Villa San Cataldo ha riaperto i battenti, ieri, 19 dicembre, dopo mesi di chiusura e incuria. Rinnovato nel suo verde splendore lo storico giardino settecentesco è ricco di specie arboree di pregio, fiori, piante, pini secolari e ampi viali adornati da storici pilastri e sedili e torri di vedetta. Da domani, sabato 21 dicembre sarà aperto dallo ore 9,00 alle 13,00 sino al 7 gennaio. Dall’8 gennaio l’orario sarà rimodulato e nuovamente comunicato.
Ieri a rendere ancora più attrattiva l’apertura del giardino all’italiana che ha una storia centenaria alle spalle e che è stato oggetto di diversi lavori di ripristino e cura del verde con il coordinamento dell’assessore al decoro e Verde Pubblico Massimo Cirano, un seguitissimo spettacolo dal titolo “Il racconto del Presepe” con l’attore Salvo Piparo.
Emozionato l’assessore Cirano che si è speso anima e corpo per restituirlo alla Città anche grazie all’aiuto dei tirocinanti del Centro Studi Aurora, ha detto: “Quello che chiedo ai cittadini è di collaborare con noi, questo luogo è bello ma va rispettato, per noi è una sfida tenerlo aperto e abbiamo bisogno dell’amore della città per questo luogo. Desidero ringraziare tutti quelli che con spirito di comunità hanno lavorato a rendere un sogno una realtà: il Centro Studi Aurora e tutti i tirocinanti, gli operai Esa e i dipendenti comunali Giuseppe Gambino, Francesco Buttitta, Rosario Torres e Giovanni Sorci ».
E’ stato un lavoro di squadra cui ha partecipato anche l’assessore alle Attività Produttive e Turismo Brigida Alaimo che in particolare si è attivata per la riorganizzazione della sala della Chiesa sconsacrata dove si è svolto, con successo lo spettacolo di Salvo Piparo.
Villa San Cataldo costruita agli inizi del Settecento dalla famiglia dei principi Galletti di San Cataldo, fu poi radicalmente trasformata alla fine dell’Ottocento, sia internamente che esteriormente, e decorata in stile neo gotico come oggi appare. Dell’originaria struttura settecentesca non resta che la chiesetta e l’ampio giardino all’italiana. Nulla si sa del suo progettista, e tantomeno di colui che ne apportò le ulteriori modifiche. La villa è costituita da un lungo corpo a due piani, segnato da torrette angolari che contengono le scale, al quale si affianca un cortile che ha al suo interno un piccolo giardino. Di rara bellezza è il maestoso giardino settecentesco con la sua rigogliosa vegetazione, un tempo ricco di piante esotiche molte delle quali sopravvivono ancora oggi che è coltivato anche ad agrumi. Esso è costituito dall’accostamento di due quadrati che formano un grande rettangolo. I viali del parco sono ancora arredati con sedili, vasi e statue, e tutto il parco è recintato da una balaustra in pietra di tufo d’Aspra. Agli inizi del Novecento la villa fu ceduta alla Compagnia di Gesù dei padri Gesuiti che ne fecero la sede per l’istituto delle Missioni Estere. Nel 1998 la villa è stata acquistata dalla Provincia regionale di Palermo, oggi il giardino è dato in concessione al Comune di Bagheria.
«Oggi apriamo ufficialmente villa San Cataldo – dice il sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli - «è stato un lavoro di squadra in modo sinergico le associazioni ci hanno aiutato ma soprattutto si è speso l’assessore Massimo Cirano. Oggi non stiamo inaugurando il giardino che è stato riaperto e chiuso più volte. Oggi noi stiamo prendendo un impegno con la città per non chiuderlo più – ha detto il primo cittadino della Città delle ville.
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