Bagheria - Al Fai il compito di rilanciare le attività di villa San Cataldo. La giunta municipale, in occasione dell’ultima riunione dell’anno, su proposta dell’assessore alla Cultura Romina Aiello, con il supporto tecnico del responsabile apicale della direzione V, Bartolo Di Matteo, ha affidato al Fai, il Fondo ambiente italiano la chiesa annessa alla struttura settecentesca che diventerà sede del gruppo Fai di Bagheria.
L’organizzazione culturale avrà anche il compito di valorizzare il giardino adiacente del parco di villa San Cataldo, tramite l’organizzazione di visite guidate periodiche. In proposito è stato stipulato un comodato d’uso gratuito, firmato dal direttore generale Angelo Maramai e dal sindaco Patrizio Cinque.
In base all’accordo il Comitato Fai, che ha come scopo istituzionale il compito esclusivo dell’educazione e l’istruzione della collettività alla difesa dell’ambiente e del patrimonio artistico culturale di promuovere la tutela e la valorizzazione dei beni di interesse storico e artistico locale, si impegna a realizzare e gestire il servizio di accoglienza, visite guidate garantendo tale servizio in concomitanza con eventi nazionali del Fai come le giornate di Primavera, le mattinate per le scuole in concomitanza e di aperture straordinarie concordate dalle parti.
Il Comune, inoltre, potrà utilizzare il logo della delegazione del Fai di Palermo affinché lo stesso venga adoperato per l’eventuale realizzazione di materiale promozionale delle iniziative da parte del Comitato Fai. Inoltre, il Comune potrà sempre utilizzare l’accesso ai locali per eventi e manifestazioni programmate in accordo tra le parti. Restano a carico del Comune le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria del bene e delle pertinenze e riconosce al Fai il diritto di esporre proprio materiale e di promuovere l’iscrizione alla propria fondazione e alle proprie iniziative sociali.
L’accordo avrà una durata triennale dalla data della sottoscrizione dell’accordo e cioè fino al 2020. La deliberazione dell’amministrazione comunale è stata approvata con immediata esecutività.
Villa San Cataldo è ubicata nella zona nord-est di Bagheria, tra l’incrocio di via Consolare e via Papa Giovanni e occupa un’area di circa 35.000 metri quadrati. La costruzione risale alla metà del XVIII secolo, sulla base di osservazioni stilistiche è stata attribuita all’architetto palermitano Giovan Battista Vaccarini. I probabili committenti furono don Giuseppe o don Nicolò, eredi di don Vincenzo Galletti, principe di Fiumesalato e marchese di San Cataldo. Della costruzione, sorta su un preesistente baglio agricolo, solo il giardino conserva l’originaria impronta barocca nel parterre, negli elementi decorativi e nelle due coffee-house che ne delimitano il lato est. I ripetuti rimaneggiamenti e, soprattutto, la ristrutturazione operata dall’architetto Rutelli nel 1860 hanno sostituito gli elementi barocchi con elementi di stile neogotico. L’ultimo proprietario della villa fu Ruggero Galletti che la vendette nel 1905 alla Compagnia di Gesù che la trasformò prima in noviziato e successivamente in seminario e infine sede del Seminario Missioni Estere. Dal 1997 è di proprietà della Provincia di Palermo che ne ha destinata una parte al liceo artistico Guttuso, i padri Gesuiti infatti cedettero la proprietà alla Provincia regionale di Palermo riservandosi una parte dell’ala sud.
Il giardino della villa è stato gestito dall’amministrazione comunale che si è adoperata per rendere la villa fruibile al pubblico nel migliore dei modi.
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