Dal 26 agosto all’1 settembre nella cittadina del trapanese l’annuale incontro internazionale, questa volta dedicato al tema “Mare nostrum? Geopolitiche del Mediterraneo”.
Sarà Massimo Bray, direttore generale della Treccani, ex ministro della Cultura e attualmente tra le persone più accreditate alla carica di presidente del Consiglio di un governo tra Partito democratico e Movimento 5 stelle a inaugurare lunedì 26 agosto alle 11 al museo archeologico Baglio Anselmi a Marsala, “Mare Nostrum? Geopolitiche del Mediterraneo. Schiavitù contemporanee, Giustizia, Riconoscimento”, tema della quarta edizione della Summer School 2019 dell’Università di Palermo.
Si parlerà delle geopolitiche del Mediterraneo, lavorando su tre tematiche: le schiavitù, la giustizia e il riconoscimento.
«Argomenti – dicono gli organizzatori – scelti perché, in un mondo sempre più globalizzato, il “mare nostrum” diventa “luogo poroso” dove si scontrano delle civiltà e delle culture che hanno delle ripercussioni nella nostra società. Le schiavitù contemporanee sono povertà, sesso e le dipendenze dell’individuo moderno. La giustizia invece sarà vista come cura aperta a tutte le fasce della società. Il riconoscimento è invece l’incontro con l’altro, che non deve essere visto come un nemico. Lo sviluppo può passare dal riconoscimento dell’altro, nel rispetto del diritto umano»
Tra gli interventi, anche il procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone.
La Summer School sarà anche incubatore di un congresso mondiale sulla schiavitù che si svolgerà nel 2020, con partner le università di Madrid e Granada.
Direttore scientifico della Summer School è il professore Giorgio Scichilone dell’Università degli Studi di Palermo.
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