BAGHERIA - Impostori bussano alle porte delle abitazioni dei cittadini chiedendo una offerta per riacquistare i pezzi sacri trafugati la scorsa settimana nella chiesa della Natività della Vergine Maria (3 ostensori, 2 pissidi, 6 calici, 2 turiboli, vassoi argento, 4 patene, due candelabri e diversi vasi argento). A mettere in guardia i fedeli l’arciprete don Giovanni La Mendola, il quale durante le celebrazioni delle sante messe ha comunicato tale circostanza. “E’ quanto mai deleterio che qualcuno si spacci per nostro inviato a raccogliere offerte, carpendo la buona fede delle persone – dichiara don la Mendola – noi siamo ancora scossi come pure una signora che mi ha confidato che è come se avessero rubato a casa sua. Ho quindi convocato una assemblea pastorale nel corso della quale si è deciso che sabato e domenica (oggi e domani ndr) venga effettuata una libera raccolta di offerte per riacquistare i vasi sacri per le celebrazioni dopo il furto sacrilego che abbiamo subito. A tal proposito abbiamo istituito un codice iban IT90D0335967684510700295827 presso l’Unicredit dove fare confluire le offerte senza intermediari. Oltre a questo canale qualsiasi libera offerta deve pervenire direttamente al sottoscritto perché non è stato autorizzato nessuno a riscuotere offerte. Naturalmente, tutte le offerte saranno rendicontate per la massima trasparenza”. Se le donazioni saranno sufficienti successivamente sarà collocato un sistema di sicurezza per scoraggiare eventuali altri male intenzionati. E intanto si moltiplicano le iniziative per raccogliere fondi. La corale Sancte Joseph e il duo Ezio e Giuliana di Liberto terranno un concerto di beneficenza, come pure alcuni gruppi teatrali destineranno l’incasso alla parrocchia. “Anche questi gesti possono contribuire a cementare l'unione della comunità. La comunità della Madrice giovedì sera ha incassato anche la solidarietà dell’Arcivescovo mons. Corrado Lorefice in città per celebrare il primo anniversario dell’inaugurazione della cappella dell’adorazione perpetua dove oltre 300 fedeli ogni girono, 24 ore su 24 pregano davanti al Santissimo Sacramento. “Aldilà della Fede professata, rubare le suppellettili che servono al culto di Dio è abominevole – ha detto –. Invito gli autori del furto alla conversione della coscienza che sono convito non sia spenta”. Intanto il furto ha sollevato anche un dibattito sullo stato di abbandono del centro storico e sull’illuminazione pubblica che nel quartiere ha subito diversi blackout. I cittadini chiedono un maggiore controllo e la manutenzione dell’impianto di illuminazione che non risulta effettuato nella zona. A tal proposito gli Scout del gruppo “Agesci Bagheria 1” hanno collocato un mega striscione nella facciata della chiesa con la scritta “Basta” come a farsi portavoce del comune sentimento della comunità parrocchiale e di molti cittadini i quali chiedono una maggiore attenzione del centro storico da parte dell’amministrazione comunale. All’indomani dell’accaduto la piazza Matrice è tornata ad essere illuminata, anche se parzialmente, considerato che molte plafoniere hanno le lampadine fulminate. Il sindaco Patrizio Cinque ha assicurato che ha sentito il responsabile comunale della pubblica illuminazione e in occasione del furto la piazza era illuminata e le luci accese. Tale evenienza è stata verificata anche dall’assessore Gaetano Baiamonte che ha la delega alla pubblica illuminazione, con un sopralluogo. “E’ vero che durante il week end ci sono stati diversi disservizi alla pubblica amministrazione in varie zone della città – aggiunge il sindaco – ma all’indomani in piazza Madrice, la squadra era stata al lavoro per il ripristino dell’illuminazione in tutta la zona”.
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