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Immagine del redattoreAntonino Martorana

Ficarazzi. Sequestro preventivo per 1.300.000 euro all'Aenne press spa colosso siciliano


L'azienda di distribuzione editoriale, fra le piú grandi in Sicilia, con sede in via cavaliere Antonino Nangano di Ficarazzi subisce un sequestro preventivo di un milione e trecento mila euro.

Avrebbero frodato il fisco. Con questa accusa la Guardia di finanza di Palermo nei scorsi giorni ha incamerato le somme presumibilmente evase.

Secondo le fiamme gialle, il legale rappresentante Giovanni Nangano avrebbe rilasciato fatture false, indagato per dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

I controlli fiscali del nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo nei confronti della “Aenne press” e ad altre aziende che pare siano riconducibili a Nangano risalgono al 2015.

Sembra che siano state utilizzate cinque ditte di trasporto per rilasciare fatture false che, invece, non facevano riferimento ad alcun servizio realmente effettuato.

Secondo l’accusa, per non pagare le tasse Nangano avrebbe falsificato la dichiarazione dei redditi per quattro anni. Cosí i finanzieri coordinati dal comandante Cosmo Virgilio, su disposizione del gip del tribunale di Termini Imerese, Stefania Galli, hanno eseguito un sequestro preventivo di disponibilità finanziarie, immobili e quote societarie. Le indagini, coordinate dal procuratore capo di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, si sono fondate sulle risultanze di controlli fiscali eseguiti dalle fiamme gialle nei confronti dell’azienda e di altre ditte collegate che hanno fatto emergere la frode fondata sull’emissione e sull’utilizzo di fatture false. Secondo sempre il tribunale di Termini Imerese i lavoratori dell'azienda erano stati indotti ad aprire partite Iva, così da permettere alla società di avvalersi dei servizi di altre imprese. Le prestazioni fatturate, talvolta gonfiando anche gli importi, permettevano alla società editoriale di detrarre l’Iva addebitata e ottenere quindi un consistente vantaggio fiscale. Tra gli indagati ci sarebbero anche Alessandro Reina, Giovanni Coffaro, Vincenzo Lombardo, Salvatore Rocca, Francesco Lombardo e il fratello Vincenzo. “Le fatture venivano poi detratte dai guadagni della Aenne press, ottenendo quindi un consistente vantaggio fiscale – spiega il tenente colonnello Danilo Persano del Gico di Palermo – È attualmente aperto un contenzioso con l’agenzia dell’Entrate. Noi abbiamo avviato l’indagine da una normale verifica fiscale nella ditta nel 2015. Poi le carte sono passate alla procura di Termini Imerese”.

Ma la Aenne press spa non è solamente un azienda di distribuzione di giornali e riviste in tutta l'isola, negli anni si è diversificata, partecipando con l'azienda correlata Social Movie Production a film e serie televisive di rilevanza nazionale per la Rai e per il cinema.

Fra le produzioni cinematografiche troviamo il film di Ficararra e Picone L'Ora Legale. La serie televisiva di Pif, La Mafia Uccide Solo D'estate. Il film su Boris Giuliano, Libero Grassi, il Commissario Mineo, Maxi-Il Grande Processo, Falcone e Borsellino. La Mafia non è piú quella di una volta di Maresco.


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