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I carabinieri della compagnia di Bagheria, coordinati dalla procura di Termini Imerese, su ordine del giudice per le indagini preliminari, hanno arrestato il sindaco di Casteldaccia, Giovanni Di Giacinto, il suo vice Giuseppe Montesanto, l'assessore alla Pubblica istruzione Maria Tomasello, la funzionaria Rosalba Buglino e il geometra Salvatore Merlino. Sì trovano tutti si domiciliari.

Tutti, a vario titolo, devono rispondere di corruzione, abuso d’ufficio, falso materiale e ideologico, abuso d'ufficio. L'inchiesta del procuratore Ambrogio Cartosio e del sostituto Daniele Di Maggio era stata avviata nei giorni in cui l'esondazione del fiume Milicia uccideva nove persone in una villetta costruita in una zona di inedificabilità. I componenti di due famiglie riunite per il ponte festivo di Ognissanti, tra cui due bambini, persero la vita travolte dal fango. Quattro i sopravvissuti Tra gli indagati dell'inchiesta sfociata oggi nel blitz ci sono anche gli imprenditori e i commercianti che avrebbero pagato le tangenti. In particolare a Di Giacinto e ai due componenti della giunta viene contestato di avere siglato un accordo con una cooperativa che gestiva i servizi sociali e in cambio avrebbero piazzato alcuni giovani da loro indicate per lo svolgimento del servizio civile. Grazie all'accordo la coop avrebbe ottenuto fondi dall'assessorato regionale alla Famiglia. Di Giacinto avrebbe poi favorito una ditta che si occupa di raccolta differenziata di rifiuti in cambio dell'assunzione di persone da lui segnalate. Funzionario e geometra infine si sarebbero attivati per spingere due pratica di sanatoria edilizia "in cambio di utilità".


Sotto il video dell'operazione dei Carabinieri della compagnia di Bagheria:





Il sindaco Paolo Francesco Martorana puntella la sua amministrazione con la nomina di un nuovo assessore. In verità si tratta di una rinomina in quanto Biagio Saverino già faceva parte della compagine assessoriale e che lo scorso mese di maggio si era dimesso per diversità di vedute con il primo cittadino in ordine a certe scelte di governo. “Con il ritorno di Biagio Saverino la mia squadra amministrativa si arricchisce di entusiasmo e competenza - dichiara il sindaco Martorana - si tratta infatti, di una scelta di responsabilità e direi a vantaggio dell'intera cittadinanza poiché non comporterà alcun aumento di spesa. I costi del nuovo assessore, verranno suddivisi equamente tra tutta la compagine esecutiva, dell'indennità del presidente del Consiglio e del sindaco”. Le dimissioni di Saverino, arrivarono insieme all’uscita dalla maggioranza di quattro consiglieri comunali. “Alcuni mesi addietro, piccole incomprensioni forse solamente politiche avevano interrotto la collaborazione - argomenta il sindaco Martorana – ma i rapporti umani erano rimasti assolutamente immutati. Il bentornato, va esteso anche ai quattro consiglieri comunali dell'ormai gruppo misto che torneranno in maggioranza per una nuova e vigorosa azione amministrativa in un momento storico nel quale tutte le amministrazioni siciliane soffrono i problemi di liquidità”. All'assessore sono state affidate le importanti deleghe al Bilancio, tributi, patrimonio, personale, cultura e tradizioni popolari. “Ci sono sempre due scelte nella vita – afferma l’assessore Saverino – accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle. Oggi Ficarazzi, ha bisogno di una comunità politica unita, perché le difficoltà che il nostro Ente sta affrontando, e che deve ancora affrontare, non possono essere superate né singolarmente né da singoli gruppi di consiglieri, ma credo che ci salviamo tutti insieme. Potevo rimanere fuori, insieme a quattro consiglieri comunali e lasciare la barca in balia delle onde, magari speculando sull’attuale situazione, ma non fa parte né della mia idea di politica né di quella dei consiglieri, è un atto di responsabilità”. Adesso per Saverino si prospetta un compito abbastanza arduo ad iniziare dal problema stipendi dei dipendenti comunali che sono creditori di tre mensilità come pure degli operatori ecologici della "Roma costruzioni" che come i comunali sono in stato di agitazioni e la scorsa settimana hanno scioperato. “La profonda crisi di liquidità che ha colpito il nostro Comune, porta alla sospensione degli stipendi – aggiunge Saverino – e già domani sarò al lavoro per aver un quadro più completo della situazione economica - finanziaria”. Fortemente critici consiglieri di opposizione, Pino Cannizzaro, Rosanna Cascio, Piero Domino, Pino D’Alba ed Enzo Lo Cascio i quali dichiarano: "Ancora una volta a risentire dell’operato di questa Amministrazione fallimentare sono i nostri concittadini che, nonostante le difficoltà derivate dal mancato pagamento di molte mensilità loro dovute, hanno continuato con dignità e senso civico a svolgere le attività di loro competenza: dignità e senso civico che mancano ai componenti di questa maggioranza. E nonostante le difficoltà economiche in cui versa il paese viene nominato un altro assessore”. Nei prossimi giorni l'opposizione chiederà al Presidente del Consiglio Comunale un consiglio comunale straordinario e urgente per affrontare tale problematica. (Nella foto Pig, il sindaco Martorana, il segretario comunale Maria Letizia Careri e l’assessore Saverino)



BAGHERIA - All’indomani dall’espulsione dalla Lega, i consiglieri comunali di Bagheria, Anna Zizzo e Michele Rizzo ed il consigliere della V Circoscrizione di Palermo, Andrea Aiello chiedono scusa al Commissario Regionale Stefano Candiani per aver ripetutamente violato il codice etico, nonché le norme regolamentari e statutarie del partito. “Alla luce di quanto accaduto, abbiamo capito che alla base delle regole di ogni partito – dicono – e soprattutto della Lega “Salvini Premier”, ci deve essere il dialogo ed il confronto interno, a volte anche acceso, sui diversi modi di vivere la politica nel territorio”. Per i tre esponenti della Lega bisogna comprendere lo stato d’animo che li ha spinti ad uscire, sbagliando, con comunicati stampa facendo un gesto esasperato, quasi un “urlo” per far comprendere le nostre ragioni. “Tuttavia, abbiamo compreso che affidare alla stampa le nostre riflessioni interne, seppur meritevoli di ascolto – aggiungono – è stato un grande errore di metodo sovradimensionato rispetto alle questioni interne. Sarebbe stato più opportuno superare insieme le incomprensioni, collaborando e lavorando in armonia con lo spirito del partito”. I tre esponenti pertanto, chiedono scusa al Commissario Regionale Stefano Candiani per aver violato una regola fondamentale del partito e per il nocumento che il comunicato ha potuto generare, cavalcato ad arte da speculatori di ogni sorta. “Ci affidiamo alla guida saggia ed autorevole del Commissario Regionale Candiani – concludono – con la speranza di poter chiarire quanto prima e ripartire con un nuovo spirito di aggregazione, costruttivo per il bene di tutti i cittadini e del nostro partito”. Il provvedimento di espulsione era stato varato dal commissario provinciale della Lega, Antonio Triolo alla luce delle violazioni e di pregressi comportamenti contrari agli obblighi di lealtà e correttezza indispensabili verso tutti i componenti del partito e verso i suoi dirigenti. “Non è pensabile – aveva dichiarato il commissario provinciale Antonio Triolo – che nel nome di polemiche interne, giuste o sbagliate che esse siano, la Lega sia trascinata in polemiche giornalistiche da parte di chi evidentemente non ha chiaro il suo ruolo e gli obblighi di rispetto tra gli iscritti, verso il partito e verso Matteo Salvini ed il lavoro che sta facendo per il Paese. La struttura della Lega a Palermo opera in costante contatto e secondo le indicazioni degli organi regionali e nazionali. Nel rispetto del diritto a dissentire di ciascuno, non si può consentire che questo dissenso sia trasformato, per motivi di risentimento o per perseguire visibilità personale, in polemiche (peraltro pretestuose ed infondate) sulla stampa”.


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