Bagheria - E’ atterrata ieri mattina, la delegazione con a capo il sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli, dopo 5 giorni di incontri, conoscenza, scambi culturali e dichiarazioni di intenti con il sindaco di Ziyang e le alte cariche della provincia dello Sichuan nel sud-ovest della Cina. Ultima tappa dopo il summit internazionale dedicato alla produzione, trasformazione e commercializzazione del limone dove Bagheria era l’unica municipalità italiana ad essere stata invitata, il sindaco di Bagheria Filippo Maria Tripoli è stato in visita nel distretto di Tianfu, dove era già stato in visita il presidente Mattarella e dove il Governo italiano sta già collaborando con la Cina per la nascita di un distretto Italo-Cinese per la cultura e l’innovazione nell’area di nuovo sviluppo che vedrà la luce a Tianfu zona di Chengdu, città capoluogo della provincia del Sichuan. Il distretto che accoglierà sia aziende italiane che cinesi di settori come arte, cultura, intrattenimento, fashion, alimentare e design potrebbe vedere anche Bagheria tra le protagoniste. «Che si profili la possibilità di una via bagherese della seta, sarà il lavoro che da oggi in avanti si programmerà» – dice il sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli entusiasta per quanto appreso e visto in Cina e per le dichiarazioni di disponibilità alla collaborazione registrate dai vari rappresentanti incontrati in Cina a partire da Wu Xu Sindaco di Ziyang con la quale si è sottoscritta una dichiarazione di intenti. La dichiarazione, una sorta di gemellaggio, si basa sulle già instaurate relazioni diplomatiche tra la Repubblica popolare cinese e la Repubblica italiana, ed è stata sottoscritta al fine di sviluppare e consolidare l'amicizia e la cooperazione tra le due parti. Si legge nel documento: «Le due parti perseguiranno il rispetto dei principi di uguaglianza e mutuo vantaggio, scambi e cooperazione nei settori dell'economia, del commercio, della scienza e della tecnologia, della cultura, dell'istruzione, dello sport, della salute e del personale ecc., per promuovere la prosperità e sviluppo comune. Saranno mantenuti contatti regolari i sindaci e gli uffici dei servizi competenti delle due città per facilitare le consultazioni sugli scambi e la cooperazione su questioni di interesse comune». «Come ha sostenuto il presidente Mattarella, l’Italia, e dunque Bagheria, vede, da tempo, nella Cina non solo un partner economico di primissimo piano, ma anche un motore dell’economia e del commercio mondiale» – dice il sindaco di Bagheria, Tripoli – «non possiamo non tener conto di tale sviluppo e per questo motivo siamo stati orgogliosi di essere stati invitati non solo al summit ma ai diversi incontri bilaterali che hanno visto Bagheria protagonista. Se il governo Italiano sta lavorando ad una nuova Via della seta, vogliamo fare la nostra parte ed esserci» -aggiunge il sindaco – «non pecchiamo nel dire che su certi argomenti pensiamo che la città, nonostante le tante emergenze, abbia il giusto know how e la qualità che i cinesi cercano. Non si tratta solo di “limone”, esso è stato il collante per pensare a progetti cultura li,scambi di conoscenze e nuove opportunità sul turismo museale e culturale. Al momento su questi temi i rappresentanti del distretto collaborano con Bologna e con Firenze, ci hanno chiesto una stretta collaborazione e potremmo essere la terza città di Italia». «La visita nell’area del Tianfu è stata particolarmente illuminante» sottolinea la delegazione bagherese, si tratta di una nuova zona di sviluppo urbanistico situata a sud di Chengdu, capoluogo della Provincia del Sichuan, tra le città economicamente più dinamiche di tutta la Cina. L’area si estende su una superficie di 1.578 km quadrati. Elevata nel 2014 dal Consiglio di Stato della RPC ad Area di Sviluppo Urbano di rilevanza nazionale, la TNFA presenta un output economico in aumento costante del 13% annuo, a cui si unisce la creazione di un contesto urbano fondato su ideali di sostenibilità ambientale e vivibilità. La Tianfu New Area ha contribuito ad accelerare lo sviluppo dell’intera area, e si propone come nuovo modello di crescita economica applicabile su scala nazionale per attività quali cultura, innovazione, tecnologia, new economy e servizi di alto livello. Il sindaco Tripoli nonostante abbiamo informato la cittadinanza, attraverso le notizie trasmesse all’ufficio stampa che ha realizzato i diversi comunicati stampa presenti sul sito comunale ha intenzione, nei prossimi giorni di indire una conferenza stampa o realizzare un video-messaggio per entrare maggiormente nel merito della missione. Aggiornamenti nei prossimi giorni.
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Ziyang - Era presente anche Bagheria, con il sindaco Filippo Maria Tripoli, il 17 settembre al summit mondiale sullo sviluppo dell'industria del limone che si è tenuto a Ziyang, nella provincia sud-occidentale del Sichuan. La città di Bagheria è stato l’unico comune italiano ad essere invitato a portare la propria testimonianza.
La prima Conferenza mondiale sullo sviluppo dell'industria dei limoni (WLIDC) a Ziyang, (come detto la città comprende la contea di Anyue detta “Città dei limoni della Cina” che è a sua volta la zona più grande per quanto riguarda la produzione cinese di limoni), ha voluto scambiare idee sulla futura cooperazione nel commercio dei limoni. L'evento è stato organizzato dalla Chinese Citrus Society.
All'evento hanno partecipato decine di esperti del settore e rappresentanti delle principali aree di produzione del mondo provenienti da dieci paesi – come Cina, Italia, Francia e Turchia – i quali hanno avuto un fruttuoso scambio di vedute sullo sviluppo dell'industria ed hanno discusso su vari argomenti relativi alla standardizzazione del prodotto, alla sostenibilità ambientale, all’etica del lavoro e all'innovazione del marketing.
Durante il summit è stato presentato il libro blu sui limoni della Cina.
Nei giorni precedenti al summit il sindaco Tripoli e tutta la delegazione ha visitato aziende e piantagioni della contea.
Nel corso dell'evento, esperti e studiosi delle principali aree di produzione dei limoni hanno condiviso le loro esperienze relative alla coltivazione standardizzata, alla gestione e al controllo della qualità dei prodotti e ai metodi innovativi di marketing, aspetti altamente rilevanti per lo sviluppo dell'industria del limone a livello mondiale.
«Il limone fa bene alla salute e si adatta al tema della Giornata mondiale dell'alimentazione» ha dichiarato Zhang Zhongjun, rappresentante dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO).
Anyue è una delle cinque principali basi produttrici di limoni al mondo, che copre un'area di impianto di 58.000 mu (9554,74 acri), con vendite che raggiungono gli 11 miliardi di yuan, secondo il bluebook della conferenza. Il più grande produttore di limoni ha collaborato con istituti di ricerca tra cui la China Academy of Agricultural Sciences e la Sichuan Agricultural University per sfruttare al meglio la tecnologia moderna per promuovere lo sviluppo di qualità dell'industria dei limoni.
Il presidente della Chinese Citrus Society Deng Ziniu ha salutato i risultati di Anyue nell'industria dei limoni affermando che il miglioramento dell'agricoltura scientifica avrebbe portato ad un aumento del valore aggiunto del prodotto.
Wu Xu, sindaco di Ziyang, che il giorno precedente al summit aveva avuto un incontro con il sindaco di Bagheria, Tripoli, ha affermato che: «Anyue Lemon è un marchio straordinario dell'industria agricola dominante del Sichuan. "Come China Lemon Town, Anyue si aspetta maggiori opportunità di cooperazione internazionale a tutto tondo, non solo concentrandosi sulla comunicazione agricola», ha detto Wu che ha aggiunto che «Anyue porrà grande enfasi sullo sviluppo del turismo, delle industrie culturali e creative».
Altra siciliana presente, oltre alla delegazione bagherese, la professoressa Alessandra Gentile, docente dell'Università di Catania, che ha sostenuto che l'Italia e la Cina già cooperano in diversi ambiti dell'industria del limone e, in futuro, le due parti condurranno certamente scambi reciproci inerenti il concetto di industria, la scelta e la coltivazione delle varietà e la trasformazione dei prodotti.
Della stessa idea del sindaco di Ziyang, il primo cittadino di Bagheria, Tripoli:«il limone è un punto di partenza, è una leva, ma apre altre porte a forme di collaborazione che vanno al di là del limone. Forme di collaborazione turistica, economica, culturali e di formazione, oltre che eno-gastronomiche – dice il sindaco - aspettiamo di poter lavorare presto agli sviluppi di quanto abbiamo iniziato a costruire qui, perché anche se nel nostro piccolo Bagheria, può e merita di diventare una città internazionale contribuendo anche alla collaborazione degli scambi internazionali».
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