Bagheria - Non è stata un’inaugurazione ma una conferma, in una nuova sede, del successo delle attività della Casa del Volontariato che, a poco più di un anno, dalla reale inaugurazione di questa unione di associazioni ha dato già diversi frutti ma soprattutto ha mostrato come, insieme, si possa lavorare per la comunità.
Ieri è stata ufficialmente aperta la nuova sede di via Cherubini al civico 10, a Bagheria, un luogo più consono e ampio a servizio della comunità attraverso le realtà associative del comprensorio che ruotano attorno al CeSVoP, al Casb e al’Istituzione comunale.
La nuova sede della Casa del volontariato si trova in un bene confiscato alla mafia come stabilito dalla delibera di Giunta n. 84/2018, e sarà al servizio dell’intera comunità distrettuale.
In questa sede oltre a trovar spazio organizzativo le associazioni aderenti alla Casa del Volontariato sarà presente la segreteria tecnica del progetto “Contratto di fiume”.
L’immobile, bene confiscato alla mafia e assegnato al Comune con decreto n.48269 del 10/12/2007, con destinazione centro sociale o uffici per la solidarietà era già desinato al progetto “Ambiente e cittadino: sensibilizzazione ed educazione”, sono questi temi che continueranno ad essere portati avanti dalle associazioni attualmente presenti in Casa del Volontariato ma anche da tutte quelle associazioni che si aggiungeranno alla Casa.
All’apertura della nuova sede hanno preso parte oltre a diversi utenti della Casa del Volontariato, i rappresentanti delle associazioni, il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, l’assessore alle Politiche Sociali, Maria Puleo, gli assessori Fabio Atanasio e Romina Aiello, il presidente del Consiglio comunale Marco Maggiore, il referente Cesvop per i contratti di fiume Enzo Bisconti, il referente del CASB, Michele Balistreri e del CeSVoP bagherese Gianluca Rizzo, la referente CeSvop di Palermo Michela Uzzo, la coordinatrice delle attività della Casa del Volontariato Angela Pergolizzi e rappresentanti degli enti del terzo settore del comprensorio che hanno già aderito alla casa del volontariato ma anche Enti che nell'ottica di fare rete hanno condiviso questo momento.
Durante la cerimonia sono state annunziate le prossime attività della Casa del Volontariato; oltre al consueto “Tempo d’estate” dedicato ai bambini, anche attività di progettazione, in base al principio di sussidiarietà, per la realizzazione di patti di collaborazione complessi per la gestione di un altro bene confiscato alla mafia, la villa ex Castello.
Sarà previsto anche un momento di festa con l’organizzazione di una specifica manifestazione. Torneremo su queste notizie con un apposito comunicato.
Proseguiranno nella nuova sede di via Cerubini anche le attività del progetto “Contratto di Fiume” che è stato illustrato dal referente CeSVoP Enzo Bisconti: “l contratto di fiume è una nuova metodologia di pianificazione e progettazione territoriale, ambientale e socio-economica, da parte di tutti i soggetti firmatari, per la condivisione delle decisioni sul territorio e per la creazione di un sistema di azione locale basato sulla concertazione ed integrazione, fondandosi su un approccio trasparente ed interattivo. E’ un accordo volontario fra soggetti pubblici e privati che coinvolge in prima istanza i cittadini. Ancora una volta dunque il principio della sussidiarietà e del coinvolgimento del territorio, progetto che potrà avere un forte riscontro sul comprensorio anche a livello lavorativo”.
“Abbiamo puntato molto sulla Casa del Volontariato” - sottolinea l’assessore Maria Puleo - ma non pensavamo che riuscisse a crescere tanto, nel giro di un solo anno. E' una realtà che è cresciuta di giorno in giorno tantissimo, con lo spirito che fosse uno spazio di convivenza civica dove costruire insieme una realtà che ci fa tutti comunità”.
“Questa è la Casa di tutti - ha detto il sindaco Cinque- soprattutto di tutte le associazioni che stanno lavorando per la comunità e di tutte quelle realtà che si vorranno unire nel condividere insieme percorsi per la gestione dei beni comuni a servizio della città.
Il sindaco ha anche accennato a nuovi beni confiscati alla mafia di cui il Comune verrà in possesso e anche per questi verranno attivati progetti trasparenti di gestione condivisa.
Si è accennato anche all’approvazione, all’unanimità, del regolamento dei beni comuni; “Un lavoro di comunità anche quello” - ha detto il residente del Consiglio comunale Marco Maggiore per la realizzazione di patti di collaborazione secondo il principio di sussidiarietà dell’amministrazione condivisa.
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