Ha partecipato anche il sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli in rappresentanza della città alla protesta organizzata da 15 sindaci per l’impossibilità di conferire l’organico negli impianti di compostaggio. I sindaci, mediante una lettera inviata al Prefetto di Palermo, hanno dichiarano lo stato di emergenza igienico sanitario e hanno deciso di manifestare pubblicamente, ieri, a Palazzo d’Orleans. Alla base della protesta, l’impossibilità di conferire, da diverse settimane, l’organico dei rifiuti presso gli impianti di compostaggio autorizzati dalla Regione.
Tripoli era insieme ai sindaci di Carini, Trappeto, Balestrate, Borgetto, Montelepre, Giardinello, Piana degli Albanesi, Altofonte, Misilmeri, Villabate, Ficarazzi, Godrano, Roccapalumba e Camporeale. Il rischio che si paventa è quello igienico-sanitario per la cotta a causa dei notevoli disagi causati dal mancato ritiro della frazione organica dei rifiuti e il conseguente e illimitato accumulo.
«Occorre trovare una soluzione a questo ennesimo disservizio che i comuni subiscono e dunque i cittadini» – dice il sindaco di Bagheria – «la Sicilia è ad un bivio, deve trovare soluzioni che non siano più soluzioni tampone ma che, una volta per tutte, sia risolutive di emergenze rifiuti che ormai sono cicliche, noi sindaci abbiamo il dovere di garantire per la salute e l’igiene sanitaria pubblica di tutta la collettività ma in questa continue situazioni emergenziali diventa un compito arduo». «La vera battaglia»- conclude il sindaco Tripoli – «è lavorare sull’impiantistica creare impianti che possano contenere anche l’organico e tutte le altre frazioni anche per questo stiamo lavorando sui CCR».
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