Bagheria - Un centro affidi distrettuale è diventato realtà a Bagheria. La sede amministrativa è presso il polo territoriale per la tutela dell’infanzia e dell’adolescenza ed a supporto alla famiglia che ha sede in via Dante, 70.
Il centro è stato presentato ieri, 26 marzo, a palazzo Butera, nel corso di un convegno dal titolo: “Il ruolo delle famiglie affidatarie tra presente e futuro”.
All’iniziativa, organizzata nell’ambito del distretto socio-sanitario 39, capofila il Comune di Bagheria, ed in collaborazione con le coop sociali: Ideazione Onlus, Salute & Assistenza oltre che dell’azienda sanitaria provinciale Asp 6 Palermo, erano presenti il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, l’assessore alle Politiche sociali Maria Puleo, la responsabile apicale della direzione VII Francesca Lo Bue, il presidente della coop sociale Nido D’Argento, Giuseppe Gaglio, il presidente ed il consigliere dell’associazione Famiglie affidatarie di Palermo Onlus (AFAP) Giuseppe Sortino e Adriana De Trovato, lo psicologo del Centro affidi distrettuale Roberto Rizzo che ha illustrato il modello di intervento del Centro affidi di Bagheria, l’assistente sociale Alessandra Lo Verso, che ha spiegato come accedere al centro affidi, la responsabile del Servizio sociale Magdalena Minore, e l’assistente sociale del Servizio Sociale Professionale del Comune di Bagheria, Francesca Paola Abbate.
Presenti per il comune di Casteldaccia l’assessore alle Politiche sociali Pino Fricano, il presidente del consiglio del comune di Altavilla Milicia Biagio Dugo, e l’assessore alle Politiche sociali del comune di Santa Flavia Pino Fricano.
Durante il corso del convegno è stato illustrato anche il diritto allo studio delle alunne e degli alunni fuori della famiglia di origine, tema su cui è intervenuta la dirigente scolastica e coordinatrice dell’Osservatorio locale sulla dispersione scolastica Angela Troìa.
Ha moderato l’incontro Tiziana Tobia, psicologa-psicoterapeuta, esperta in mediazione familiare.
«E’ un traguardo importante per un servizio fortemente voluto, sia come Comune di Bagheria che come distretto» – hanno spiegato gli amministratori di Bagheria – «lavoriamo a questo obiettivo in maniera sinergica e condivisa, da 4 anni. L’azione del comitato dei sindaci è stata utile per il territorio su più fronti – continuano ringraziando tutti gli attori coinvolti nel progetto e gli uffici della direzione delle Politiche sociali.
Sul sito web del Comune un estratto dell’incontro».
«Il minore una volta entrato in comunità con molte difficoltà riesce a trovare una famiglia affidataria» - spiega il sindaco Patrizio Cinque - «per cui ci siamo chiesti in che modo aiutare i ragazzi a trovare un’alternativa. Famiglia significa affetto e anche se le comunità sono ottimi supporti, l’affido familiare dà qualcosa in più, oltre al percorso pedagogico di accompagnamento del minore».
Attualmente i minori bagheresi in comunità sono circa 40, mentre meno di una ventina sono in affidamenti.
L’affidamento familiare, previsto dalla legge 184/1983 (modificato dalla L. 149/2002) sancisce il “diritto del minore ad una famiglia”, preferibilmente quella di origine, o affidataria se temporaneamente privo di un ambiente idoneo, adottiva poi se accertato lo stato di abbandono ne viene dichiarata l’adottabilità.
L’incontro si è concluso con una bella testimonianza di una famiglia affidataria che ha preso in affidamento un minore straniero non accompagnato.
Maggiori informazioni saranno disponibili presso il centro in via Dante e sul sito web comunale in un’apposita sezione web in fase di realizzazione.
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