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Immagine del redattorePino Grasso

Cimitero di Bagheria sempre in emergenza.


Dopo l’emanazione del regolamento comunale di polizia mortuaria si va verso una normalizzazione delle tumulazioni al cimitero comunale dove però, permangono quasi 300 salme in attesa di sepoltura. E’ pur vero che ci sono 175 loculi di nuova costruzione consegnati dall’amministrazione comunale alla ditta appaltatrice e pronti ad ospitare altrettanti feretri, ma sono sempre pochi se si considera che in questo periodo invernale continuano ad arrivare defunti che rimangono in attesa di tumulazione per diversi giorni. Grazie al nuovo regolamento, diverse richieste di ricongiunzione tra marito e moglie, presentate dai parenti più prossimi permette la collocazione di coniugi defunti in loculi adiacenti. Per questi casi che fino alla settimana scorsa erano 171, il Comune ha individuato i criteri da rispettare per la tumulazione, il primo dei quali è quello cronologico. Per cui la richiesta di ricongiunzione delle salme viene autorizzata secondo l'ordine di priorità stabilito, procedendo alla tumulazione della salma in attesa di sepoltura e lasciando libero il loculo adiacente per la successiva tumulazione della salma da ricongiungere che seguirà con l’operazione di traslazione. Nei casi in cui i coniugi si trovano ambedue in attesa di tumulazione l’ordine di sepoltura previsto è da considerare per entrambi quello determinato dalla data di morte del primo coniuge. Inoltre, le salme che si trovano tumulate in loculi già dati in concessione a defunti che si trovano in attesa di tumulazione e le salme dei defunti in attesa di tumulazione saranno seppellite in base all'ordine cronologico di ingresso al cimitero comunale sino alla concorrenza dei loculi disponibili. Giornalmente una impiegata del Comune accoglie i familiari dei defunti presso gli uffici del cimitero a cui vengono assegnati, in stretto ordine cronologico di morte, i loculi disponibili. Niente a che vedere con ciò che si verificava fino a qualche mese fa quando le sepolture venivano effettuate in maniera assolutamente non trasparente tanto che si arrivò pure a scoprire degli illeciti e all’arresto di alcuni impiegati. Anche la pulizia del luogo santo di via Olivuzza viene assicurata quasi regolarmente e pertanto i viali non presentano più quell’ammasso di fiori e ghirlande che venivano depositati in tutti gli angoli in attesa di essere recuperati ed essere smaltiti. Non tutto però ancora si può dire che vada bene. C’è infatti chi lamenta la poca accessibilità ai loculi posti in alto perché ci sono molte scale in ferro che sono rotte, compresi i binari dove dovrebbero scorrere che non vengono manutenzionate o sostituite. “La pulizia finalmente viene effettuata con una certa regolarità – dichiara Rosamaria Martorana – però io continuo a non potere accedere al loculo di mio padre per deporre un mazzo di fiori, perché con la scala rotta non riesco ad arrivare all’altezza del quinto posto dove è stato collocato. Qualcuno per aggirare il problema ha portato una scala a forbice da casa sua che viene utilizzata anche da chi non può accedere ai piani alti, con una sorta di mutua solidarietà. Intanto lo scorso 31 gennaio è scaduto il termine per la presentazione delle domande di partecipazione al bando di gara per la costruzione di ulteriori 75 nuovi loculi cimiteriali. L’amministrazione comunale ha prorogato il termine al 4 febbraio a causa di un adeguamento del bando dovuto all’assenza di una piattaforma informatica di negoziazione, ovvero di un sistema informatico di trasmissione della documentazione di gara. “Il bando di gara in questione. pubblicato in data 31 dicembre dello scorso anno 2018 – si legge in un comunicato del Comune – risultava sprovvisto del riferimento alle modalità alternative suggerite dall’ANCI, come per esempio indicare che l’offerta in formato elettronico, su supporto informatico, all’interno di busta chiusa, siglata e controfirmata”. Il costo complessivo dell’appalto ammonta a 69.809,01 euro. Si tratta ancora di una goccia nel mare tenuto conto delle esigenze di tumulazione per una città cresciuta a dismisura. Da più parti si auspica la realizzazione di un nuovo cimitero, o in alternativa la realizzazione di un inceneritore per la cremazione dei defunti, una pratica che non confligge con la fede Cattolica che prevede la cremazione dei corpi a condizione che si creda alla resurrezioni né dei morti.


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