BAGHERIA - Sono tre gli immobili per i quali sono state dal responsabile della IX direzione Governo e pianificazione del territorio architetto Maria Piazza nel mese di gennaio. Gli abusi sono contenuti nell’elenco dei rapporti degli agenti di Polizia giudiziaria riguardanti opere e lottizzazioni realizzate abusivamente e delle relative ordinanze di sospensioni. Nel contempo, sempre nel mese di gennaio, il comandante del corpo di Polizia municipale, Salvatore Pilato ha emesso un verbale con il quale sono stati contestati i lavori eseguiti all'interno di una abitazione, dove i proprietari hanno realizzato la chiusura di verande e proceduto all’ampliamento di un immobile in una zona periferica della città, nell’ambito del servizio di controllo sul territorio. Tali provvedimenti relativi agli abusi perpetrati, senza la necessaria autorizzazione comunale, sono stati pubblicati all'albo pretorio dal segretario generale del Comune, Daniele Amato. L’elenco dei provvedimenti resterà affisso per 15 giorni fino al 20 febbraio 2020. Intanto è stata liquidata la prima rata di acconto alla ditta “I.P.E. Edil impianti e servizi S.r.l.” con sede in Belmonte Mezzagno che si era aggiudicato l’appalto della demolizione di un immobile, sito in via Filippo Buttitta. La ditta si era aggiudicati il servizio offrendo un ribasso d’asta pari al 25,696 per cento. La perizia tecnica che ha stabilito i costi per la demolizione dell’immobile è stata redatta dall’Ufficio Lavori Pubblici, per un importo complessivo di 13.000 euro. Alla liquidazione della somma di 5.694,53 euro si farà fronte con i fondi della Cassa Depositi e Prestiti che l’amministrazione comunale ha ottenuto per procedere alle demolizioni delle opere abusive attraverso un mutuo. Tali operazioni sono previste nell’ambito dell’unità di progetto in materia di abusivismo edilizio del Regolamento sull’ordinamento degli uffici e servizi previsto dal segretario comunale con provvedimento del 12 novembre 2018.
top of page
Cerca
La città di Bagheria mette in campo tutte le sue forze migliori per prevenire e sensibilizzare sul fenomeno della droga ormai dilagante a Bagheria e negli altri paesi del distretto socio sanitario 39, che comprende i comuni di Altavilla Milicia, Santa Flavia, Casteldaccia e Ficarazzi. Il Progetto denominato “Non è Roba per te”, promosso dall’amministrazione comunale con il coordinamento dell’assessorato alle Politiche Sociali e Giovanili, guidato da Emanuele Tornatore è stato presentato ieri mattina a villa San Cataldo. In campo per collaborare al progetto “Non è roba per te” pensato per contrastare la diffusione ed il consumo della droga nel territorio di Bagheria le istituzioni e le agenzie educative del territorio come la Caritas cittadina, le parrocchie, le scuole e la Consulta giovanile, ma anche nazionali come l’Intercear. “IL fenomeno è davvero preoccupante – ha dichiarato il sindaco Filippo Tripoli – si tratta di una grande emergenza che vogliamo affrontare con la collaborazione fattiva di tutti, a partire dalle istituzioni e delle maggiori agenzie educative presenti sul territorio. Come amministrazione comunale vogliamo gridare il nostro no alla droga e alla mafia che si arricchisce a danno dei nostri giovani. Qualcuno ci ha definito “sbirri” e noi siamo orgogliosi di essere chiamati così”. Il sindaco Tripoli nell’occasione ha annunciato che organizzerà a Bagheria un forum internazionale perché il problema in città è molto grave e intende debellarlo. Inoltre il Comune si costituirà parte civile contro chi alimenta il fenomeno della droga in città. A tal proposito è stata approvata un’apposita deliberazione di Giunta. Tra i centri dove circola droga, Villa Butera che l’amministrazione comunale sta riqualificando con un intervento di pulizia e di bonifica del sito dove sarà garantita la sorveglianza. A dare tono all’iniziativa la presenza del prefetto di Palermo, Antonella De Miro. L’alto funzionario dello Stato si è complimentata con il sindaco che aveva condiviso con lei il progetto volto alla realizzazione di iniziative volte alla prevenzione e al contrasto della droga già qualche settimana addietro. “Plaudo all’iniziativa del Comune che si fa interprete dei bisogni della collettività e promuove tale progetto – ha detto Antonella De Miro – sarà importante soprattutto la prevenzione tra i ragazzi e i giovani delle scuole”. Tra i partecipanti alla presentazione dell’iniziativa, don Salvatore Lo Bue, fondatore della Casa dei giovani la comunità terapeutica per il recupero dei tossicodipendenti il quale ha riferito dell’assunzione di droghe da parte di minori di 13 anni e in un caso addirittura di 10, mettendo in guardia dall’uso delle cosiddette droghe leggere. “Debbo rilevare che purtroppo la politica fino ad ora ha avuto paura ad intervenire in questo ambito – ha tenuto a chiarire il presidente nazionale dell’Intercear, Biagio Sciortino – perché forse non aveva la percezione del pericolo che corrono i nostri giovani e le famiglie. Ritengo che attraverso l’informazione e la prevenzione si debba intervenire sulla fragilità di tante persone, soltanto così si può essere efficaci”. (Nella foto un momento dell’incontro di ieri e villa San Cataldo)
Bagheria - Anche in città molto presente il grave fenomeno del bullismo. Uno dei dati emersi nella Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo, organizzata dall’istituto “Luigi Sturzo” diretto dal dirigente scolastico Vito Cudia che si è celebrata a Bagheria testimonia come quattro ragazzi su dieci tra i 12 e i 16 anni si imbattono in episodi di cyberbullismo in Rete o nei social media. Al convegno “Bullismo e Cyberbullismo: misure di prevenzione e contrasto” organizzato per dire “No al bullismo” hanno partecipato il sindaco, Filippo Maria Tripoli e l'assessore alle Politiche Sociali Emanuele Tornatore. “Anche io sono stato tra i banchi di scuola come voi – ha detto il sindaco Tripoli – e tutti dovremmo ragionare pensando di non fare agli altri ciò che non si vuole venga fatto a noi. Nessuno vuole essere deriso e dunque abbiamo il dovere di guardarci tutti con il rispetto che pretendiamo dagli altri. Per il sindaco è fondamentale lavorare in sinergia tra le diverse Istituzioni, con la scuola e la forze dell'ordine che sul territorio stanno facendo un ottimo lavoro. Tripoli ha anche annunciato che c’è un progetto che prevede un finanziamento di 200.000 euro proprio per prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo e cyberbullismo. I dati sul cyberbullismo diffusi dall'Istat nel 2019 parlano di un 85,8 per cenot dei ragazzi tra 11 e 17 anni di età che quotidianamente utilizzano il cellulare: una percentuale in crescita per i fenomeni di cyberbullismo, che sono sempre più frequenti. Il 22,2 per di tutte le vittime di bullismo, infatti, è stato colpito da questa particolare forma di violenza. Una violenza molto più insidiosa di quella fisica, perché anche se distante, espone la vittima in maniera molto più diretta e più capillare al giudizio degli altri, compresi gli sconosciuti, minandone la reputazione e l'autostima. Molti di questi dati sono stati analizzati e riportati nella realtà quotidiana bagherese grazie agli interventi dei vari relatori che hanno preso parte all'incontro. Tra questi l'ispettore della Polizia di Stato, Domenico Barone che ha illustrato i casi di violenza e prevaricazione negli atti di bullismo e cyberbullismo nel contesto bagherese con esempi concreti. Ha analizzato le cause ed i risvolti sociali del bullismo il comandante dei Carabinieri Giovanni Antonio Rubino e le origini e le cause. Una riflessione sui reati informatici è stata fatta dal comandante della compagnia della Guardia di Finanza Matteo Di Giulio; la dimensione etica del web e le sfide dell'intelligenza artificiale sono il tema che ha affrontato l'imprenditore Daniele Mondello. Oltre 100 ragazzi hanno partecipato alla giornata grazie al lavoro dei docenti Gianna Di Ciccia, referente alla Legalità e Antonella Giannone referente per il bullismo e cyberbullismo.
bottom of page