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Bagheria. Grido d'allarme del segretario generale del Comune Eugenio Alessi



BAGHERIA Grido d'allarme del segretario generale del Comune Eugenio Alessi in occasione del convegno su trasparenza, anticorruzione e comunicazione che si è svolto ieri nell'aula consiliare del comune, il quale lamenta la mancanza di personale nell’organico. “Attualmente ci manca un quarto del personale – ha detto il segretario generale – a causa del mancato rispetto del turnover che negli ultimi anni non è stato affatto assicurato a seguito dei pensionamenti. Sono in servizio appena 379 dipendenti, pratica mi manca una persona su quattro, compreso il personale part-time. Senza considerare che abbiamo personal computer obsolescenti che funzionano soltanto grazie all’impegno e abnegazione degli stessi dipendenti”. La macchina burocratica comunale, in pratica, funziona senza che l’amministrazione abbia sostituito il personale collocato in pensione. “Soffriamo di una criticità come del resto tutta la pubblica amministrazione – aggiunge Alessi – e purtroppo non possiamo farci nulla perché il Comune è in default e non ci sono fondi per sostituire il personale e per acquistare gli hardware necessari. Sono del parere che il piano anticorruzione passa anche dalla sostituzione del personale che va in pensione e deve essere posto al primo posto delle priorità dell’amministrazione comunale, assicurando inoltre, la formazione del personale e il numero occorrente per fronteggiare un nemico che tende sempre più alla corruttela. In questo ambito occorre avere un sistema informatico blindato avendo persone preparate in questo ambito”. Il Comune non potendo acquistare i personal computer si avvale del personale del Ced, il Centro informatico comunale che con il suo responsabile Ciro Raspanti riesce ad assemblare le varie componenti delle apparecchiature obsolete e le rimette in funzione. “Debbo ringraziare i miei dipendenti che fanno di tutto per farli funzionare bene – continua il segretario generale – e adottano le soluzioni immediate per garantire un servizio alla cittadinanza”. La discussione sulla trasparenza è quindi planata sulla necessita di assicurare la corretta pubblicazione degli atti sul sito della trasparenza, oltre che le varie determinazioni dell'amministrazione. Il presidente dell’Assostampa Giancarlo Macaluso ha posto l’accento sulla necessita di mettere il cittadino in grado di comprendere gli atti amministrativi. “Le determinazioni inserite nei siti spesso non sono facilmente decriptabili perché scritte con termini burocratici incomprensibili. Il linguaggio che viene usato, spesso esclude il cittadino perché artatamente complicato. Chi prova a leggere un bilancio si trova di fronte ad una impresa impossibile. Ecco che è importante il ruolo del giornalista, capace di sintetizzare e garantire un surplus di trasparenza alla pubblica amministrazione”. Per il sindaco Patrizio Cinque “Trasparenza, informazione partecipazione sono strumenti che danno potere al cittadino – dovrebbe essere semplice esercitarli ma in realtà talvolta non è facile rendere fluidi i processi, in questo deve aiutarci la tecnologia”. Sulla stessa scia l’intervento del presidente del consiglio comunale Marco Maggiore. “Un cittadino informato è un cittadino consapevole – ha detto facendo riferimento anche ad una delle prime mozioni da lui presentate in Consiglio comunale sulla figura del whistleblower, con particolare riferimento al dipendente pubblico che, solitamente nel corso della propria attività lavorativa, scopre e denuncia fatti che causano o possono in potenza causare danno all’ente pubblico o privato in cui lavora o ai soggetti che con questo si relazionano.

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