Il Rotary club di Bagheria finanzia il restauro di diverse opere artistiche e le restituisce alla fruizione della cittadinanza, più belle che mai. Si tratta del restauro dell’Arco monumentale della Santissima Trinità, meglio conosciuto del Padreterno che rappresentava l’antico ingresso del viale d’accesso al complesso monumentale della settecentesca villa Palagonia, dell’artistico Crocifisso ligneo del ‘700, collocato all’interno della cappella di Villa Palagonia e del portone di palazzo Alliata di Villafranca. “Il Rotary Club di Bagheria con la sponsorizzazione delle aziende dei nostri soci Tommaso Tomasello ed Antonio Fricano – spiega la presidente Rossella Franzone – ha aderito al desiderio della Curia Arcivescovile di restaurare il portone di ingresso del Palazzo Alliata, di proprietà del Seminario Arcivescovile di Palermo. L’iniziativa del Rotary club si inquadra nelle finalità programmatiche del club, volte alla tutela e valorizzazione dei beni culturali, artistici e monumentali del territorio”. Inoltre grazie soprattutto all'impegno del past presidente, Antonio Fricano è stata completata la manutenzione dell’Arco del Padreterno di Bagheria, estremamente degradato dal tempo, ed il restauro di un Crocifisso ligneo del ‘700 della cappella di Villa Palagonia. “Siamo grati al Rotary per il restauro del Crocifisso – dichiara i rettore della cappella don Salvatore Lo Bue – che adesso sarà possibile esporre alla venerazione dei fedeli”. Il progetto di restauro complessivo del portone ligneo d'ingresso del palazzo Alliata di Villafranca di Palermo e degli infissi esterni è stato realizzato dalla restauratrice Ambra Lauriano di Cefalù. “L’intervento di restauro è mirato a rinforzare la stabilità strutturale dell'opera, attraverso le operazioni di disinfestazione e consolidamento del supporto e degli elementi lignei – dice la progettista – e a ripristinare una corretta percezione estetica che si avvicini quanto più fedelmente all'aspetto originario dell'opera. A tal fine è stata effettuata la pulitura degli strati soprammessi, la rimozione dei piallaci lignei, la stuccatura e il risanamento delle lacune e delle mancanze del legno, il ripristino degli elementi metallici e la verniciatura della superficie. Inoltre il restauro ha interessato, tramite interventi puntali, le persiane lignee della facciata e la porta a vetri posta all'ingresso dello scalone d'accesso monumentale”. Ad eseguire i lavori di restauro del portone d'ingresso di Palazzo Alliata di Villafranca a piazza Bologni a Palermo sono state le qualificate maestranze della ditta “Padovano Mobili, cultura nel mobile” di Francesco Padovano di Bagheria, sotto la direzione dell’architetto Cettina Castelli che ha ottenuto il nulla osta della Sovrintendenza di Beni culturali e ambientali. (Nella foto Pig, l’arco del Padreterno)
top of page
Cerca
Bagheria - Scende in campo anche la culinaria per la mostra personale “Twist” dell’artista bagherese Arrigo Musti, curata da Annabelle Priestley e Lorenzo Canova che sarà inaugurata il prossimo 21 dicembre a villa Cattolica sede del Museo Guttuso.
Patron dell’Osteria Saperi e Sapori, Salvatore Lipari, noto cuoco bagherese appartenente ad una famiglia che opera nel settore della ristorazione da tre generazioni dedicherà un piatto a Twist la mostra personale di Arrigo Musti ispirandosi alle sue opere.
La vicinanza all'arte della famiglia Lipari è recente, la nonna di Salvatore mise su una piccola osteria il “Sancio Panza” che venne menzionata dalla Guida Michelin come la “Trattoria degli Artisti”, poiché era frequentata da Renato Guttuso, Ferdinando Scianna e dal poeta Giardina.
Lungo la sua carriera da cuoco, che l'ha visto operare in diverse parti del mondo, ha partecipato a numerosi campionati di cucina guadagnandosi diverse medaglie.
In cucina, la sua fonte di ispirazione è la Sicilia, una terra piena di passione, di colori e di profumi intensi come lo sono i quadri di Twist la mostra di Arrigo Musti il cui vernissage si terrà il 21 dicembre e cui non solo ha dedicato un piatto ma curerà uno specifico aperitivo, l'Aperitwist.
«Siamo felici ed orgogliosi che sia nata questa collaborazione tra Musti e Lipari per promuovere una mostra che sarà di grande importanza per la città e per il museo Guttuso – sottolinea il sindaco Filippo Maria Tripoli – «è la testimonianza che ancor di più valga il nuovo titolo con cui celebriamo questa città, Bagheria Città delle Ville e del Gusto» .
«Desidero ringraziare Lipari e Musti per mettere insieme due importanti attività in un unico evento a servizio della promozione di Bagheria: la culinaria e la pittura, due arti che rendono nota Bagheria nel mondo» – dice l'assessore Daniele Vella. La personale di Musti è promossa dall'assessorato comunale alla Cultura e vede tornare nella sua città d’origine un artista che ha esposto, negli ultimi anni, in diversi musei e gallerie in Italia ed all'estero, oltre alla partecipazione alla Biennale di Venezia. Significativo il titolo della mostra “Twist” intreccio di culture che attraversano il mediterraneo, nell'arte come come cucina.
Ultimo appuntamento, alle 21.15 di sabato 30 novembre (con replica allo stesso orario di domenica 1 dicembre), per la quarta edizione di VERBA MANENT, rassegna di teatro e drammaturgia contemporanei del Teatro del Baglio di Villafrati che, grazie alla direzione artistica di Valeria Sara Lo Bue, ha confermato la sua capacità di portare in scena testi originali, differenti poetiche, generazioni a confronto e tematiche profondamente legate alla contemporaneità: la sessualità, l’amore, la famiglia, la diversabilità, la corrispondenza fra le persone, la nostalgia dei luoghi. L’incontro, l’azione, le parole degli uomini, che apparentemente passano e “volano”, in realtà rimangono e danno nuovi frutti.
CHE MAI NON POSSO DISTACCARE il titolo dello spettacolo che porta la firma di Valeria Sara Lo Bue per quel che riguarda drammaturgia e regia. Aiuto regia: Enrico Lodovisi. In scena: Sofia Bavera, Andrea Bellini, Piera Bivona, Paola Bisulca, Emanuela Cuttitta, Enrico Lodovisi e Totò Sciulara, con gli allievi del laboratorio teatrale e del laboratorio di canto dello stesso Teatro del Baglio.
Un lavoro che nasce da una ricerca su lettere antiche e moderne, raccolte sul territorio, generosamente donate da persone amiche o reperite nel web e sui libri. Lettere d’amore, di soldati e di emigranti. Un viaggio fra storie di distanza e corrispondenza, distacco fisico e vicinanza spirituale fra esseri umani.
La nostalgia dei luoghi lasciati, lo stupore della nuova vita, le paure e le speranze che nascono quando si è lontani da casa, o da chi si ama, intessono il testo di questo racconto collettivo. Un viaggio nel privato di gente comune, le cui storie somigliano a tante altre storie e a tante altre narrazioni ancora somiglieranno. Il progetto si realizza in collaborazione con il Museo delle Spartenze.
Una produzione che non poteva concludere in maniera migliore l’edizione numero 4 di una rassegna che racconta un viaggio sinergico tra tante umanità, dando voce ai suoi tanti protagonisti che permetteranno di configurarla come tassello di un prezioso mosaico nel panorama teatrale odierno.
Biglietto acquistabile presso il Teatro Del Baglio. Info. 328 6218260, www.teatrodelabaglio.it.
bottom of page