Palermo - I Paladini, gli eroi dell’antica Opera dei Pupi, “rivivono” a Palermo. Nella giornata di Sabato, 27 Aprile, si svolgerà una parata di figuranti in costume da Paladino, lungo il centro storico, organizzata dall’Associazione Culturale La Nuova Panormo e dalla Compagnia Teatrale Araldo del Vespro. L’iniziativa nasce con lo scopo di promuovere lo spettacolo: “Orlando&Rinaldo: da pupi a realtà”, che verrà messo in scena dalla Compagnia Araldo del Vespro, dal 3 al 4 Maggio 2019, al Teatro Don Bosco Ranchibile, con la regia del giovane regista palermitano Giuseppe Bongiorno. “Orlando&Rinaldo: da pupi a realtà” è un progetto teatrale, unico nel suo genere, che può vantare un primato d’eccezione a livello mondiale, difatti, propone per la prima volta in assoluto, l’interpretazione della celebre Opera dei Pupi Siciliani, con attori in carne ed ossa. L’innovazione artistica dello spettacolo intende coniugare tradizione e modernità, mantenendo quindi intatta la storia originale della classica Opera dei Pupi, ma presentandola in una nuova veste per conquistare il pubblico, soprattutto quello più giovane, per farlo avvicinare alle antiche tradizioni siciliane. La parata dei paladini, seguirà un cammino suddiviso in tappe, iniziando dalla Cattedrale alle 17.00, per proseguire verso Corso Vittorio Emanuele, facendo una piccola fermata a Piazza Pretoria, per poi arrivare ai Quattro Canti ed in seguito in Piazza Verdi, al Teatro Massimo, in cui verrà fatta una sosta, per concludersi, infine, al Teatro Politeama. Il percorso verrà effettuato, successivamente, a ritroso. Sarà così possibile ammirare una coreografia singolare, nella quale la marcia dei paladini, verrà accompagnata dal suono di tamburi, ad opera del regista Giuseppe Bongiorno. Ad intervalli regolari, il ritmo dei tamburi scandirà anche l’ordine con il quale, ogni paladino, a turno, inizierà gli inneggiamenti all’Imperatore Carlo Magno ed alla Francia. Al “Capitan Generale Orlando” spetterà il compito di invitare la gente a partecipare allo spettacolo in programma al Teatro Ranchibile, mentre il “cugino Rinaldo”, inciterà i cavalieri a serrare i ranghi, per “prepararsi a combattere contro i nemici saraceni”. E’ prevista, inoltre, una piccola “anteprima” dello spettacolo “Orlando&Rinaldo: da pupi a realtà”, nella quale si potrà assistere allo scontro tra i due protagonisti principali Orlando (interpretato dall’attore bagherese Paolo Tinnirello) e Rinaldo (interpretato da Davide Bongiorno), in un duello per conquistare l’amore della principessa Angelica. Lo scrittore bagherese Roberto Ardizzone, autore del libro “Peppe e Margherita”, che nello spettacolo “Orlando&Rinaldo: da pupi a realtà”, interpreterà il ruolo del Mago Malagigi, ad ogni tappa della parata declamerà una sua poesia, scritta appositamente per l’evento, dedicata ai Pupi Siciliani. Per l'occasione sarà possibile acquistare i biglietti dello spettacolo “Orlando&Rinaldo: da pupi a realtà”, per richiedere ulteriori informazioni è possibile telefonare al n.ro 3803645917 oppure inviare un’email all’indirizzo: araldodelvespro@gmail.com. La parata di sabato prossimo è la quarta ideata dall’Associazione Culturale La Nuova Panormo e dalla Compagnia Teatrale Araldo del Vespro, già effettuata con successo il 30 Marzo ed il 6 Aprile (la terza parata prevista per il 13 Aprile è stata annullata a causa delle condizioni meteorologiche avverse, che preannunciavano forti piogge). L’atmosfera suggestiva dell’epoca carolingia, rievocata da bellissimi costumi medioevali e dalle splendide armature, è riuscita a catturare l’attenzione dei passanti, durante le prime due parate. Moltissime persone, si sono avvicinate per scattare foto ricordo e per chiedere informazioni, facendo emergere quindi, l’interesse verso una manifestazione, orientata verso la valorizzazione delle tradizioni tipiche siciliane. Le prime due parate dei paladini hanno ottenuto un successo abbastanza lusinghiero, anche on line, attraverso la diffusione sul web, di un comunicato stampa, pubblicato su diversi organi di informazione, registrando oltre 8.000 visite e circa 3.000 condivisioni nei social network. Il prossimo appuntamento con la Compagnia Teatrale Araldo Del Vespro è per le giornate del 3 e del 4 Maggio, al Teatro Don Bosco Ranchibile, per le prime rappresentazioni dello Spettacolo: “Orlando&Rinaldo: da pupi a realtà”, con l’auspicio che l’entusiasmo di una compagine giovanile, possa incontrare il sostegno favorevole per valorizzare e rilanciare l’Opera dei Pupi, una tradizione storica di prestigio per l’intera Sicilia e che rischia di scomparire, nonostante il riconoscimento dell’UNESCO, come Patrimonio Immateriale dell’umanità del 2008.
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Aggiornamento: 29 apr 2019
Sarà inaugurata sabato 27 aprile 2019 alle ore 18.00 presso Villa San Cataldo, la mostra fotografica di Carlo Giammarresi, dedicata al carnevale di Acireale del 2004
ed ai giochi del passato. Saranno esposte circa 50 fotografie che fanno parte della preziosa collezione del fotografo.
Carlo Giammarresi, ha cominciato a fotografare sin dagli anni '70 ed è attivo ancora oggi. Tra le sue collezioni più celebri: "I Santi del Paradiso", "Le maetranze siciliane", "I divi dello spettacolo", "Le ciminiere da Palermo a Catania", ecc... Alcune di queste sono state pubblicate in cataloghi editi da Dario Flaccovio e dalla Provincia Regionale di Palermo.
La mostra sarà visitabile dal 27 aprile al 7 maggio (escluso 1 maggio), dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00 con ingresso gratuito.
Bagheria - Si è svolta a Palazzo Butera alla Sala Borremans, nella giornata di martedì, 16 Aprile alle 17:30, la presentazione del Progetto Teatrale, intitolato: “Orlando&Rinaldo: da pupi a realtà”. Tale progetto teatrale, propone l’interpretazione della celebre Opera dei Pupi Siciliani, da attori in carne ed ossa, una vera e propria innovazione artistica, dove si cerca di coniugare la tradizione, con la modernità.
L’iniziativa ha origine dalla volontà dell’Associazione Culturale La Nuova Panormo, che intende riportare in auge le antiche tradizioni siciliane e che attraverso la Compagnia Teatrale Araldo del Vespro, nata in seno a tale associazione, metterà in scena lo spettacolo “Orlando&Rinaldo: da pupi a realtà”, al Teatro Don Bosco Ranchibile di Palermo, nelle giornate del 3 e del 4 maggio 2019.
Alla conferenza di presentazione di “Orlando&Rinaldo: da pupi a realtà”, in rappresentanza dell’amministrazione Comunale, era presente il Consigliere Comunale Giusy Chiello, Presidente della Commissione Cultura al Comune di Bagheria, mentre Marina Mancini, Responsabile dell’Ufficio Stampa del Comune di Bagheria, si è occupata di svolgere il ruolo di moderatrice degli interventi, da parte dei relatori presenti: il regista Giuseppe Bongiorno, che attualmente ricopre la carica di Presidente dell’Associazione La Nuova Panormo, la Sarta Costumista Laura Inzerillo, l’attore palermitano Roberto Romano, che nello spettacolo interpreta il ruolo di Carlo Magno e gli attori bagheresi Matteo Volpe e Fabrizio La Monica, che interpretano rispettivamente la parte di Nofrio e Rodomonte d’Algeri. Giuseppe Bongiorno ha spiegato innanzitutto, come è nata l’idea della rappresentazione teatrale, dicendo che le motivazioni partivano dalla voglia di realizzare qualcosa di unico ed originale, in grado di rappresentare la Città di Palermo, con un simbolo identitario, in grado di trasmettere positività. Giuseppe, Bongiorno, inoltre, ha evidenziato che la rappresentazione teatrale si discosta, dalla versione ideata dal compianto comico Franco Franchi, nella quale l’attore imitava i movimenti del pupo, poiché in accordo con l’idea artistica, si intende realizzare una sorta di “magia”, facendo “trasformare” il pupo in un essere umano. Il giovane regista palermitano, inoltre, ha evidenziato che lo spettacolo intende lanciare
un segnale di distacco da quella visione, oramai troppo stereotipata, dove si accomuna la Sicilia all’illegalità, uscendo quindi fuori dai soliti canoni, imposti dalla mercificazione televisiva dove si ama “giocare” con i soliti luoghi comuni.
Un pensiero che ha trovato piena condivisione nell’intervento di Matteo Volpe, che riagganciandosi al tema, ha posto in evidenza una precisa scelta della sceneggiatura, secondo la quale è stata ridimensionata la figura di Nofrio, che in coppia con Virticchio, ha la funzione di introdurre al pubblico, l’inizio dello spettacolo. Si tratta, difatti, solitamente di due compari che impersonano le sembianze fisiche da “mafiosetti”, con tanto di coppola ecc, che si esprimono in dialetto. Nello spettacolo che andrà messo in scena al Ranchibile, invece, Nofrio si esprimerà in italiano con l’aria del saputello, del “convintone”, che cerca in tutti i modi di ingraziarsi il pubblico, senza tuttavia evitare di rendersi ridicolo.
“D’altronde alcune frasi tipiche del dialetto palermitano come ‘agneddu è sucu e finiu u vattiu’, difficilmente rendono bene, tradotte in italiano” - ha a sua volta aggiunto, Giuseppe Bongiorno, che ha posto in evidenza un punto cardine del progetto teatrale, secondo il quale è stato scelto di far recitare gli attori in italiano (l’intenzione è quella di effettuare lo spettacolo, anche fuori dalla Sicilia), con l’accorgimento di ricorrere al dialetto palermitano, laddove si rende necessario renderlo più leggero con l’arma dell’ironia. Una scelta che non intende assolutamente apparire come una prevaricazione negli altri dialetti dell’isola, ma che si basa sull’attribuzione del giusto valore al proprio lavoro, considerando che esistono due grandi scuole nel teatro dei pupi: quella palermitana e quella catanese; dato che il progetto
è nato a Palermo, è naturale che il dialetto usato deve essere quello palermitano e non il dialetto siciliano in genere, visto che quest ultimo somiglia molto di più al catanese nelle inflessioni. Anche il pupo catanese si differenza da quello palermitano, infatti, presenta gli arti fissi e le spade attaccate alle mani, mentre il pupo palermitano ha gli arti snodabili e le spade possono essere estratte e rinfoderate.
Infine, le due scuole hanno interpretazioni diverse delle gesta dei paladini, pertanto la scelta del dialetto palermitano è più che legittimata.
Laura Inzerillo, in qualità di sarta costumista ha descritto la preparazione dei costumi rievocanti l’atmosfera dell’epoca carolingia. Per gestire la parte sartoriale è stata necessaria una ricerca molto approfondita dei colori che distinguono i vari paladini e l’araldica presente in ogni armatura. Altri personaggi, hanno richiesto una maggiore attenzione, dei costumi da utilizzare, come ad esempio Angelica, sempre raffigurata come una donna orientale indiana dai colori rosati, mentre in realtà è figlia di un imperatore cinese, quindi non volendo stravolgere la tradizione palermitana, per lei è stata mantenuta una linea ‘indiana’ nell'abbigliamento, ma reinterpretandola in chiave moderna, giocando
con colori più cupi e la foggia dei decori che richiamano le texture cinesi. Laureatasi nel 2012
all’Accademia di Belle Arti di Palermo, al Corso di Moda, Laura Inzerillo da 3 anni è la direttrice creativa della propria azienda di abbigliamento: Sehnsucht, che spedisce capi di abbigliamento in tutto il mondo; da 10 anni è costumista presso vari teatri di Palermo, e da due anni collabora con diverse scuole di danza classica. Fabrizio La Monica ha parlato del suo personaggio Rodomonte d’Algeri, il comandante dell’esercito dei saraceni, dal fisico imponente, un ruolo interpretato con piacere dall’attore-regista, che ha “rivendicato” con orgoglio le proprie origini bagheresi e che si sente lieto di lavorare con altri bagheresi, presenti nel cast dello spettacolo, alcuni dei quali diretti da egli stesso, in altri lavori cinematografici.
Fabrizio La Monica, è tra i soci fondatori della Casa Cinematografica Indipendente “Kàlama Film”, con la quale ha diretto il lungometraggio “Vork and the beast”, primo dark fantasy girato in Sicilia, i cortometraggi: “Indaco”, in cui ha anche recitato da co-protagonista assieme a Roberto Ardizzone, “Piero uomo buono”, “Prufissù”, “Antimafia”, “Vecchio Cavaliere”. Il suo ultimo lavoro è la regia del lungometraggio: “Dio non ti Odia”.
Particolarmente toccante è stato l’intervento di Roberto Romano: “Un incontro nato per caso, una proposta teatrale ed una scommessa accettata, una fiducia ben riposta sia nel regista Giuseppe Buongiorno, che nel suo progetto. Un progetto nuovo, unico: l'imperatore Carlo Magno, dolce ma severo al momento giusto. È stato impegnativo ma allo stesso tempo emozionante, affrontare questa prova, una splendida sinergia tra tutti i miei compagni, che mi hanno supportato e sopportato nella realizzazione dello stesso e non per ultimo vorrei citare anche la bellezza dei costumi e delle musiche, particolari entrambi curati nei minimi particolari. Non vorrei aggiungere altro, ma vorrei lasciare soltanto al pubblico,
l’insindacabile giudizio, dopo la visione dello spettacolo. Grazie.”. Nell’anno scorso, Roberto Romano, ha partecipato, come figurante, nelle fiction TV ”Il cacciatore”, per la regia di Stefano Lodovichi e in “La mafia uccide solo d’estate 2”, per la regia di Luca Ribuoli; ancora sotto la direzione di Stefano Lodovichi, prende parte, nel 2018, a “Momenti di trascurabile felicità e infelicità”. Il suo ultimo lavoro è la partecipazione, da protagonista, al film “Dio non ti odia”. Nel pubblico erano presenti diversi membri del cast: Matteo Coffaro nella parte del paladino Astolfo, Giuseppe Pizzimenti, nel ruolo di Argalia, fratello di Angelica, Francesca Mennella, nella parte della paladina Carinda (figlia di Rinaldo), nonché Vice presidente e graphic designer dell’Associazione La Nuova Panormo, Davide Bongiorno che interpreta Rinaldo, l’attore e mentalista bagherese Paolo Tinnirello, che interpreta Orlando ed il bagherese Roberto Ardizzone, nel ruolo del Mago Malagigi.
Roberto Ardizzone su invito dal regista Giuseppe Bongiorno, è intervenuto alla conferenza,
declamando una poesia dedicata a Salvatore Bumbello, Mastro Puparo Palermitano, che ha fornito un contributo fondamentale alla sceneggiatura dello spettacolo, grazie alla sua esperienza. Roberto Ardizzone, amante della poesia dialettale siciliana è pensionato ex vigile del fuoco, ha partecipato a diverse produzioni cinematografiche della Kàlama Film ed è l’autore del libro “Peppe e Margherita”,
basata sulla storia dell’artista di strada palermitano Peppe Schiera.
La conferenza si è conclusa con una piacevole performance degli attori che interpretano i protagonisti principali Orlando e Rinaldo, allietando il pubblico presente, recitando un duello per conquistare Angelica, ma fermati e richiamati prontamente al loro dovere di soldati, dall’intervento di Roberto Romano-Carlo Magno, offrendo così un’anticipazione dello spettacolo “Orlando&Rinaldo: da pupi a realtà”, la cui trama è proprio incentrata sulla rivalità tra i più forti paladini di Francia, amici ed alleati in guerra, ma rivali in amore. Fra l’entusiasmo suscitato dall’originalità del progetto teatrale, curato fin nei minimi particolari, si è fatto strada, l’auspicio largamente condiviso, dai presenti, che lo spettacolo possa effettuarsi anche a Bagheria. Alla fine della conferenza, i partecipanti sono stati invitati ad un rinfresco a base di specialità tipiche dello street food palermitano, offerte da Nino u’ballerino, Main Sponsor della rappresentazione teatrale.
“Non ci resta, quindi che augurare di cuore a tutta la Compagnia Araldo del Vespro, buona fortuna per lo spettacolo “Orlando&Rinaldo: da pupi a realtà”, per far rivivere ancora l’Opera dei Pupi, primo bene immateriale italiano ad essere stato inserito dall’UNESCO, nella lista dei Patrimoni Orali ed Immateriali dell’Umanità, nel 2008 (dopo una prima proclamazione avvenuta nel 2001). Una Città come Palermo e con essa la Sicilia intera, meritano sicuramente qualcosa di più e che vada oltre qualsiasi forma di riconoscimento, perché riscoprire, valorizzare e riappropriarsi delle proprie tradizioni storiche, del proprio patrimonio culturale, rappresenta una marcia in più per contrastare quel degrado pericoloso e penalizzante che emerge frequentemente, accomunando la nostra terra all’illegalità, un impegno ed uno sforzo comune da portare avanti, sempre, con tenacia e perseveranza.”
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