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Santa Flavia, esito del convegno sui fondi europei per la pesca.



Grande partecipazione al mercato ittico di Porticello per l’incontro organizzato dall’amministrazione comunale di Santa Flavia in collaborazione con la Regione Siciliana sui bandi regionali FEAMP (Fondo per la politica marittima e della pesca dell'Unione europea per il periodo 2014-2020). Un centinaio i presenti all’incontro che era di tipo informativo e formativo per gli operatori del settore, cooperative della pesca, progettisti. Ammontano a 16 milioni di euro i fondi del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp) che arriveranno agli operatori siciliani.

Ad illustrare le misure contenute nei bandi e le opportunità per il settore pesca è stato Dario Cartabellotta, dirigente generale del Dipartimento Regionale per la pesca mediterranea. Beneficiari dei bandi sono i pescatori, gli istituti alberghieri, COGEPA e pescatori associati. Presenti al dibattito anche il sindaco Salvatore Sanfilippo, l’assessore alle attività produttive, Maria Rosa Sanfilippo, il comandante del circomare di Porticello, tenente di vascello, Giulia Tassone. I fondi FEAMP puntano a creare le condizioni per accelerare il pieno dispiegamento dell'economia blu in tutta Europa e nel Mediterraneo, consolidando gli sforzi e gli sviluppi recenti a sostegno dello sviluppo sostenibile dei settori dell'economia blu, anche rafforzando la resilienza degli ecosistemi marittimi e costieri e realizzando azioni per il loro ripristino.

Nel corso del dibattito, i saluti istituzionali del sindaco Salvatore Sanfilippo, che “ha annunciato la prossima costituzione a Santa Flavia della consulta della pesca. Già in consiglio comunale sono stati nominati i due consiglieri che ne faranno parte: Elena Crivello e Daniele Marino. A breve con un apposito avviso pubblico saranno convocate le categorie per nominare i componenti della consulta”.

A condurre il dibattito l’assessore alle attività produttive, Maria Rosa Sanfilippo, che “ha invitato i rappresentanti delle cooperative e i pescatori a fare squadra, per intercettare queste importanti risorse comunitarie: fondi che puntano alla promozione del capitale umano, la creazione di posti di lavoro, al ripristino della biodiversità marina, ad accrescere il valore commerciale del prodotto ittico con la trasformazione, commercializzazione e vendita diretta. Oggi più che mai il settore della pesca per uscire dalla crisi deve avere il coraggio di rinnovarsi e fare impresa. Con questo incontro l’amministrazione comunale vuole rendere partecipe la comunità marittima delle opportunità che offrono questi bandi, al fine di rendere più competitivo il nostro territorio. I pescatori non devono solo catturare il pesce ma devono gestire, trasformare e commercializzare i prodotti ittici, per creare valore aggiunto ed essere parte attiva nel processo decisionale; da pescatore ad imprenditore nel rispetto della tradizioni locali”.

Ha sottolineato il dirigente regionale, Dario Cartabellotta ““Dopo avere puntato per anni alla rottamazione delle barche, finalmente si cambia registro: i nuovi interventi valorizzeranno la pesca artigianale. “Si punterà al rilancio di tutte le comunità marinare delle borgate, dell’identità mediterranea, anche per avvicinare sempre di più i consumatori al consumo di pesce fresco e genuino ed evitare che sulle nostre tavole finisca solo del pesce di importazione”. Queste somme servono per incentivare i giovani a lavorare nel settore, per modernizzare le barche e per migliorare la sicurezza e la salute dei lavoratori. Quindi si tratta di risorse per rilanciare il reddito, il comparto della pesca e il prodotto trasformato".

Il comandante della Capitaneria di Porto di Porticello, tenente Giulia Tassone “ha ribadito l’impegno del corpo delle capitanerie di porto nel controllo e protezione dell’ambiente e della pesca, soffermandosi sulla necessità di realizzare “la crescita blu”, cercando soluzioni innovative alle sfide che la società ed economia ci pongono quotidianamente”

SEGUE SCHEDA TECNICA

Dettagli tecnici

La misura 1.29 si intitola “Promozione del capitale umano, creazione di posti di lavoro e del dialogo sociale” ed è rivolta ai giovani pescatori under 30 che decidono di svolgere un tirocinio a bordo di una barca al fianco di un pescatore esperto over 50, per la durata di due anni, con un premio per il tirocinio di 40 mila euro.

L’obiettivo è “migliorare la capacità progettuale e gestionale delle imprese, incrementare la redditività e favorire i collegamenti in rete, il dialogo sociale, lo scambio di buone pratiche e la partecipazione delle donne ai processi decisionali”. E’ la misura con il finanziamento più cospicuo: 9 milioni.

La misura 1.38 riguarda la “Limitazione dell’impatto della pesca sull’ambiente marino e adeguamento della pesca alla protezione della specie”. Per ridurre, spiega il bando, “l’impatto della pesca sull’ambiente marino, favorire l’eliminazione graduale dei rigetti in mare e facilitare la transizione verso uno sfruttamento sostenibile delle risorse biologiche marine” viene finanziato “l’investimento in attrezzi selettivi che riducono i rigetti in mare”. Il fondo è di 2,513 milioni. Ad ogni pescatore verrà garantito un contributo del 50% incrementato all’80% nel caso di pesca artigianale.

La misura 1.40 punta alla “Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini”, premiando gli operatori che contribuiscono a ridurre l’impatto dei rifiuti in mare. I beneficiari del fondo di 1,8 milioni saranno Cogepa e i pescatori associati. L’obiettivo è “proteggere e ripristinare la biodiversità e gli ecosistemi marini mediante la raccolta, da parte di pescatori, di rifiuti dal mare e la rimozione degli attrezzi da pesca perduti (le cosiddette reti fantasma)”. I progetti di interesse collettivo avranno il 100% del contributo.

La misura 1.42 si chiama “Valore aggiunto, qualità dei prodotti e utilizzo delle catture indesiderate”. Con un fondo di 2,466 milioni destinato ai pescatori si vuole “migliorare il valore aggiunto e la qualità del pesce catturato con investimenti per accrescere il valore commerciale delle catture e realizzare il miglior uso possibile delle catture indesiderate”. I pescatori riceveranno un contributo del 50%, incrementato all’80% nel caso di pesca artigianale, per migliorare la trasformazione, la commercializzazione e la vendita diretta del prodotto.

La misura 5.68 “Valorizzazione e commercializzazione prodotto ittico: fresco o trasformato, pescato o di allevamento”, con uno stanziamento di 400 mila euro per gli istituti alberghieri. Il bando vuole “favorire la commercializzazione per i prodotti della pesca e dell’acquacoltura” trovando nuovi mercati e “migliorare le condizioni per l’immissione sul mercato dei prodotti alieutici e acquicoli” puntando sulle specie con maggiore potenziale. Per questo si è deciso di puntare sugli istituti alberghieri considerati “luogo privilegiato della formazione dei futuri esperti della ristorazione e dell’accoglienza turistica – ha detto Cartabellotta – che potranno acquisire competenza sulla cultura marinara siciliana e sull’utilizzazione in cucina del prodotto ittico fresco e trasformato, con particolare attenzione alla pesca artigianale, al pesce poco conosciuto, al cosiddetto pesce povero e al pesce da acquacoltura”.

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