BAGHERIA - Stretta dell’Amministrazione comunale in materia di commercio abusivo. E’ stata infatti, disposta l’immediata chiusura delle attività di vendita al dettaglio di prodotti non alimentari in due medie strutture che operavano in un ampio spiazzo, sulla strada statale 113 al chilometro 248,800, tra Ficarazzi e Bagheria, in territorio comunale. Si tratta di un centro commerciale gestito da imprenditori cinesi che operavano il commercio da circa cinque anni. A seguito del provvedimento, emesso dall’amministrazione comunale, 12 lavoratori italiani sono adesso disoccupati. Tanti gli attestati di solidarietà pervenuti attraverso i social ai lavoratori e tra essi tanti padri di famiglia, che hanno perso il lavoro. Ciononostante i dipendenti dell’azienda sono fiduciosi. “Grazie a chi ha avuto un pensiero di solidarietà per noi lavoratori – scrive sui social Mery Santelmo – ma desidero comunicare a tutti che l’azienda riaprirà al presto e torneremo al lavoro”. L’ordinanza di chiusura è stata emessa dal responsabile della Direzione 9 “Governo e pianificazione del Territorio” architetto Maria Piazza. Il provvedimento è stato emesso a seguito di un verbale di accertamento del Comando della Polizia Municipale, Direzione 10 al Servizio 3 – SUAP “ Sportello Unico Attività Produttive” a carico del rappresentante legale di una Società, la quale svolgeva attività di vendita al dettaglio di prodotti non alimentari in due medie strutture senza la prescritta autorizzazione commerciale in violazione all’art. 8 della L.R. 28/99, così come riportato nello stesso verbale che prevede appunto una autorizzazione preventiva, prima di iniziare l’attività commerciale rilasciata dal Comune. La società, in pratica avrebbe dovuto indicare il settore o i settori merceologici, l'ubicazione e la superficie di vendita dell'esercizio prima di iniziare l’attività. Il provvedimento di diniego dell’istanza di richiesta di Autorizzazione per l’apertura della media struttura di vendita al dettaglio di prodotti non alimentari presentata dalla Società in data 13 marzo 2016 è stato notificato lo scorso 4 ottobre. La chiusura immediata dell'esercizio di vendita in caso di svolgimento abusivo dell'attività è stata disposta ai sensi dell’art. 22 della L.R. 28/99 “Sanzioni e revoca”. Contestualmente al provvedimento di chiusura la stessa Società è stata diffidata ad ottemperare a quanto all’ordinanza, avvertendo che per l’eventuale inottemperanza, oltre a costituire motivo di ulteriore violazione, si procederà ai sensi di legge. Sono fatti salvi i provvedimenti sanzionatori di carattere pecuniario previsti dalla legge. Contro il provvedimento la Società potrà fare ricorso al Tribunale amministrativo regionale. Pare però che a seguito dell’ordinanza di chiusura, l’azienda a cui è stata intimata la chiusura domenica scorsa aveva aperto ugualmente le saracinesche del centro commerciale, anche se le insegne erano rimaste spente e c’è stato qualcuno che ha chiesto il perché dei mancati controlli. “Siamo per la legalità – dicono – ma soprattutto perché si esercitino i controlli e si facciano rispettare le ordinanze”. Intanto il Suap, lo sportello delle attività produttive proprio in questi giorni, ha concluso il trasferimento degli uffici dal primo piano del Municipio centrale di corso Umberto, al secondo piano per essere accorpato alla restante direzione IX di cui fa parte. Subito dopo il trasferimento ha già rilasciato una serie di autorizzazione per il commercio permanente su area pubblica di tipologia "C".
Comments