I bagheresi hanno speso più di 53 milioni di euro per il gioco d'azzardo. I dati dell’agenzia delle dogane del Monopolio di Stato, sono riferiti al periodo che va dal 1 gennaio al 31 dicembre 2018. Per la precisione sono stati 53.794.193,16 gli euro che nel 2018 i bagheresi hanno sperperato nella tante sale gioco ed esercizi autorizzati che si trovano in città. Più difficile avere certezza a livello comunale della spesa online per il gioco d'azzardo, ma se si applica la percentuale nazionale la cifra è destinata quasi a raddoppiarsi. “Incrociare questi dati con quelli del tasso di disoccupazione bagherese pari al 38 per cento – afferma Dario Ciullo dell’associazione “Cittadini di Bagheria” – ci induce a chiedere quale sia la povertà nella comunità bagherese. Forse noi genitori dovremmo interrogarci sulla nostra genitorialità. Forse dovremmo "marciare" a tappe forzate per le vie ed i valloni del manifesto contro il gioco d'azzardo sottoscritto nel 2015 perché anche questa è antimafia e ci interroga sulla responsabilità di ciascuno nel suo ruolo, quale città lasceremo alle future generazioni”. In particolare i bagheresi, hanno giocato di più in assoluto con gli apparecchi elettronici Awp spendendo 11.573,86 euro, seguite dalle giocate videolottery Vlt con 10.162.957,74 euro spesi. Per le lotterie tradizionali spesi 16.418,42 euro, per le lotterie istantanee 7.631.092,03 e per il gioco del lotto 8.857.638 euro. Per i concorsi di pronostici sportivi sono stati investiti 32.907,00 euro, per Eurojackpot 21.500 euro, per le scommesse di ippica nazionale 180.359,50 euro, per le scommesse ippiche in agenzia 453.521 euro, per quelle scommesse sportive a quota fissa 7.103.105,75 euro, per le scommesse virtuali 6.694.857,80 euro, per il Superenalotto 955.607,80 euro, per il gioco della vita “Winforlife” 48.222,00 euro e per alle slot machine Big appena 269 euro. Infine per i giochi “Comma 7”, ovvero le giocate con gli apparecchi meccanici come le gru, le pesche verticali o orizzontali e di abilità che si caratterizzano per il funzionamento elettromeccanico ovvero con dispositivi meccanici attraverso i quali si possa specificamente esercitare l’abilità del giocatore sono stati spesi 62.810,06 euro. “Stiamo lavorando con l’assessore alle Politiche Sociali Emanuele Tornatore ad una serie di attività volte alla prevenzione delle dipendenze» – dice il sindaco Filippo Tripoli – abbiamo notato che alcune dipendenze hanno numeri spaventosi come la ludopatia. E’ necessaria quindi una collaborazione con le associazioni, le scuole e le Forze dell’ordine, contatti che abbiamo già avviato”. Anche i dati di Altavilla Milicia sono preoccupanti, soprattutto se si considerano in rapporto al numero di abitanti. Nel 2018 gli altavillesi hanno speso per giochi d’azzardo la somma di 4.577.384,81 euro.