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Bagheria. Grave atto vandalico ai danni della chiesa dell’Immacolata (Fotogallery)


Alzano il tiro i contestatori della parrocchia dell’Immacolata, meglio conosciuta come le “Anime sante” con un’azione inquietante. Questa volta oltre le solite scritte intimidatorie rivolte al parroco don Giovanni Basile, ieri mattina alla vista dei parrocchiani si è presentata una scena offensiva e blasfema per un luogo di culto. Ignoti hanno imbrattato con una sostanza di colore nera (un misto di olio esausto e gasolio), che ha deturpato la facciata della chiesa, risalente alla prima metà del XVIII secolo ed hanno anche rovesciato i grandi vasi di fiori posti all’ingresso del luogo sacro. Altrettanto offensive per la comunità parrocchiale le scritte apparse sui muri: “Padre Basile non sei degno di stare in questa chiesa” e “Padre Basile kissa e prima e l’urtima”. Motivo del contendere lo spostamento della statua lignea, raffigurante l’Immacolata, opera del Quattrocchi, dall’altare centrale dove si trovava prima della decisione dell’ex parroco don Massimiliano Purpura, che l’aveva spostata nell’altare laterale del Santissimo per fare posto ad un quadro in tela con un dipinto delle Anime Sante. Non è la prima volta che si verificano atti simili, anche nei mesi scorsi la contestazione è stata violenta e non soltanto a parole. Al parroco, don Giovanni Basile non è rimasto altro che denunciare, come nelle precedenti occasioni, l’episodio agli inquirenti che già da parecchio tempo monitorano la grave ed inquietante situazione e comunicare l’ultimo grave episodio all’arcivescovo. “Ho immediatamente informato l’arcivescovo dell’ennesimo deplorevole episodio accaduto – dichiara don Basile – ed anche gli organi di Polizia. A parte la grande amarezza e sofferenza morale penso che una statua non può creare tutto questo odio”. Diverse persone hanno espresso la loro solidarietà al parroco. “La Caritas cittadina di Bagheria esprime vicinanza e solidarietà a padre Giovanni Basile parroco della parrocchia di Maria SS Immacolata di Bagheria – dice in un messaggio la direttrice Mimma Cinà -. Gli atti vandalici e le deplorevoli scritte sui muri sono fatti vili che offendono non solo la persona del parroco ma tutta la comunità. Siamo vicini con la preghiera e con l'impegno a far crescere una coscienza morale e civile nel nostro territorio bagherese”. Solidarietà anche da parte del presidente del Consiglio comunale Marco Maggiore e del sindaco Patrizio Cinque il quale propone una fiaccolata dopo la messa di domenica delle ore 18, quale momento di riflessione su quanto accaduto e in segno di solidarietà a padre Giovanni Basile. “E’ una vicenda che lascia senza parole – dichiara il sindaco – don Basile non deve essere lasciato solo, è vergognoso quanto accaduto. Il Comune non può e non vuole che questo vile atto passi inosservato incoraggiamo padre Basile a non desistere. La comunità sana di questa città è con lui”. In parrocchia dopo lo spostamento della statua dell’Immacolata, si formarono due schieramenti, quello degli oltranzisti ma anche coloro che sono rimasti vicini al parroco. Anche i volontari che portano la vara processionale dell'Immacolata i cosiddetti “portatori della Madonna” con una nota si sono dissociati. Inoltre arriva una proposta dell’architetto Cettina Castelli che in diverse occasioni ha collaborato nella realizzazione di opere all’interno di chiese cittadine con la quale chiede all’Arcivescovo mons. Corrado Lorefice di spostare la statua dell’Immacolata all’interno del museo diocesano per almeno un anno, fino a quando non si calmeranno le acque.

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