Casteldaccia - Profondo sgomento in paese ha suscitato la tragedia della morte di 9 persone tra cui due bambini in tenera età appartenenti a due nuclei familiari, a seguito del violento nubifragio che si è abbattuto sul paese sabato notte. Ieri mattina nessuno aveva voglia di parlare e le teste dei casteldaccesi era basse. Il sindaco Giovanni Di Giacinto, accorso sul luogo della sciagura tra i primi sabato notte ha dichiarato il lutto cittadino. “E’ stata una vera e propria immane tragedia – afferma il sindaco di Casteldaccia – non riesco nemmeno a comprendere come sia potuto accadere una simile disgrazia. Le persone che sono morte appartenevano ad una famiglia che come abbiamo saputo dai funzionari del nostro ufficio anagrafe non sono residenti a Casteldaccia, ed avevano una casa d’affitto qui da noi”. Erano residenti a Bagheria Monia Giordano ed il suo piccolo Francesco di 3 anni, rispettivamente moglie e figlio di Luca Rughoo che è riuscito a scampare alla tragedia. Di origini bagheresi anche la mamma, di Rughoo, Nunzia Flamia di 65 anni anche lei vittima del maltempo. “Tutta la comunità bagherese è addolorata per la perdita di questi nostri concittadini. Ai familiari va tutta la nostra solidarietà” - dice il sindaco di Bagheria Patrizio Cinque che ha sentito telefonicamente Luca Rughoo cui ha manifestato la vicinanza ed il cordoglio di tutta la città di Bagheria. Le vittime bagheresi, dopo i funerali che si svolgeranno a Palermo, verranno tumulate nel cimitero cittadino. Verrà indetta inoltre una giornata di lutto cittadino, nel giorno del funerale, con l'esposizione delle bandiere a mezz'asta in tutti gli edifici della Istituzioni cittadine e un minuto di silenzio in tutte le scuole ed edifici pubblici alle ore 10,30. Il fiume Milicia nasce nella zona di Ciminna-Caccamo. “Prima d’ora il fiume che attraversa contrada “Dogale – Cavallaro” non ha mai causato pericoli – aggiunge Di Giacinto – perché non è mai esondato. L’acqua è arrivata dall’entroterra dalle zone di Ventimiglia e Ciminna dove la piena si è ingrossata. Purtroppo la situazione è brutta e speriamo che non ci siano ulteriori danni. Ringrazio quanti si sono prodigate di notte a prestare soccorso in una situazione non proprio semplice come i Vigili del fuoco, la Polizia di Stato, il 118 e i carabinieri”. Alcuni fedeli che ieri andavano in chiesa a seguire le celebrazioni domenicali hanno appreso la notizia dal parroco don Salvatore Pagano, il quale ha invitato i fedeli alla preghiera di suffragio per la piccola Rachele Giordano di appena un anno, il piccolo Francesco Rughoo di 3 anni, Federico Giordano di 15 anni, la madre Stefania Catanzaro, 32 anni e moglie di uno dei tre sopravvissuti Giuseppe Giordano che si trova in ospedale con una bambina, il nonno Antonino Giordano, 65 anni, e la moglie Matilde Comito, 57 anni, il figlio Marco Giordano di 32 anni, la sorella Monia Giordano di 40 e Nunzia Flamia, 65 anni travolti dalla furia dell’acqua. Ieri le salme sono state trasferite all’Istituto di medicina legale del Policlinico per l’esame autoptico. Il cappellano don Antonio Devoto ha raggiunto i familiari superstiti per manifestare la solidarietà dell’Arcivescovo che ha inviato un messaggio alla comunità casteldaccese. “La triste e sconvolgente notizia della scomparsa di gran parte della famiglia Giordano travolta a Casteldaccia dalla furia delle acque in piena, ha profondamente rattristato l’Arcivescovo, mons. Corrado Lorefice, il Presbiterio e la Comunità diocesana che si impegnano per una fraterna preghiera di suffragio, di conforto e vicinanza spirituale e umana, anche per quanti hanno sofferto a Vicari e nelle altre zone colpite dalle avversità atmosferiche. L'Arcivescovo esorta tutti coloro che possono, a prestarsi al sollievo dei fratelli e di quanti in questi momenti hanno bisogno di aiuto”.
Nel video le immagini del disastro causato dallo straripamento del fiume Milicia
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