BAGHERIA - Tutti guasti i cinque impianti semaforici collocati in importanti snodi viari della città. Tale inconveniente crea disagi dopo sono collocati in via Papa Giovanni XXIII all’incrocio con via Roccaforte al confine con il Comune di Santa Flavia, in corso Butera all’incrocio con via Dante e via Mattarella, in via Libertà all’incrocio con via Città di Palermo, in corso Butera all’incrocio con via Consolare e in via Ignazio Lanza di Trabia. L’arteria che collega lo svincolo autostradale Palermo Catania. “Le schede dei semafori collocati precedentemente non funzionano perché gli impianti sono obsoleti – dichiara il comandante del corpo di Polizia Municipale Salvatore Pilato – per ovviare, stiamo predisponendo un nuovo progetto allo scopo di ripristinarli”. I semafori erano stati collocati dai tecnici della ditta “Laser S.r.l.” di Terrasini che si era aggiudicato l’appalto di fornitura nel 2005. Risultano non funzionanti anche i dieci impianti per gli ipovedenti collocati lungo l’asse di corso Butera per consentire ai cittadini appiedati di potere attraversare la strada e non incorrere nel traffico veicolare che in questo tratto stradale è particolarmente intenso. Il finanziamento di qualche decina di migliaia di euro era stato concesso dal progetto europeo “video audio e tattile” per questa particolare categoria di cittadini. Un servizio utile che consente premendo un apposito pulsante di attivare un sistema acustico che permette di attivare il semaforo. La città soffre anche della carenza di organico del Corpo di Polizia urbana, dove a fronte di un organico di 105 persone, sono in servizio appena 23 vigili con un’età media di 55 anni. Inoltre il prossimo 1° maggio tre persone saranno collocate in pensione e l’organico sottodimensionato si ridurrà ulteriormente. “Tutte le problematiche legate al traffico – aggiunge il comandante Pilato – dovrebbero essere risolti dal Pum, il Piano urbano di mobilità che passa dall’ammodernamento dello svincolo autostradale della A/19 a monte della città, punto nevralgico, dalla realizzazione di nuovi parcheggi con aree di soste a pagamento, le cosiddette zone blu dove agirà una società per la gestione, all’uso di bus elettrici o a metano, alla realizzazione di nuove aree verdi, all’implementazione ed ottimizzazione delle piste ciclabili, e all’uso di mobilità ecologica e dolce come car sharing, progetti di pedibus”. Per realizzare il Pum si potrà contare su una base di partenza che è di circa un milione di euro di fondi comunali, ma è evidente che vanno intercettati anche tutti i finanziamenti comunitari e regionali disponibili, nell’attesa che la Regione Sicilia emani i bandi.
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