BAGHERIA - Il fuoco di fila si fa stringente nei confronti del sindaco Patrizio Cinque che farebbe parte della società “Nuova Poseidonia” che annovera alcuni tra i soci colleghi del Movimento 5 stelle, che ha acquistato all’asta l’ecomostro “New Orleans” di Aspra nel territorio del suo stesso Comune. Legambiente e il Partito democratico chiedono ragione di tale comportamento. “Apprendiamo dalla stampa che una certa società – dichiara il presidente del circolo di Legambiente “Bagheria e dintorni”, Luigi Tanghetti – avrebbe acquistato una struttura conosciuta come “l’ecomostro” sito a pochissimi metri dalla spiaggia “Sarello” ad Aspra e che la società in questione è formata da membri dell’amministrazione che non avrebbero intenzione di abbatterlo”. La costruzione pare essere stata costruita antecedentemente la legge dei 150 metri quindi prima del 1976. “A fronte di una costa cementificata da ville e villette – aggiunge Tanghetti – avremmo preferito che tale costruzione venisse abbattuta per restituire ai cittadini un pezzo di costa libera da elementi antropici. Benché legalmente lecito, anche se vedremo le carte prossimamente non pare altrettanto opportuno il non abbatterlo, salvaguardando la costa in fronte ai propri interessi personali. Ci attiveremo ancora una volta per difendere e salvaguardare l’ambiente”. Il parlamentare nazionale dei Dem, Davide Faraone annuncia una interrogazione urgente su ecomostro comprato all’asta da sindaco. “C’è un sindaco grillino a Bagheria, la Baarìa di Peppuccio Tornatore, di Renato Guttuso e di tante bellezze artistiche e culturali – dice Faraone – che rischia di essere rinviato a giudizio per vicende di abusivismo e che, tra un’udienza e un interrogatorio, ha comprato un ecomostro in riva al mare, proprio nella sua città, quella che amministra per trasformarlo in albergo, naturalmente a 5 stelle”. Il sindaco che ha fatto della legalità un cavallo di battaglia respinge tutte le accuse. “Debbo fare presente che si tratta di una vicenda che risale a circa un anno fa – dichiara il primo cittadino – e constato con piacere che i partiti di opposizione hanno a cuore i miei investimenti privati con una società nella quale ho una piccola partecipazione. Mi chiedo perché pur essendo già da tempo noto, l’investimento privato finisce sui giornali quando la mia amministrazione decide la demolizione di una cinquantina di edifici abusivi sulla costa”. Secondo Cinque l’ecomostro che era all’asta giudiziaria è stato acquisto, per la trasparenza, nel suo stato patrimoniale. “L’immobile, acquistato mediante asta pubblica, dopo due tentativi a vuoto – aggiunge – è stato aggiudicato dalla nostra società costituita da privati cittadini ed ha tutte le autorizzazioni già dal ‘65 e non può essere demolito, eccetto in alcune sue parti. Cosa che naturalmente la società è intenzionata a fare, nella massima trasparenza e legalità”. Ma il sindaco va oltre, adducendo l’attacco mediatico alla campagna elettorale già iniziata, considerato che nella prossima primavera scade il suo primo mandato elettorale. L’immobile in questione – dice ancora – oggi è un ecomostro che esiste da decenni. Inizialmente era un ristorante dove tanti bagheresi hanno organizzato le loro feste e si trova in un angolo naturalistico delizioso che merita di essere riqualificato, ovviamente con il permesso di tutti gli enti preposti. Io credo nel nostro territorio e penso che il turismo sia una risorsa importante per il futuro di Bagheria”. Il sindaco annuncia che il prossimo 7 novembre, il Comune acquisirà un immobile abusivo che appartiene ad un boss mafioso e sarà demolito. “Non faremo infatti – conclude – passi indietro su questo”.
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