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Palermo - “Le differenze principali tra Oriente e Occidente non sono facili da comprendere, tanto per gli orientali che per gli occidentali e i dissensi culturali molto gravi tra questi due mondi riposano  sulla parte più nascosta del mondo arabo – musulmano: le donne. Finché non ci si renderà conto che il problema principale è quello della donna sia all’interno che all’esterno del mondo arabo e musulmano non si comprenderà a fondo tale stato di fatto e la sua triste condizione”.

Non è la sintesi ma rende il senso di un lavoro coraggioso; un viaggio che, attraverso la sensibilità di una donna come l’autrice, conosciuta anche per il suo forte coinvolgimento a favore dell'emancipazione delle donne e dei diritti sociali, ci permette di conoscere l’animo delle donne del mondo arabo, mettendo in discussione ma anche sottolineando le valenze e il ruolo che tutte loro hanno nella loro società.

S’intitola “Le Figlie di Sheherazade” il libro di Rita El Khayat che verrà presentato alle 17 di  mercoledì 13 novembre alla libreria Feltrinelli di Palermo. Si tratta della prima tappa della fase 3 di AMINA, progetto europeo di Cooperazione Esterna finanziato dalla Commissione Europea DG DEVCO (Development and Cooperation), nell’ambito del quale nascerò la rete Jasmine costituita da 20 donne leader nel Mediterraneo, la rete Jasmine.  A guidare e coordinare questo percorso è la Rete MEDITER – Bruxelles. Un percorso, quello pronto a celebrarsi a Palermo dal 13 al 16 novembre, che porterà alla costituzione di una Rete delle Donne Leader nel Mediterraneo, coinvolgendo attivamente 20 donne di provato impegno civile sociale e politico in qualità di testimonial e garanti di strategie che rispondano effettivamente ai bisogni e alle priorità delle donne.

Insieme all’autrice, ci saranno: Enaam Suhail Al Barrishi, direttrice generale della Jordan River Foundation; Farida Allaghi, ambasciatrice della Libya presso l'Unione Europea da gennaio a giugno 2016; Pamela Villoresi, direttrice del Teatro Biondo di Palermo.

A introdurre l’evento e portare i saluti di benvenuto istituzionali alle ospiti sarà il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, insieme a Salvatore Giglione, direttore del Dipartimento Affari Extraregionali della Regione Siciliana. Sarà presente anche Fatima Baroudi, Console Generale del Regno del Marocco.

Presenterà il progetto Amina e la Rete Jasmine il presidente di Mediter, Victor Matteucci. Coordina la giornalista Gilda Sciortino.

Alle 21 ci si sposterà al Ristorante Moltivolti dove, per gentile concessione dell’associazione “Baccanica”, si potrà assistere al monologo, interpretato da Anna Maria Salerno, dal titolo  “Franca Viola”, tratto dallo spettacolo ”Fimmina trasfigurazioni” di Daniela Mangiacavallo, quest’ultima anche autrice del testo.



Palermo - Sarà presentato presso la libreria "Voglia di leggere" in via Pacinotti. "Oggi la sindrome fibromialgica è inserita nei criteri classificativi di tutte le società scientifiche che si occupano di dolore cronico. Il relativo insegnamento trova finalmente spazio, seppur con fatica, nei corsi di laurea e soprattutto nelle scuole di specializzazione. Anche il medico di medicina generale ormai la conosce e in molti casi è in grado di gestire la maggior parte dei malati." (dalla Prefazione del Prof. Piercarlo Sarzi-Puttini). “Fibromialgia. Storie di vite segnate è un’antologia composta da racconti scritti da pazienti fibromialgici o da persone vicine ad un proprio caro che soffre di questa sindrome. Mi piace pensare a questo volume, come ad un gruppo di narrazione virtuale, non nell’accezione di immaginario, bensì a imitazione di una situazione reale. Come all’interno di un gruppo di auto-mutuo-aiuto, in cui lo scambio di esperienze può aiutare a rileggere la propria storia, a rispecchiarsi in quella altrui e a trarre ispirazione oltre che sostegno nell’affrontare le sfide della vita in modi impensabili senza il confronto con altre persone che ci possono comprendere." (dall'Introduzione della Dott.ssa Maria Tiziana R. Maricchiolo) Si tratta dunque di una raccolta di testimonianze di uomini e donne fibromialgici, che hanno voluto - attraverso la partecipazione al concorso della casa editrice - contribuire nel loro piccolo a diffondere quanto più possibile informazioni su una malattia che colpisce quasi due milioni di italiani in Italia, ma nonostante questo, non è ancora stata riconosciuta nei L.E.A. e da molti viene ignorata. Non si tratta quindi di un volume di medicina, ma di testimonianze che parlano di come vivono la malattia chi ne è affetto e delle ricadute che la stessa ha nella loro vita sociale, lavorativa e coniugale. Non solo, acquistando questo volume una parte del ricavato sarà devoluta all'AISF ONLUS che lotta da anni per i pazienti fibromialgici.

Il libro può essere acquistato tramite il catalogo della casa editrice presente sul sito www.apolloedizioni.it La Collana Vite Segnate nasce dall’idea dell’addetta ai Concorsi della casa editrice (Rita D’Onghia) di unire cultura e sociale, attraverso un volume che porti avanti i seguenti obiettivi: far parlare chi soffre di questa malattia perché per molti ha un effetto anche terapeutico e dona a chi soffre un modo per aiutare altri che si trovano nella loro stessa situazione facendoli sentire meno soli; far conoscere la malattia a chi ne ha solo sentito parlare o non la conosce affatto; aiutare l’AISF Onlus nel lavoro che svolge da anni al fianco e per i malati fibromialgici. Il tutto acquistando un libro che dovrebbe essere diffuso in ogni sala d’attesa di medici e ospedali, affinché con l’informazione si cambi anche la mentalità della società, perché molti di questi malati sono stati definiti almeno una volta dei pazzi e di conseguenza non sono stati mai creduti fino alla diagnosi che il più delle volte avviene tardiva, dopo anni e cure inutili.



Bibi Bianca, scrittore e regista, torna a Palermo con diversi progetti in cantiere oltre  alla rassegna teatrale  al Lelio, la nuova avventura letteraria.

Rientrato dal Brasile, dove insegna teatro e collabora con il settimanale Folha de Palotina, presenta il suo nuovo libro “Cadaveri in trasferta”. Un giallo brillante ambientato nel Sud del Brasile.

“E’ un giallastro, dice l’autore, dove la caccia ad un serial killer da parte di uno sprovveduto italiano, è solo il pretesto per raccontare di un Brasile inedito lontano dagli stereotipi: spiagge, carnevale e sederi roteanti”.

Nel 2014 i cadaveri di Berlusconi prima, di Grillo poi, infine di Pato, sono ritrovati nella casa dell’unico italiano residente a Palotina. Sono sosia cui un chirurgo plastico ha ridisegnato il volto…

Il libro sarà presentato dall’autore giovedì 7 novembre, alle ore 17.30  nello Spazio Cultura della libreria Macaione, via Marchese Villabianca, 102. Ospite il musicista Vincenzo Palermo.


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