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A Villa San Cataldo è stato presentato stamattina il progetto "Non è ROBA per TE".

Il progetto di sensibilizzazione e prevenzione al consumo di droga è promosso dall'amministrazione comunale con il coordinamento dell'assessorato alle Politiche Sociali e Giovanili, guidato da Emanuele Tornatore. Il progetto “Non è ROBA per TE” è stato pensato per contrastare la diffusione ed il consumo della droga nel territorio di Bagheria e nel distretto 39 che comprende i comuni di Altavilla Milicia, Santa Flavia, Casteldaccia e Ficarazzi oltre che il capofila Bagheria.

La nostra troupe presente alla manifestazione ha realizzato delle interviste al Prefetto, al Sindaco di Bagheria ed a Biagio Sciortino.





Quattro ragazzi su dieci tra i 12 e i 16 anni si imbattono in episodi di cyberbullismo in Rete o nei social media. E' uno dei dati che emergono nella Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo. Anche le scuole bagheresi hanno affrontato il tema e tra queste l'ITET Don Luigi Sturzo dove si è svolto il convegno: "Bullismo e Cyberbullismo: misure di prevenzione e contrasto". Un convegno per dire No al bullismo organizzato dall'istituto superiore bagherese diretto dal dirigente scolastico Vito Cudia cui ha partecipato anche il sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli e l'assessore alle Politiche Sociali Emanuele Tornatore. 

«Anche io sono stato tra i banchi di scuola come voi. Tutti dovremmo ragionare pensando di non fare agli altri ciò che non si vuole venga fatto a noi stessi - dice il primo cittadino di Bagheria agli studenti - «Nessuno vuole essere deriso e dunque abbiamo il dovere di guardarci tutti con il rispetto che pretendiamo dagli altri».  Il sindaco aggiunge poi che è fondamentale lavorare in sinergia tra le diverse Istituzioni, con la scuola e la forze dell'ordine che sul territorio di Bagheria stanno facendo un ottimo lavoro. Ha poi concluso il suo intervento accennando ad una progettazione che prevede un finanziamento di 200 mila euro proprio per prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo e cyberbullismo cui il Comune sta lavorando.

I dati sul cyberbullismo diffusi dall'Istat nel 2019 parlano di un 85,8% dei ragazzi tra 11 e 17 anni di età che quotidianamente utilizzano il cellulare: una percentuale in crescita per i fenomeni di cyberbullismo, che sono sempre più frequenti. Il 22,2% di tutte le vittime di bullismo, infatti, è stato colpito da questa particolare forma di violenza. Una violenza molto più insidiosa di quella fisica, perché anche se distante, espone la vittima in maniera molto più diretta e più capillare al giudizio degli altri, compresi gli sconosciuti, minandone la reputazione e l'autostima. Molti di questi dati sono stati analizzati e riportati nella realtà quotidiana bagherese grazie agli interventi dei vari relatori che hanno preso parte all'incontro. Tra questi l'ispettore della Polizia di Stato Domenico Barone che ha illustrato i casi di violenza e prevaricazione negli atti di bullismo e cyberbullismo nel contesto bagherese con esempi concreti. Ha analizzato le cause ed i risvolti sociali del bullismo il comandante dei Carabinieri Giovanni Antonio Rubino e le origini e le cause. Una riflessione sui reati informatici è stata fatta dal comandante della compagnia della Guardia di Finanza Matteo Di Giulio; la dimensione etica del web e le sfide dell'intelligenza artificiale sono il tema che ha affrontato l'imprenditore Daniele Mondello. Oltre 100 ragazzi hanno ascoltato con attenzione e partecipato alla giornata che è stato organizzata dalla loro scuola grazie al lavoro dei docenti Gianna Di Ciccia, referente alla Legalità e Antonella Giannone referente per il bullismo e cyberbullismo. 

Anche presso l'istituto comprensivo Cirrincione, stamani, un altro evento dedicato alla giornata nazionale del 7 febbraio  è stato protagonista di "un nodo blu contro il bullismo a scuola". 



I bagheresi hanno speso più di 53 milioni di euro per il gioco d'azzardo. I dati dell’agenzia delle dogane del Monopolio di Stato, sono riferiti al periodo che va dal 1 gennaio al 31 dicembre 2018. Per la precisione sono stati 53.794.193,16 gli euro che nel 2018 i bagheresi hanno sperperato nella tante sale gioco ed esercizi autorizzati che si trovano in città. Più difficile avere certezza a livello comunale della spesa online per il gioco d'azzardo, ma se si applica la percentuale nazionale la cifra è destinata quasi a raddoppiarsi. “Incrociare questi dati con quelli del tasso di disoccupazione bagherese pari al 38 per cento – afferma Dario Ciullo dell’associazione “Cittadini di Bagheria” – ci induce a chiedere quale sia la povertà nella comunità bagherese. Forse noi genitori dovremmo interrogarci sulla nostra genitorialità. Forse dovremmo "marciare" a tappe forzate per le vie ed i valloni del manifesto contro il gioco d'azzardo sottoscritto nel 2015 perché anche questa è antimafia e ci interroga sulla responsabilità di ciascuno nel suo ruolo, quale città lasceremo alle future generazioni”. In particolare i bagheresi, hanno giocato di più in assoluto con gli apparecchi elettronici Awp spendendo 11.573,86 euro, seguite dalle giocate videolottery Vlt con 10.162.957,74 euro spesi. Per le lotterie tradizionali spesi 16.418,42 euro, per le lotterie istantanee 7.631.092,03 e per il gioco del lotto 8.857.638 euro. Per i concorsi di pronostici sportivi sono stati investiti 32.907,00 euro, per Eurojackpot 21.500 euro, per le scommesse di ippica nazionale 180.359,50 euro, per le scommesse ippiche in agenzia 453.521 euro, per quelle scommesse sportive a quota fissa 7.103.105,75 euro, per le scommesse virtuali 6.694.857,80 euro, per il Superenalotto 955.607,80 euro, per il gioco della vita “Winforlife” 48.222,00 euro e per alle slot machine Big appena 269 euro. Infine per i giochi “Comma 7”, ovvero le giocate con gli apparecchi meccanici come le gru, le pesche verticali o orizzontali e di abilità che si caratterizzano per il funzionamento elettromeccanico ovvero con dispositivi meccanici attraverso i quali si possa specificamente esercitare l’abilità del giocatore sono stati spesi 62.810,06 euro. “Stiamo lavorando con l’assessore alle Politiche Sociali Emanuele Tornatore ad una serie di attività volte alla prevenzione delle dipendenze» – dice il sindaco Filippo Tripoli – abbiamo notato che alcune dipendenze hanno numeri spaventosi come la ludopatia. E’ necessaria quindi una collaborazione con le associazioni, le scuole e le Forze dell’ordine, contatti che abbiamo già avviato”. Anche i dati di Altavilla Milicia sono preoccupanti, soprattutto se si considerano in rapporto al numero di abitanti. Nel 2018 gli altavillesi hanno speso per giochi d’azzardo la somma di 4.577.384,81 euro.


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