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Palermo - Chi era San Luigi Gonzaga? Quale la sua storia e le sue origini? E perché è diventato santo?

Domande normalissime che troveranno risposta sabato 9 marzo alle 17,30 nella chiesa del Gesù di Casa Professa, in piazza Casa Professa, dove andrà in scena una commedia teatrale dedicata proprio a San Luigi Gonzaga.

In scena Michael Sciortino, Rosalba Pesco, Fulvio Riccobono, Marco Giaconia, Giuseppe Nuccio e Giuseppe Tinnirello, Michael Sciortino, Rosalba Pesco, Fulvio Riccobono, Marco Giaconia, Giuseppe Nuccio e Giuseppe Tinnirello e Simona D'Angelo della Piccola Accademia dei talenti ci delizieranno in uno spettacolo con i costumi dell'epoca.



Un busto vilipeso, oltraggiato e fatto oggetto di sberleffi per ciò che raffigura, ovvero il cardinale Salvatore Pappalardo, arcivescovo di Palermo per 26 anni. Per questo motivo il busto, che dal 12 marzo 2011 si trovava a piazza Santo Sepolcro da stamattina sarà ospitato nella più sicura collocazione del sagrato di piazza Madrice. “Il busto fu realizzato per onorare la memoria del cardinale Pappalardo – spiega l’arciprete don Giovanni La Mendola - che è cittadino onorario di Bagheria per ringraziare un grande uomo e un vescovo che ha dato lustro alla Sicilia e alla Chiesa a futura memoria. Con amarezza debbo constatare che purtroppo questa memoria è stata infangata perché quasi ogni giorno il busto era coronato con parrucche, occhiali, baffi, sigarette in bocca. Ed allora insieme con i promotori dell’allora iniziativa abbiamo deciso di trasferirlo qui per essere onorato come merita”. Qualche tempo fa balordi hanno anche versato sopra il busto una sostanza rossastra, che soltanto grazie al tempestivo intervento di alcuni operai di una ditta privata cittadina che si trovavano sul posto hanno evitato il peggio. Il busto che è stato fatto oggetto di un intervento di restauro comprese anche le lettere della scritta che erano pure danneggiate è stato finanziato dal Rotary club Bagheria, diretto da Antonio Fricano ed è stato collocato all’interno del sagrato delimitato da una cancellata per scoraggiare eventuali male intenzionati. L’opera in bronzo, del peso 400 chilogrammi è stata realizzata dall’artista Nino Parlagreco, su iniziativa dell’associazione culturale per la difesa della storia e dei beni artistici e monumentali di Caccamo presieduta da Giorgio Castelli.

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