Lo spettacolo che si presenta davanti agli occhi del passante in via papa Giovanni XXIII è davvero indecoroso. All’ingresso del Centro unico della Caritas cittadina, sono accatastati cumuli di sacchetti di indumenti, che sovente vengono rovistati da chi cerca all’interno misti ad altri di spazzatura. Tra l’altro i sacchetti sono sparpagliati lungo il ciglio della strada dai cani randagi e dai gatti che si aggirano nelle immediate vicinanze del Centro dove opera il più importante Ente solidaristico cittadino dove funziona il “Servizio guardaroba” che fornisce abiti e mobili ai poveri della città. “La Caritas Cittadina di fronte a questo ennesimo scempio non può più tacere – afferma la direttrice Mimma Cinà – è ora di finirla, non si fa in questo modo la beneficenza. Questo significa soltanto un buttare la spazzatura scambiando la Caritas per una discarica. Abbiamo infatti, trovato tra i sacchetti, anche spazzatura e calcinacci. Faccio un appello a tutti i cittadini di aiutarci attraverso i profili social perché nessuno venga a scaricare rifiuti al “Servizio guardaroba” che aiuta tanti fratelli bisognosi”. Da parte di qualcuno si invoca l’amministrazione comunale perché collochi qualche contenitori davanti l’ingresso dove depositare i sacchetti. “Mi dicono le volontarie che l’esperienza delle campane è già stata fatta ed è stata fallimentare. Qui c’è un problema di senso civico. Ormai ci sentiamo nel Far west e chi ha più cartucce spara, facendo i suoi comodi e magari sono proprio quelli che lasciano gli indumenti dietro la porta che criticano la Caritas per il servizio guardaroba. Purtroppo dilaga l'ipocrisia e l’inciviltà”. In questo periodo il fenomeno dell’abbandono dei sacchetti si è aggravato perché con il cambio di stagione, molti ne approfittano per svuotare il guardaroba. Basterebbe rispettare gli orari di deposito che sono negli orari di apertura del Centro. Il servizio viene svolto nei giorni di lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle ore 9 alle 12 e il mercoledì, giovedì e venerdì dalle 15.30 alle 18 e prossimamente anche il sabato mattina per dare la possibilità di lasciare gli indumenti anche in un girono in cui tanti non lavorano. “Purtroppo si tratta anche la sottocultura che porta all’incuria dello spazio comune – dichiara Marianna Tomasello – ritengo che non significa esercitare la carità donare indumenti non puliti e decorosi”. Intanto la direttrice ne approfitta per ringraziare quanti si prodigano ad assicurare derrate alimentari per la mensa della solidarietà che funziona tutti i giorni in corso Butera, nella Chiesa antica di San Pietro apostolo. “Un sentito augurio di Buona Pasqua e un ringraziamento dovuto a tanti esercizi commerciali e privati cittadini che ogni giorno, compiono nel silenzio, un gesto di generosità offrendoci alimenti per la mensa della Caritas che già da diversi anni è attiva ed è punto di riferimento per tanti fratelli e sorelle della città che vivono nel bisogno.
Grazie al quotidiano contributo possiamo preparare 50 pasti serali per tanti bisognosi. Sperando, con l'aiuto del Signore, che la generosità dei bagheresi non venga mai meno per poter aiutare i nostri fratelli. L’augurio di gioia e di speranza è rivolto ai fratelli e alle sorelle della nostra città, al nostro vescovo Corrado Lorefice, al clero bagherese, alle istituzioni cittadine. Un augurio particolare desideriamo che raggiunga le famiglie che sono in difficoltà e non si sentono accolte nelle loro necessità e nei loro problemi”.
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