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Il sindaco Cinque: “11 milioni con Agenda urbana e stiamo lavorando per reperire altri fondi”



Bagheria - L’amministrazione comunale è impegnata, attraverso la solerte attività dell’ufficio programmazione e progettazione del Comune, al reperimento di diverse opportunità di finanziamento.

«Non è assolutamente vero che a causa dell’assenza del Paes non si possa partecipare ad ulteriori bandi, stiamo lavorando per avere anche noi il Paes ma stiamo lavorando soprattutto per aggredire diverse fonti di finanziamento» - risponde così il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, per fare chiarezza e trasparenza su quanto diffuso, attraverso organi di informazione locale, relativamente a presunti fondi perduti per la mancata approvazione, allo stato attuale, del Paes il Piano di Azione per l'Energia Sostenibile.​

A supporto interviene l’assessore alla Programmazione, Alessandro Tomasello: «L’avviso di assegnazione delle risorse finanziarie per la redazione del PAES ai comuni siciliani prevedeva espressamente l’approvazione entro il 30.09.2014, poi prorogato ai primi di gennaio 2015. Gli articoli 5, 7 e 8 del documento che rendiamo disponibile sul sito web comunale, evidenziano l’impossibilità da parte del comune di Bagheria, stante la sua condizione di dissesto finanziario in fase iniziale ed in presenza di una neo amministrazione insediatasi il 17 giugno 2014 di potere intervenire».

«Per la redazione di un PAES per un comune come Bagheria ci vogliono non meno di 6 mesi di lavoro non è un comune di 3mila abitanti che dispone di sole 6 auto, 3 edifici pubblici e 5 scuole e per il quale è possibile redigere bozze di PAES scopiazzando progetti da altri comuni omogenei per tipologia e dimensione. Siamo una realtà molto vasta e popolosa quindi il nostro PAES richiede certamente uno studio approfondito » – sottolinea l’assessore – «e, come se non bastasse, inizialmente al 30 settembre 2014 era richiesto che il consiglio comunale approvasse proprio il PAES, per cui a quella data, il documento doveva essere già redatto e pronto. Nonostante la precedente amministrazione avesse approvato l'adesione al patto dei sindaci in consiglio comunale stranamente nessuno si era più preoccupato di effettuare la procedura per la successiva iscrizione e pertanto siamo stati costretti, visto il tempo inutilmente trascorso, a riproporre in consiglio l'adesione al patto dei sindaci e successivamente procedere all' iscrizione vera e propria.»

«Il dissesto del comune di Bagheria del maggio 2014 rendeva assolutamente impossibile potere anticipare qualsiasi somma per un incarico esterno per la redazione del PAES e abbiamo scelto subito di investire i fondi di bilancio sulle politiche sociali per aiutare le famiglie, riaprire gli asili nido, asfaltare le strade» – evidenzia Tomasello.

Tecnicamente si rileva infatti che il dissesto impone una serie di procedure che blindano la finanza locale alla copertura delle sole somme obbligatorie per legge, ed espresse in dodicesimi, rispetto all'ultimo bilancio approvato.

«Con l’approvazione del PAES il comune avrebbe beneficiato di un anticipo pari al 40% della spesa sostenuta dal comune» - continua a spiegare l’assessore alla Programmazione - «mentre per il restante 60% a saldo occorreva attendere l’approvazione finale da parte della commissione europea». E aggiunge: «L’organismo della commissione UE che approva i PAES è il JRC; l’eventuale non approvazione del PAES avrebbe comportato la restituzione delle somme eventualmente erogate pari al 40% oltre a dover sostenere anche la spesa per il 100% del suo ammontare».

«Sarebbe paradossale che i responsabili del dissesto ci accusassero di non aver dotato il Comune del Paes. Noi stiamo già lavorando per avere il Paes e progetti di retrofit energetici, ma stiamo soprattutto operando per risolvere i problemi che abbiamo ereditato proprio relativamente a questo settore, la pubblica illuminazione che è un problema endemico a Bagheria» – a sottolinearlo il sindaco, Patrizio Cinque - «voglio ricordare che abbiamo ereditato un Comune in dissesto e che questa amministrazione non ha potuto conferire, a iosa come in passato, incarichi a titolo oneroso, per la programmazione e progettazione. Anzi questa amministrazione è andata in controtendenza».

«Riteniamo di avere imboccato la strada giusta per risolvere un problema comune alla stragrande maggioranza degli Enti locali»- sottolinea il primo cittadino di Bagheria - «è cioè quello della progettazione; riteniamo che il Comune debba progettare attraverso la AMB e partecipare il più possibile a tutti i bandi che si presentano. Nel territorio, in tutto il comprensorio, ci sono moltissimi tecnici, esperti e professionisti che hanno pieno titolo per poter progettare anche per gli Enti locali ma devono avere il diritto di farlo con un contratto in mano, devono poter vantare un credito valido. Non è infatti positivo che ci siano tecnici che abbiano aiutato, in passato, l’Ente e che poi si ritrovino senza alcun credito di escussione delle competenze tecniche».

«In merito al settore energia è falso che abbiamo perso 20 milioni di euro» - riferisce Cinque - «vorrei che mi si dettagliassero tutte le cifre che sono state gridate ai quattro venti. Avremo 11 milioni di euro per Agenda Urbana; a fine mese infatti costituiremo insieme al Comune di Palermo l’autorità urbana che ci permetterà di gestire 11 milioni di euro, 5 dei quali dedicati a retrofit energetico cui si aggiunge la mobilità sostenibile. Inoltre stiamo presentando un progetto, a breve scadenza, per il retrofit energetico della pubblica illuminazione. A questo si aggiunge un altro progetto per l’edilizia scolastica, in particolare rivolto all’adeguamento sismico e il miglioramento degli ambienti della scuola Wojtyla, e ancora parteciperemo ad un bando a sportello del PON Legalità per un bene confiscato alla mafia. Stiamo facendo il massimo, per un comune come il nostro, nell’ambito della programmazione e senza tecnici esterni a pagamento. Preferiamo lavorare che fare parate e gridare ai quattro venti e i finanziamenti finora ottenuti lo testimoniano» conclude il primo cittadino di Bagheria.

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