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Ziyang - Era presente anche Bagheria, con il sindaco Filippo Maria Tripoli, il 17 settembre al summit mondiale sullo sviluppo dell'industria del limone che si è tenuto a Ziyang, nella provincia sud-occidentale del Sichuan. La città di Bagheria è stato l’unico comune italiano ad essere invitato a portare la propria testimonianza.

La prima Conferenza mondiale sullo sviluppo dell'industria dei limoni (WLIDC) a Ziyang, (come detto la città comprende la contea di Anyue detta “Città dei limoni della Cina” che è a sua volta la zona più grande per quanto riguarda la produzione cinese di limoni), ha voluto scambiare idee sulla futura cooperazione nel commercio dei limoni. L'evento è stato organizzato dalla Chinese Citrus Society.

All'evento hanno partecipato decine di esperti del settore e rappresentanti delle principali aree di produzione del mondo provenienti da dieci paesi – come Cina, Italia, Francia e Turchia – i quali hanno avuto un fruttuoso scambio di vedute sullo sviluppo dell'industria ed hanno discusso su vari argomenti relativi alla standardizzazione del prodotto, alla sostenibilità ambientale, all’etica del lavoro e all'innovazione del marketing.

Durante il summit è stato presentato il libro blu sui limoni della Cina.

Nei giorni precedenti al summit il sindaco Tripoli e tutta la delegazione ha visitato aziende e piantagioni della contea.

Nel corso dell'evento, esperti e studiosi delle principali aree di produzione dei limoni hanno condiviso le loro esperienze relative alla coltivazione standardizzata, alla gestione e al controllo della qualità dei prodotti e ai metodi innovativi di marketing, aspetti altamente rilevanti per lo sviluppo dell'industria del limone a livello mondiale.

«Il limone fa bene alla salute e si adatta al tema della Giornata mondiale dell'alimentazione» ha dichiarato Zhang Zhongjun, rappresentante dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO).

Anyue è una delle cinque principali basi produttrici di limoni al mondo, che copre un'area di impianto di 58.000 mu (9554,74 acri), con vendite che raggiungono gli 11 miliardi di yuan, secondo il bluebook della conferenza. Il più grande produttore di limoni ha collaborato con istituti di ricerca tra cui la China Academy of Agricultural Sciences e la Sichuan Agricultural University per sfruttare al meglio la tecnologia moderna per promuovere lo sviluppo di qualità dell'industria dei limoni.

Il presidente della Chinese Citrus Society Deng Ziniu ha salutato i risultati di Anyue nell'industria dei limoni affermando che il miglioramento dell'agricoltura scientifica avrebbe portato ad un aumento del valore aggiunto del prodotto.

Wu Xu, sindaco di Ziyang, che il giorno precedente al summit aveva avuto un incontro con il sindaco di Bagheria, Tripoli,  ha affermato che: «Anyue Lemon è un marchio straordinario dell'industria agricola dominante del Sichuan. "Come China Lemon Town, Anyue si aspetta maggiori opportunità di cooperazione internazionale a tutto tondo, non solo concentrandosi sulla comunicazione agricola», ha detto Wu che ha aggiunto che «Anyue porrà grande enfasi sullo sviluppo del turismo, delle industrie culturali e creative».

Altra siciliana presente, oltre alla delegazione bagherese, la professoressa Alessandra Gentile, docente dell'Università di Catania, che ha sostenuto che l'Italia e la Cina già cooperano in diversi ambiti dell'industria del limone e, in futuro, le due parti condurranno certamente scambi reciproci inerenti il concetto di industria, la scelta e la coltivazione delle varietà e la trasformazione dei prodotti.

Della stessa idea del sindaco di Ziyang, il primo cittadino di Bagheria, Tripoli:«il limone è un punto di partenza, è una leva, ma apre altre porte a forme di collaborazione che vanno al di là del limone. Forme di collaborazione turistica, economica, culturali e di formazione, oltre che eno-gastronomiche – dice il sindaco - aspettiamo di poter lavorare presto agli sviluppi di quanto abbiamo iniziato a costruire qui, perché anche se nel nostro piccolo Bagheria, può e merita di diventare una città internazionale contribuendo anche alla collaborazione degli scambi internazionali».


 
 
 

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Prosegue il viaggio della delegazione bagherese, guidata dal sindaco Filippo Maria Tripoli, a Ziyang, cittadina nella provincia dello Sichuan, che ha 3 milioni e 46 mila abitanti, copre un’area di 5,5747 Km², una storia di 100 anni di produzione del limone, producendo 580 tonnellate annue di prodotto che ricopre l’80% del fabbisogno annuo cinese.

La delegazione prima del World Lemon Industry development, ha visitato la contea di Anyue dove ha incontrato il suo governatore, oltre al responsabile dello sviluppo economico della stessa contea, il responsabile dell’Istruzione, quello del Turismo ed il rappresentante del partito comunista oltre ai rappresentati degli operatori commerciali di limone.

Alla riunione preparativa al summit oltre ai bagheresi, con loro anche Jay Fajang vice segretario del comitato del distretto di Anyue, magistrato del Governo del popolo del distretto, Lei Ye vice segretario della contea di Anyue, Li Fagang vice presidente del distretto di Anyue.

A Ziyang il sindaco Tripoli ha incontrato la collega, primo cittadino della popolosa città Wu Xu. Costruttivo l’incontro con il sindaco: si sono gettate le basi per l’idea di un gemellaggio e per forme di collaborazione che vanno anche al di là dell’argomento limone.

«Abbiamo partecipato ad un incontro bilaterale ed abbiamo avviato una discussione intensa ed amichevole – dice il sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli - «e siamo giunti alla conclusione che è utile iniziare a creare rapporti stabili tra le due Istituzioni. Anche i cinesi hanno concordato che il limone è la chiave per iniziare relazioni stabili che possano coinvolgere vari ambiti e settori. Io, nello specifico, ho chiesto di stabilire relazioni intense per quanto riguarda: università, turismo, cultura, cibo e materie prime» aggiunge il sindaco. «L’intenzione è quella di avviare un gemellaggio con la città –chiosa il primo cittadino – i cinesi guardano con molto interesse alla Sicilia e all'Italia per i nostri standard di qualità».

E’ stato sottoscritto inoltre un documento sullo sviluppo, la conservazione e la produzione del limone che punta alla fratellanza fra le varie nazioni ma anche a studiare insieme forme di salvaguardia delle patologie di questo prodotto, a tal proposito numerose le presenza di professori di varie nazioni che sono intervenuti sul tema al fine di avviare rapporti di collaborazione per uno sviluppo sostenibile.


 
 
 

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«E’ un’esperienza entusiasmante e di grande confronto culturale e produttivo quella che stiamo vivendo qui a Ziyang» – a sottolinearlo il sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli che insieme alla delegazione bagherese formata da Santo Agnello agronomo del CREA, Antonio Fricano imprenditore e presidente di APO Sicilia, Michele Balistreri presidente dell’associazione La Piana d’Oro ed Adalberto Catanzaro referente della sezione slow food Bagheria stanno vivendo a Ziyang, in occasione del World Lemon Industry development che si sta svolgendo nella popolosa città cinese nella contea di Aniyeu.


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Entrato immediatamente nel vivo della missione il gruppo guidato dal sindaco Tripoli ha visitato dapprima una azienda produttrice di limoni e la relativa piantagione, in seguito si è recata presso un’azienda che trasforma il prodotto e lo commercializza in tutta la Cina, sempre nella contea di contea di Anyue, nota per la produzione del limone tanto da coprire l’80% il fabbisogno dell’intera Cina. Il sindaco Tripoli ha potuto apprezzare e conoscere le diverse modalità e tecniche di produzione, trasformazione e commercializzazione del prodotto.

«Visitando la grande piantagione di limoni e l’azienda di trasformazione e commercializzazione si vede subito che hanno le idee molto chiare, hanno una seria visione organizzata di quel che vogliono raggiungere – sottolinea il sindaco – la contea di Anyue ha deciso che il limone deve diventare un prodotto importante della economia del territorio che già è in fortissima espansione anche grazie alla scoperta di giacimenti di gas naturale e di petrolio, oltre alla nascita di un aeroporto. E è dunque un territorio in espansione – conclude il sindaco Tripoli - con il quale siamo felici di intrattenere rapporti di scambio culturale, commerciale, universitario, gastronomico. Abbiamo bisogno di internazionalizzare la nostra città avendo una visione chiara oltre le urgenze» conclude il primo cittadino di Bagheria.


 
 
 
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