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Bagheria, scuole al freddo.



Dalla scuola “Pino Puglisi” al “Giuseppe Bagnera”, dal “Giuseppe Cirincione”, alla “Castrense Civello” di Aspra, gli oltre 5.000 bambini che frequentano le scuole dell’obbligo cittadine sono al freddo da parecchi giorni e sono costretti a stare in aula indossando giubbotti, sciarpe e cappellini. “In alcuni plessi scolastici di Aspra i bambini sono obbligati a studiare con le coperte sulle spalle per ripararsi dal grande freddo di questi giorni”. E’ la denuncia del presidente del Consiglio di circoscrizione Andrea Sciortino il quale aggiunge: “Viviamo nel terzo mondo, ed ancora oggi siamo costretti a parlare e riparlare delle stesse problematiche di 30 anni fa. Occorre un coordinamento serio e una programmazione anticipata da parte dell'amministrazione per scongiurare che, ogni anno si ripeta la stessa storia, vecchia e ripetitiva”. A causa del freddo nelle aule, si è verificato un elevato tasso influenzale tra gli alunni, complice l’assenza di riscaldamenti con centinaia di alunni che sono costretti a casa, a letto. “Oggi un amico mi ha chiesto come si sta a scuola con questo freddo – racconta Giuseppe Di Salvo, un insegnante del Primo circolo didattico della scuola elementare “Giuseppe Bagnera” che conta quasi un migliaio di alunni – e gli ho risposto che io lavoro col giubbotto imbottito con cui mi si vede in giro. E gli alunni? Vestono e svestono: si scaldano così. Alternano momenti climatici legati al loro corpo. Verso marzo il sole scalderà i termosifoni. Chissà come sarà la stanza del sindaco? Sempre calda d'altro calore. Così va il mondo. E l’ottima scuola”. Enormi disagi anche al II circolo didattico “Giuseppe Cirincione” che conta pure centinaio di alunni, circa 800. “Non possiamo ripararci dal freddo in nessun modo – dichiara il dirigente didattico Vittoria Casa -. Nelle aule c'è molto freddo, ma nonostante le continue sollecitazioni ancora niente riscaldamento”. In questo panorama così desolante, c’è una scuola che invece non soffre il freddo. Si tratta della scuola Tommaso Aiello. “Nell’istituto dove è ospitata la scuola media non soffriamo il freddo – dichiara il dirigente scolastico Sergio Picciurro – perché l’edificio è dotato di un impianto autonomo di riscaldamento, ma negli altri plessi i nostri alunni sono costretti, come tutte le altre scuole a stare in classe indossando i cappotti”. Con l’inverno che fa sentire i suoi rigori, l’amministrazione comunale si fa trovare impreparata di fronte al grande freddo di questi giorni con i bambini delle scuole dell’obbligo costretti a sopportare grandi disagi. “Ho tre bambini che frequentano le scuole dell’obbligo cittadine – dichiara Maria Rosa Buttitta – e a turno hanno preso l’influenza anche a causa delle aule prive di riscaldamento”. Da palazzo Ugdulena fanno sapere che la soluzione dovrebbe arrivare dopo le vacanze natalizie. “Purtroppo non abbiamo potuto accendere prima i riscaldamenti per problemi di bilancio – dichiara l'assessore alla Pubblica Istruzione Romina Aiello – che è stato approvato ieri. Al rientro dopo le feste i bambini troveranno i riscaldamenti accesi. Ci scusiamo con la cittadinanza, ma sappiamo che il dissesto del Comune ha causato non solo questo disagio”. Al vetriolo la replica del segretario politico del Partito democratico Orazio Amenta. “Come ogni anno l'Amministrazione si ricorda di accendere i termosifoni delle scuole a gennaio, però in pochi giorni si sono trovati 135 mila euro per costituire una S.p.A. e piazzare qualche fedelissimo nei posti che contano. Questione di priorità”.

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