di ogni ordine e grado dell’intera Regione, coordinati dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, diretto dal dirigente tecnico, Giorgio Cavadi che hanno condiviso la promozione della partecipazione nella scuola di passi attraverso l’implementazione di processi di rinnovamento delle forme tradizionali legate all’assemblearismo, a favore della nascita di percorsi condivisi scuola – famiglie – tessuto sociale in grado di portare “fuori” le migliori pratiche e la “Mission” istituzionale della scuola ovvero gli apprendimenti e “dentro” i bisogni del territorio per la promozione della cittadinanza attiva. Nel corso della manifestazione è stata raccolta la somma di 190 euro donata alla Caritas cittadina. “Noi volontari della Caritas cittadina abbiamo puntato di più sul riciclo e riuso di oggetti in particolare di pelouche non più utilizzati – afferma la direttrice Mimma Cinà – per dare una nuova vita alle cose come adotta un peluche. Chi ha voluto ha preso gratuitamente gli altri hanno fatto libere offerte”. (Nella foto Pig, tre ragazze con indosso i vestiti realizzati dal laboratorio del settore “Benessere”)
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