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Bagheria: furto ingente presso la chiesa Madre. Trafugati anche beni di valore storico.



Nella notte di mercoledì 18 aprile ignoti, forzando una entrata secondaria della chiesa che si trova nell'adiacente via Milazzo, sono riusciti ad entrare.

Questa mattina padre Giovanni La Mendola, parroco della chiesa, si è accorto della mancanza di alcuni beni di valore, si tratta di tre preziosi ostensori, diverse pissidi, quattro calici d’argento e un turibolo. Parte degli oggetti rubati risalgono al 1700. L’inventario completo non è stato ancora effettuato, ma si tratta certamente di un grosso oltraggio compiuto contro il maggiore simbolo della Fede dei bagheresi, ovvero la chiesa Madre. I ladri, hanno pure portato via un televisore dal salone parrocchiale che serviva per gli incontri di catechesi per i bambini e svuotato le cassette per le offerte, sono poi fuggiti dalla via Carà. Curiosamente hanno risparmiato la nicchia che contiene il simulacro di San Giuseppe. La statua infatti, che contiene degli arredi sacri, non è stata toccata. Sul posto sono giunti i carabinieri della compagnia di Bagheria insieme alla scientifica che hanno avviato i rilievi di rito.

“Siamo sconvolti e scandalizzati per quanto accaduto – afferma con grande amarezza don Giovanni La Mendola – siamo ormai diventati terra di conquista e non si ha più rispetto per nulla. Per fortuna il tabernacolo non è stato aperto”. Successivamente don La Mendola, accompagnato dal superiore della Confraternita di San Giuseppe, Sergio Cannizzaro ed altri collaboratori parrocchiali si sono recati alla caserma dei carabinieri per formalizzare la denuncia. “Sicuramente chi si è introdotto in sacrestia e negli altri locali conosceva il posto – dichiara Sergio Cannizzaro – si sono pure introdotti nell’ufficio del parroco ed hanno aperto alcuni armadi. Purtroppo manca un sistema d’allarme e videocontrollo che avrebbe reso più facile risalire ai malviventi che hanno compiuto tale gesto sacrilego”. La Caritas Cittadina addolorata nell'apprendere questo ignobile gesto, esprime vicinanza al parroco e a tutta la comunità.

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