Ficarazzi - Manca il centro comunale di raccolta. La ditta che gestisce i rifiuti non sa dove stoccare gli ingombranti.
Intanto sulle strade del piccolo paese in provincia di Palermo stazionano ammassi di fango e rifiuti risalenti all'esondazione del mese scorso.
La situazione comincia a diventare un problema sanitario. Dal 3 Novembre infatti davanti le abitazioni che hanno subito ingenti danni per la piena del fiume Eleuterio, il fango e i suppellettili distrutti dalle acque sono diventati un unico ammasso che a ridosso della strada statale 113, rischia di creare gravi problemi per chi abita nella zona. Oltre al decoro pubblico al momento compromesso. I residenti della zona fanno rimostranze, ci raccontano che alle svariate richieste d'intervento risalenti addirittura alla notte del 3 Novembre nessuno è arrivato nemmeno per togliere quello che la furia della piena li ha costretti a mettere di fronte casa per ricominciare con le proprie forze a rimettere le cose apposto da soli. Ci dicono addirittura senza che l'amministrazione pubblica locale li abbia aiutati neanche per togliere una scodella d'acqua dagli scantinati.
"Dalla ditta o dal comune, non l'abbiamo capito, sono venuti solamente con un container due settimane fa circa a prendere il legno utilizzabile di alcuni mobili, poi tutto è scomparso nell'oblio lasciandoci sacchi pieni di nostri ricordi distrutti dalle acque davanti la porta di casa". Dice D.M. cittadino residente del luogo che vuole restare anonimo.
Raggiunta al telefono la ditta Roma costruzioni srl vincitrice dell'appalto per la differenziata e responsabile del servizio rifiuti, sotto richiesta di spiegazioni ci risponde informalmente che senza un C.C.R. "centro comunale di raccolta" a cui hanno esso i sigilli poco meno di una settimana fa, sono impossibilitati a stoccare i rifiuti che esulano dalla normale amministrazione riguardante la raccolta della differenziata.
Anche se non si comprende come sia potuto essere che il comune affida il servizio dando in gestione un centro comunale di raccolta che pochi mese dopo viene chiuso per problematiche sanitarie.
Anche se pare sia già partita un indagine al riguardo.
Una situazione che se qualcuno dei residenti azzardasse a far presente alle forze dell'ordine con molta probabilità metterebbe amministrazione comunale e ditta in oggettiva difficoltà di fronte ai disservizi.
Intanto i giorni passano e le cataste di rifiuti rimangono li.
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