La sindrome fibromialgica (FMS) detta anche FIBROMIALGIA è una malattia cronica che colpisce circa 2 milioni di italiani, per la maggior parte donne. Viene definita sindrome perché consiste in un insieme di segni e sintomi clinici che sono contemporaneamente presenti. Tale corteo sintomatologico ha un severo impatto sulla qualità di vita del paziente.
La FMS rappresenta ancora oggi una delle diagnosi più controverse in ambito reumatologico come entità autonoma. È considerata una tra le più frequenti patologie reumatologiche. Interessa principalmente i muscoli e le loro inserzioni sulle ossa. È una forma di reumatismo extra-articolare o dei tessuti molli che non causa deformità alle strutture articolari.
Negli ultimi 10 anni è stata meglio definita attraverso studi che hanno stabilito le linee guida per la diagnosi. E’ stata dimostrata la presenza di una componente genetica predisponente e di anomalie dei sistemi di percezione e trasmissione del dolore a livello del sistema nervoso centrale.
Il dolore è il sintomo predominante descritto in una varietà di modi come bruciore, rigidità, contratture, tensione. Ciò che fa male principalmente sono i muscoli. Sebbene in apparenza il paziente fibromialgico sembri sano, un attento esame evidenzia delle specifiche aree di dolore, dette tender points, che si attivano alla digitopressione e che non sono comunemente presenti nella persona sana.
Altri disturbi comuni nella FMS sono l'astenia , una ridotta resistenza alla fatica e i disturbi del sonno, il paziente ha la fase profonda del sonno (REM) disturbata o addirittura assente. Ciò può alterare importanti funzioni del corpo e la percezione del dolore. Possono essere presenti cognitivi che comprendono difficoltà di concentrazione, perdita di memoria, difficoltà nel ricordare le parole o nomi, incapacità ad affrontare diverse attività contemporaneamente. Cefalea, ansia, depressione, sindrome del colon irritabile, disturbi genito-urinari, alterazioni visive, vertigini spesso complicano il quadro clinico.
La diagnosi è prima clinica e poi di esclusione , motivo per cui si deve talvolta sottoporre il paziente a controlli ed esami per potere escludere altre patologie o rilevare comorbilità.
La complessità del quadro clinico e la grande varietà dei sintomi portano spesso il paziente a sottoporsi a molte visite specialistiche prima di avere una diagnosi.
La causa della malattia è ancora ignota e ciò rende difficile identificare una cura o un criterio diagnostico che risulti valido e completamente risolutivo.
Il trattamento della FIBROMIALGIA, proprio perché è caratterizzata da una complessità di sintomi, è multidisciplinare. Le opzioni terapeutiche comprendono: farmaci che diminuiscono il dolore e migliorano il sonno, programmi educativi per aiutare il paziente a comprendere la FIBROMIALGIA e imparare a conviverci, tecniche di rilassamento e altre metodiche per ridurre la tensione muscolare,esercizio e attività fisica, terapia cognitivo-comportamentale o altri approcci di tipo psicologico.
Studi recenti ed evidenze cliniche indicano la Cannabis come efficace terapia. Tra i nuovi trattamenti strumentali ci si può rivolgere alla terapia con Ossigeno iperbarico (in camera iperbarica), alla elettrostimolazione transcranica e alla Ossigeno - Ozono terapia (per via endovenosa, rettale e locale) .
La consapevolezza che questa malattia esiste ed è reale può aiutare il paziente ad affrontare lo stato doloroso e gli eventuali cambiamenti dello stile di vita richiesto. Tutto questo percorso di comparsa dei sintomi e di ricerca della diagnosi attraverso la molteplicità degli esami porta al paziente paura, frustrazione e ciò provoca spesso aumento di dolore. Senso di colpa , rabbia e tendenza al l'isolamento sono purtroppo comuni disagi che nei pazienti fibromialgici si aggiungono al dolore e talvolta all’incapacità di condurre la propria vita in modo autonomo.
L'Aisf Onlus (Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica) si costituisce nel 2005 con lo scopo di rendere possibile un adeguato approccio diagnostico , terapeutico, assistenziale alle persone affette dalla sindrome , offrendo informazioni per conoscerla e gestirla al meglio allo scopo di migliorare le condizioni di vita per tutti i pazienti. Inoltre Aisf ha lo scopo di far conoscere la sindrome al personale sanitario che spesso non conosce o sottovaluta il problema e sta lottando per il riconoscimento della patologia da parte del SSN.
Ad Aprile del 2016 è stata creata la sezione Aisf Onlus Bagheria Palermo che cerca di portare avanti la missione dell'Associazione offrendo informazioni,confronti,supporto,creando convenzioni con strutture ospedaliere (convenzioni in essere con l’Ospedale Buccheri La Ferla - per la Terapia del dolore, la Riabilitazione e il supporto psicologico- e con il Policlinico per la Reumatologia, Neurologia,la Elettrostimolazione transcranica e la Terapia in camera iperbarica ).
A Palermo giorno 3 Dicembre 2017 presso la Sala delle Lapidi a Palazzo Pretorio la sezione Aisf Onlus Bagheria-Palermo sta organizzando un congresso sulla materia dal titolo: SINTOMI DOLOROSI DISTRETTUALI NEL PAZIENTE FIBROMIALGICO:COMORBIDITA’ O STESSO PROBLEMA?
La FIBROMIALGIA coinvolge un innumerevole numero di pazienti che si vedono sconvolgere la loro vita e la loro mente dal dolore. Più si conosce la malattia piu si riesce ad affrontare e gestire fino a potere condurre una vita decente ,scopo fondamentale infatti dell’Associazione è quello di dare un giusto approccio educazionale al paziente,con lo scopo di rendere il paziente “MEDICO DI SESTESSO”
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