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Casa dei giovani e Caritas insieme nella solidarietà



BAGHERIA - Questa settimana a fare da cuochi e a servire ai tavoli, gli ospiti della mensa cittadina della Caritas sono stati i ragazzi della Casa dei giovani, fondata e diretta da don Salvatore Lo Bue. Tutto ciò è stato possibile grazie alla sinergia tra i volontari della Caritas cittadina e quelli della stessa Casa dei giovani che insieme si sono messi al servizio dei più poveri della comunità. Le due istituzioni che operano a Bagheria da anni, hanno organizzato una settimana di condivisione che si è conclusa ieri con il pranzo nei locali di “Contrada Incorvino”. “Nei giorni in cui sono andati alla Caritas – dice don Lo bue – i nostri ragazzi che stanno cercando di mettere su la loro vita ed hanno rischiato di affogare hanno avuto modo di essere a contatto con persone in difficoltà che li ha aiutati a ridimensionare i loro problemi comprendendo che soltanto l’aiuto vicendevole li salverà”. Da lunedì scorso sono stati i ragazzi di don Lo Bue che giornalmente hanno cucinato e servito ai tavoli ogni pomeriggio, i poveri che si recano presso la mensa cittadina, ospitata nei locali della chiesa antica di San Pietro. “E’ stata una esperienza davvero esaltante – ammette il vice direttore Biagio Sciortino – siamo andati con i ragazzi e compresi anche alcuni musulmani. Non nascondo che mi sono commosso nel vederli servire a tavola, ma soprattutto quando i colleghi della Caritas mi hanno dato l’onore di guidare la preghiera prima di iniziare la cena”. Ieri l’esperienza si è conclusa alla Casa di giovani, dove i ragazzi hanno ospitato un gruppo di poveri. I volontari della Caritas hanno visitato il giardino didattico intitolato a Piersanti Mattarella, a cui hanno donato un albero di limone e di ulivo, le stalle, l’orto della bontà e gli altri locali. Per l’occasione è intervenuto il direttore della comunità terapeutica per il recupero di tossicodipendenti don Salvatore Lo Bue e la direttrice della Caritas Mimma Cinà, insieme agli altri volontari. “Siamo davvero soddisfatti di quanto realizzato insieme ai volontari della Casa dei giovani con i quali collaboriamo da tempo – dichiara la direttrice – è stata infatti una esperienza importante per tutti che hanno espresso sentimenti di grande emozione. I giovani di padre Lo Bue in particolare, riconoscendosi amici ci hanno offerto una bella testimonianza. La Caritas è aperta alla collaborazione con le associazioni e istituzioni che operano in città a vantaggio degli ultimi per una vera integrazione di quanti vivono ai margini della società”.

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