Sversamenti di acque reflue sul fiume Eleuterio ed è allarme ambientale ad Aspra. È la conseguenza della stagione della raccolta delle olive che ripresenta come ogni anno lo smaltimento illecito dei residui degli olii senza l’opportuna depurazione. La foce del fiume Eleuterio tra Aspra e Ficarazzi, presenta i segni dell'inquinamento ambientale prodotto dallo sversamento abusivo degli scarti di lavorazione con l’emulsione di acqua e olio che fa assumere una strana colorazione e densità alla falda acquifera interessata dall'inquinamento. Un fenomeno, quello dello sversamento illecito nell'ambiente dei residui dell'olio, che assume proporzioni rilevanti nel nostro territorio nella stagione della raccolta delle olive anche nelle zone di campagna e di periferia dell'hinterland bagherese. “Ogni anno si ripete lo stesso problema – afferma il presidente della Circoscrizione Andrea Sciortino – e oggi mi risulta che non sono partiti i controlli nei vari frantoi e in nessuna altra azienda, cosa ci potevamo aspettare? Il disastro ambientale e marino che ogni anno si ripercuote nella nostra costa sta pian piano distruggendo la nostra identità di paese rivierasco. La nostra frazione subisce da anni offese da parte di amministrazioni bagheresi che con menefreghismo e strafottenza continuano a calpestare la dignità di una frazione intera”. Il danno ambientale si registra ancora una volta con l’ennesimo episodio di inquinamento, dovuto allo sversamento di liquami sul mare e relativo danno della flora marina. Lo sversamento abusivo di rifiuti nell'ambiente è un reato di natura ambientale severamente punito dall'ordinamento giudiziario. Varie sono state le segnalazioni fatte dalla presidenza del Consiglio Circoscrizionale, l’ultima risale al 14 febbraio di quest’anno, inviata all’Assessorato Regionale Ambiente, all’Arpa e all’Amministrazione Comunale. A seguito di tale segnalazione, l’Arpa ha effettuato un sopralluogo nella zona incriminata, dove ha riscontrato un forte inquinamento. “Durante il sopralluogo, nell’area di pertinenza del canalone – aggiunge Sciortino – si avvertiva un forte odore molesto, tipico di acque reflue. Le acque si presentavano torbide, con trascinamento di solidi e di reflui non trattati direttamente a mare e nel litorale si presentavano torbide e di colore bruno”. Come conseguenza di tali illeciti, ogni anno il mare di Aspra risulta fortemente inquinato ed in particolare la costa in località Sarello dove si recano nella spiaggia centinaia di cittadini. Tale situazione anche quest’anno è stata denunciata a seguito delle analisi condotte, da Goletta Verde che analizza la qualità dell’acqua di mare, effettuando prelievi su punti critici, evidenziando i rischi per la salute umana e l’ecosistema marino.
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