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Sono 2 i progetti di “Democrazia partecipata” che saranno presentati  nel corso di un incontro  che si è svolgerà il 7 agosto, alle ore 16,30,  presso l’aula consiliare del Comune di Bagheria.  Le due associazioni che hanno presentato i progetti a seguito di pubblicazione dell’avviso pubblico potranno accedere al finanziamento legato al gettito regionale dell’IRPEF, che permette di spendere il 2% delle somme trasferite ai Comuni in forme di “democrazia partecipata”.

Nell’occasione dell’incontro non solo verranno presentati i progetti per la spendibilità del 2 % del gettito regionale IRPEF, progetti già disponibili sul sito web sezione albo pretorio on line ma si potrà anche votarli. 

A presentare i progetti le associazioni: La Piana d’Oro, per la Terza edizione dello Sfincione Fest e l’associazione Belvedere Onlus, per  “La notte bianca dell’arte e la cultura”.

I progetti sono stati ammessi alla votazione e pubblicati all’Albo pretorio del Comune di Bagheria.Possono votare tutti i cittadini residenti a Bagheria e che abbiano compiuto 16 anni d’ età su una  apposita scheda di votazione. Si potrà inoltre esprimere la propria preferenza tramite consegna a mano della scheda di votazione presso l’Ufficio Protocollo del Comune o tramite posta elettronica certificata al seguente indirizzo: protocollobagheria@postecert.it Si precisa che alla scheda di votazione dovrà essere allegata una fotocopia della carta d’identità in corso di validità.

Quando si sapranno i risultati delle preferenze e delle scelte dei cittadini, verranno comunicate mediante pubblicazione all’albo pretorio.

«E’ questo un modo per finanziare la cultura e la promozione del territorio» – dice l’assessore Vella – «facendo in modo che siano i cittadini a scegliere gli interventi da eseguire nell’interesse della comunità».


 
 
 

Bagheria - Con un video messaggio il sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli ha tenuto ad annunciare ai cittadini baghersi e di tutto il comprensorio, la concretizzazione del progetto della Casa della Salute a Bagheria.

Il sindaco Tripoli spiega ai cittadini questa risultato frutto di un lavoro congiunto di amministrazioni presenti e passate, del governo Regionale, dei deputati regionali e nazionali bagheresi, dell’Asp e del Ministero della Salute.

Si tratta di un investimento da parte del Ministero della Salute di oltre 10 milioni euro con la compartecipazione della Regione per dare ai cittadini di Bagheria e a quelli del comprensorio un polo di servizi sanitari in un’unica struttura distrettuale dove a disposizione di tutti i cittadini verranno messi a sistema i  servizi sanitari del comprensorio.

Nel video il sindaco ringrazia tutti gli attori che hanno contribuito alla realizzazione di quel che sembrava un sogno che invece è sempre più concreto.

Sarà l’Asp provinciale di Palermo che si occuperà di individuare e gestire l’acquisto dell’immobile a Bagheria dove far nascere la Casa della Salute ma il primo cittadino di Bagheria assicura continuità di collaborazione con l’Asp, la Regione e tutti quanti si sono resi protagonisti di questo risultato che è un risultato che ha una forte spinta propulsiva dal basso, dai cittadini, che hanno più volte e con più modalità, manifestato la necessità di una struttura all’avanguardia come il polo sanitario, la Casa della salute del comprensorio.


 
 
 

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BAGHERIA - L’amministrazione comunale ha chiesto di fare ritornare il Tribunale a Bagheria, compreso l’ufficio del Giudice di pace. “Sarebbe molto importante che il Tribunale tornasse in città – dichiara l’assessore Brigida Alaimo – ma chiaramente dobbiamo valutare la fattibilità e soprattutto effettuare una certa valutazione tra i costi e i benefici correlando il tutto alle nostre risorse. Al momento attendiamo che si chiariscano dei punti sul personale necessario e sulla idoneità dei locali”. Una ventina d’anni fa prima del trasferimento a Termini Imerese, dovuto alla decisione del Governo di eliminare le sezioni distaccate, la competenza territoriale di Bagheria che era sede distaccata del Tribunale di Palermo, aveva in carico anche i comuni di Ficarazzi, Casteldaccia, Santa Flavia, Ciminna e Baucina ed altri dell’hinterland, per un totale di 16 comuni in tutto, gestiva circa 800 processi civili e circa 3.000 cause iscritte a ruolo penale in un anno. “Sarebbe importantissimo il trasferimento del Tribunale nuovamente in città – afferma l’avvocato Marina Ferrante – allora ricordo di avere interpellato l’onorevole Gabriella Giammanco per mantenere le sezioni distaccate, ma non fu possibile”. Successivamente infatti diventò sede staccata soltanto per Bagheria e Ficarazzi e fu trasferito anche l’ufficio del Giudice di Pace che sarebbe potuto rimanere in citta a condizione che l’amministrazione comunale si fosse assunto l’onore della copertura dei costi, ma questa ipotesi non fu adottata a causa della difficile situazione in cui versano le asfittiche casse del comune di Bagheria. “Da un bel po’ di anni la città di Bagheria e Ficarazzi sono state accorpate alla competenza territoriale del Tribunale di Termini Imerese – dichiara l’avvocato Aurelio D’Amico – e ricordo che proprio l’onorevole Antonio Di Pietro, quando era senatore, si occupò di una interrogazione parlamentare su richiesta del nostro gruppo. I politici locali e nazionali del nostro territorio non hanno mai avuto un particolare interesse al problema, anzi, qualcuno ha remato contro, e qualcuno ne ha fatto una sterile interrogazione parlamentare ignaro del problema. Io, come avvocato e come delegato della Confconsumatori di Bagheria assieme ad altri colleghi e impiegati lottammo affinché Bagheria rimanesse come Sezione Distaccata di Bagheria. Oggi seguendo la storia e le esigenze del territorio direi di lasciare tutto come si trova considerato che gli avvocati, soprattutto quello che hanno sede sul nostro territorio, hanno concentrato la maggior parte del lavoro sulla cittadina di Termini Imerese, dove tra l’altro c’è anche il Giudice di Pace. Al massimo, Bagheria potrebbe essere riconosciuta, come Sezione distaccata del Tribunale di Termini Imerese, con la vecchia competenza territoriale sul comune di Ficarazzi, Casteldaccia, Santa Flavia, Misilmeri, Belmonte Mezzagno, Ciminna, Baucina e Ventimiglia di Sicilia. In questo modo si alleggerirebbe il carico del Tribunale di Termini Imerese e resterebbero il collegamento delle altre materie con il Tribunale di termini Imerese”. Per l’avvocato Tommaso Greco il ritorno del Tribunale a Bagheria “rappresenterebbe un vantaggio soprattutto per incrementare la celerità nella definizione dei giudizi, atteso che il tribunale di Termini Imerese avendo inglobato il contenzioso di Bagheria sta avendo notevolissime difficoltà nella gestione dei procedimenti superando la media statistica nella durata dei processi”. Anche l’economia della città ne trarrebbe un beneficio in termini economici, a beneficiarne sarebbero i rinomati ristoranti e tutto l’indotto. (Nella foto la vecchia sede del Tribunale dove potrebbe tornare a funzionare)


 
 
 
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