E’ bagherese uno dei ricercatori che ha lavorato ad un importante progetto che di recente è stato pubblicato su Science, scritto da un team di ricercatori dell’ETH di Zurigo (Svizzera), del GFZ di Potsdam (Germania) e dell’Università di Glasgow (Regno Unito).
Il ricercatore è Francesco Grigoli , docente del Politecnico Federale di Zurigo (ETH), uno dei piu’ importanti centri di ricerca al mondo secondo tutte le classifiche internazionali.Si occupa di sismicità indotta e dello sviluppo di metodi basati su tecniche di calcolo alle alte prestazioni (HPC) per lo studio della fisica delle sorgenti sismiche. Nel 2014 ha conseguito un dottorato in Geofisica presso il Centro di Ricerca Tedesco per le Geoscience (GFZ) e l’Università di Potsdam, in Germania. Recentemente ha vinto la prestigiosa Marie Curie Fellowship dell’Unione Europea, con un progetto sullo studio dei meccanismi fisici che legano le attività industriali per lo sfruttamento del sottosuolo ai terremoti.
La ricerca esplora la possibilità che esista una relazione tra il terremoto di magnitudo 5,5 avvenuto lo scorso anno in Corea del Sud e delle attività per lo sfruttamento dell’energia geotermica effettuate in prossimità della zona epicentrale. Il terremoto, avvenuto il 15 novembre 2017, ha causato circa 80 feriti e danneggiato numerosi edifici nella città di Pohang. Se fosse dimostrata la sua origine antropica, potrebbe essere il più forte terremoto associato allo sfruttamento dell’energia geotermica profonda di cui si abbia mai avuto notizia. Il primo autore di questo importante studio è appunto Francesco Grigoli, cittadino bagherese.
«Per un ricercatore riuscire a pubblicare un articolo su una rivista come Science è un risultato risultato molto difficile da raggiungere, estremamente importante e di prestigio. Non possiamo che congratularci con Francesco per l’importante risultato conseguito a fagli un grande in bocca al lupo per la sua carriera».
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