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Bagheria. Riacquistate le suppellettili sacre rubate alla Madrice



Bagheria - La generosità dei bagheresi non si è fatta attendere. Sono oltre 8.500 euro i fondi raccolti dai cittadini con donazioni volontarie e spontanee che sono serviti per riacquistare calici, candelabri, patene ed altre suppellettili dopo il furto sacrilego perpetrato lo scorso mese di aprile nella chiesa Madrice di Bagheria. Alla gara di solidarietà si sono aggiunti anche alcuni presbiteri bagheresi che hanno donato alcuni oggetti sacri. Mons. Giovanni Muratore, già arciprete in città che proprio quest’anno celebra il 60 anniversario di ordinazione, ha donato il suo calice dell’ordinazione, come pure l’altro ex arciprete mons. Gino Lo Galbo, il vescovo emerito di Monreale, mons. Salvatore Di Cristina, ha donato il calice del 50° anniversario di sacerdozio che gli fu regalato dalla diocesi monrealese. Anche le associazioni presenti sul territorio hanno fatto delle donazioni. L’ex presidente del Rotary club Enzo Zangara ha donato un ostensorio e poi anche il Centro orafo di Acquaviva e Inner whell club Baaria ed altre associazioni hanno contribuito alle donazioni, come pure i bambini della prima comunione. “A nome della comunità parrocchiale e mio personale esprimo un sentito ringraziamento a quanti hanno voluto esprimere un segno di concreta partecipazione all’acquisto degli oggetti sacri rubati”. Ad affermarlo l’arciprete don Giovanni La Mendola, il quale ha ringraziato nel corso di una solenne celebrazione Eucaristica, alla presenza dell’Arcivescovo, mons. Corrado Lorefice, anche la commissione da lui istituita per il corretto rendiconto reso alla comunità delle offerte raccolte e delle spese effettuate. “Aldilà dello tsunami che ha sconvolto la coscienza di tutti noi – ha proseguito l’arciprete – siamo che il furto sacrilego ha suscitato un risveglio, una nuova consapevolezza, un più forte senso di appartenenza alla parrocchia. Mi auguro di potere crescere tutti in questa consapevolezza per testimoniare in modo credibile di essere famiglia e figli di Dio”. Approfittando della scarsa illuminazione nella zona, i ladri si erano introdotti nella notte tra martedì 17 e mercoledì 18 aprile scorso, all’interno della chiesa Madrice trafugando 3 ostensori, 2 pissidi, 6 calici, 2 turiboli, vassoi argento, 4 patene, due candelabri e diversi vasi argento. Tutti gli oggetti adesso sono stati riacquistati e serviranno per le celebrazioni liturgiche. (Nella foto Pig, l’arciprete don Giovanni La Mendola e mons. Salvatore Di Cristina)

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