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Bagheria ricorda l'eccidio delle foibe e dell'esodo degli Istriani, Dalmati e Fiumani


Esattamente 15 anni fa, nel 2005, gli italiani furono chiamati per la prima volta a celebrare il «Giorno del Ricordo», in memoria dei quasi ventimila italiani torturati, assassinati e gettati nelle foibe (le fenditure carsiche usate come discariche) dalle milizie della Jugoslavia di Tito alla fine della seconda guerra mondiale.  Da allora il Giorno del ricordo è una solennità civile nazionale italiana, celebrata il 10 febbraio di ogni anno, istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92, vuole «conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale». Anche Bagheria celebrerà il giorno del ricordo con un convegno, organizzato dal comitato 10 febbraio, con il patrocinio del Comune,  in programma domenica 9 febbraio, alle ore 17,30, a villa San Cataldo.  Al convegno parteciperanno il sindaco di Bagheria Filippo  Maria Tripoli, l'assessore Brigida Alaimo, il deputato della Camera Carolina Varchi, il professore Daniele Fazio di Alleanza Cattolica, il testimone dell'associazione nazionale Venezia, Gulia e Dalmazia, Gino Zambiase, il presidente del consiglio comunale di Santa Flavia Giuseppe Crivello ed i dottori Galdolfo Curcio e Fabio Aiello. Modererà l'incontro la giornalista del Comune di Bagheria Marina Mancini. Nel corso dell'incontro il poeta Francesco Di Franco reciterà una sua poesia appositamente creata per l'evento. 


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