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Cosa hanno sbagliato i cronisti nella narrazione della crisi migratoria? Perché i giornalisti spesso dimenticano che hanno il diritto di cronaca ma soprattutto il dovere d’inchiesta? Domande a cui proverà a dare una risposta Lorenzo Tondo, giornalista siciliano del The Guardian e primo cronista in Italia ad aver portato all’attenzione il caso giudiziario di Mered, un giovane africano vittima di un assurdo scambio di persona. Del processo italiano più seguito all’estero ne hanno parlato i quotidiani di tutto il mondo mentre i media italiani tacevano. La public lecture, la terza ad ingresso gratuito, fa parte della programmazione collaterale del World Press Photo, la mostra internazionale di fotografia del più grande concorso di fotogiornalismo al mondo che, per il terzo anno, fa tappa a Palermo. A Palazzo Drago, al civico 382 di via Vittorio Emanuele, sabato 14 settembre alle ore 18.30, Lorenzo Tondo racconterà, carte alla mano, la storia del ‘Generale’, Mered, che una volta sbattuto al Pagliarelli di Palermo è stato dato in pasto ai mezzi d’informazione di tutto il mondo come il risultato più eccellente della lotta al traffico di esseri umani da parte dell’Europa. Giornalista e corrispondente del quotidiano britannico The Guardian, Lorenzo Tondo si occupa di Sud Europa e di temi legati alla crisi migratoria. In passato ha collaborato con il New York Times e il Time magazine. Dal 2010 al 2015 ha lavorato nella redazione de La Repubblica. Nel 2015 si è aggiudicato il premio nazionale di giornalismo Giuseppe Fava Giovani e nel 2016 il premio internazionale Maria Grazia Cutuli come giovane giornalista siciliano emergente. “Il Generale”, edito dalla Nave di Teseo, è il suo primo libro. La mostra a Palermo è visitabile fino domenica 6 ottobre dal lunedì al giovedì dalle ore 10.30 alle 20.30 (ultimo ingresso alle ore 19.30) e dal venerdì alla domenica dalle ore 10.30 alle 22 (ultimo ingresso alle ore 21). Il biglietto intero costa 7,50 euro mentre il ridotto per under 25 e over 65 ha un prezzo di 6 euro. Sono previste delle riduzioni per giornalisti e gruppi di 15 persone (5 euro), scuole e martedì universitario (4,50 euro).

SCHEDA TECNICA Quando: da venerdì 6 settembre a domenica 6 ottobre 2019

Indirizzo: Palazzo Drago Airoldi di Santa Colomba, via Vittorio Emanuele 382

Orari: dal lunedì al giovedì dalle ore 10.30 alle 20.30 (ultimo ingresso alle ore 19.30); dal venerdì alla domenica dalle ore 10.30 alle 22 (ultimo ingresso alle ore 21)

Costo: 7,50 euro intero, 6 euro ridotto (under 25 e over 65), 5 euro ridotto (giornalisti e gruppi di 15 persone), 4,50 euro ridotto (scuole e martedì universitario), gratis (bambini under 12 e diversamente abili)



Palermo - Il fotoreporter legato a doppia mandata alla sua Sicilia, che racconta le storie della sua terra. Il cronista di strada che con un’immagine o un reportage cattura il flusso di informazioni che un’isola come questa sforna. Seconda public lecture ad ingresso gratuito per il World Press Photo, la mostra internazionale di fotografia del più grande concorso di fotogiornalismo al mondo che, per il terzo anno, fa tappa a Palermo. A Palazzo Drago, al civico 382 di via Vittorio Emanuele, giovedì 12 settembre alle ore 18.30, sarà Igor Petyx a raccontare l’ultimo ventennio di cronaca siciliana, tra nera, politica e attualità. A dialogare con lui Simonetta Trovato, giornalista del Giornale di Sicilia e tra i più apprezzati addetti stampa dell’isola.

Figlio di Gigi Petyx, fotoreporter storico de “L’Ora”, Igor Petyx collabora ad oggi con le testate giornalistiche La Repubblica, Giornale di Sicilia, Avvenire e La Stampa, nonché con le agenzie Splash News e Corbis. Le sue foto sono state pubblicate anche su Corriere della Sera, Times, Visto, Vero, Gente, Anna e Panorama. Ha collaborato, inoltre, con le agenzie di stampa Ansa, Emmevi Photo, Milestone Media e Photo Masi. Si è occupato di cronaca, politica, migrazioni, attualità. Suoi gli scatti della cattura del boss corleonese Bernardo Provenzano, capo di Cosa Nostra dal 1963, dell’arresto di Salvatore e Sandro Lo Piccolo, latitanti da venticinque e nove anni, della caduta dell’aereo Tunis Air, precipitato nel mare di Capo Gallo, della frana del 2009 di Giampilieri e dei paesi del messinese. Ha immortalato anche i funerali di Giovanni Lo Porto, il cooperante palermitano ucciso in Afghanistan e di Salvatore Failla, il tecnico della Bonatti ucciso in Libia.

La mostra a Palermo è visitabile fino domenica 6 ottobre dal lunedì al giovedì dalle ore 10.30 alle 20.30 (ultimo ingresso alle ore 19.30) e dal venerdì alla domenica dalle ore 10.30 alle 22 (ultimo ingresso alle ore 21). Il biglietto intero costa 7,50 euro mentre il ridotto per under 25 e over 65 ha un prezzo di 6 euro. Sono previste delle riduzioni per giornalisti e gruppi di 15 persone (5 euro), scuole e martedì universitario (4,50 euro).

SCHEDA TECNICA

Quando: da venerdì 6 settembre a domenica 6 ottobre 2019

Indirizzo: Palazzo Drago Airoldi di Santa Colomba, via Vittorio Emanuele 382

Orari: dal lunedì al giovedì dalle ore 10.30 alle 20.30 (ultimo ingresso alle ore 19.30); dal venerdì alla domenica dalle ore 10.30 alle 22 (ultimo ingresso alle ore 21)

Costo: 7,50 euro intero, 6 euro ridotto (under 25 e over 65), 5 euro ridotto (giornalisti e gruppi di 15 persone), 4,50 euro ridotto (scuole e martedì universitario), gratis (bambini under 12 e diversamente abili)



Prima public lecture per il World Press Photo, la mostra internazionale di fotografia del più grande concorso di fotogiornalismo al mondo che, per il terzo anno, fa tappa a Palermo. Quest’anno la mostra cambia sede e si trova a Palazzo Drago, via Vittorio Emanuele 382, fino al prossimo 6 ottobre. Tony Gentile, fotoreporter siciliano conosciuto in tutto il mondo, ha inaugurato sabato 7 settembre alle ore 18.30 il ciclo di incontri, da quest’anno ad ingresso gratuito. A dialogare con lui Gery Palazzotto, editorialista de La Repubblica e direttore della comunicazione del Teatro Massimo di Palermo.

Fotoreporter siciliano di fama internazionale, Tony Gentile nel 1989 inizia a lavorare come fotografo con il Giornale di Sicilia e subito dopo con l’Agenzia fotogiornalistica Sintesi di Roma, grazie alla quale pubblica i propri reportage dalla Sicilia nelle maggiori testate nazionali e internazionali. Nel 1992 comincia una collaborazione come corrispondente dell’agenzia internazionale di stampa Reuters per la quale, dal 2003 al 2019, ha lavorato come staff photographer con base a Roma. Per Reuters, negli anni, ha coperto notizie di cronaca, attualità, costume e sport di interesse internazionale. Nel 2015 pubblica il libro “La guerra, una storia siciliana”, edito da Postcart, dedicato ad uno dei periodi più bui della storia del Paese, la guerra dichiarata dalla mafia allo Stato negli anni ‘90. È autore del celebre scatto che ritrae insieme i giudici Falcone e Borsellino.

La mostra a Palermo è visitabile fino domenica 6 ottobre dal lunedì al giovedì dalle ore 10.30 alle 20.30 (ultimo ingresso alle ore 19.30) e dal venerdì alla domenica dalle ore 10.30 alle 22 (ultimo ingresso alle ore 21). Il biglietto intero costa 7,50 euro mentre il ridotto per under 25 e over 65 ha un prezzo di 6 euro. Sono previste delle riduzioni per giornalisti e gruppi di 15 persone (5 euro), scuole e martedì universitario (4,50 euro).

SCHEDA TECNICA

Quando: da venerdì 6 settembre a domenica 6 ottobre 2019

Indirizzo: Palazzo Drago Airoldi di Santa Colomba, via Vittorio Emanuele 382

Orari: dal lunedì al giovedì dalle ore 10.30 alle 20.30 (ultimo ingresso alle ore 19.30); dal venerdì alla domenica dalle ore 10.30 alle 22 (ultimo ingresso alle ore 21)

Costo: 7,50 euro intero, 6 euro ridotto (under 25 e over 65), 5 euro ridotto (giornalisti e gruppi di 15 persone), 4,50 euro ridotto (scuole e martedì universitario), gratis (bambini under 12 e diversamente abili)

Ticket: su www.liveticket.it/worldpressphotopalermo o in biglietteria all’ingresso della mostra


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