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Bagheria: approvato in linea amministrativa il progetto esecutivo scuola Gramsci



BAGHERIA - Approvato in linea amministrativa il progetto esecutivo, l'accorpamento e il diverso utilizzo dei residui di mutui con la Cassa depositi e prestiti per i lavori di manutenzione straordinaria della scuola elementare “Antonio Gramsci” per un importo complessivo di 1.956.878,77 euro. Inoltre è stata approvata la riqualificazione dell'area circostante che insiste nei pressi della storica villa Valguarnera. La proposta del sindaco Patrizio Cinque e del responsabile apicale della direzione VIII, geometra Onofrio Lisuzzo, di avviare la procedura per un nuovo progetto per i lavori di manutenzione straordinaria della scuola elementare e la riqualificazione dell'area circostante che versa in un grave stato di degrado ambientale a causa dei raid vandalici a cui è stata sottoposta la struttura ormai abbandonata è stata approvata dalla Giunta municipale nell’ultima seduta settimanale. L’istituto Gramsci è stato realizzato negli anni Cinquanta come sede del liceo classico. Ultimato è stato adibito a scuola elementare ed ospitava anche una scuola materna di quattro sezioni per un totale di 529 persone presenti. L'edificio in relazione al suo decadimento fisico e strutturale legato al periodo di costruzione e a fattori esterni imprevedibili fu dismesso dalle attività didattiche nel 2006. Fu redatto un progetto dell’importo di 1.450.000 euro finanziato con 800.000 euro dalla Cassa depositi e prestiti e per 650.000 euro con un finanziamento regionale. Nel 2018 i lavori furono appaltati ala ditta “Cst Costruzioni srl” di Mussomeli per un importo di 964.678,63 euro al netto di un ribasso del 7,317 per cento. I lavori dovevano essere consegnati entro 362 giorni ma furono sospesi il 3 maggio 2019 per la necessità di una variante in corso d'opera. La perizia di variante fu approvata per 1.450.000 euro. Successivamente la Giunta comunale ha proceduto alla risoluzione dell’appalto in danno all'impresa di Mussomeli e fu dato mandato all'ingegnere Salvatore Fallica di redigere una perizia di variante e di completamento dell’edificio. La variante fu redatta per 2.447.996,85 euro ma non approvata, mentre continua il contenzioso con l'impresa aggiudicataria. Intanto sia il dirigente scolastico, sia i genitori chiedevano la riapertura della scuola. A questo punto l'amministrazione comunale al fine di rendere fruibile la scuola e ridare sistemazione urbanistica al quartiere dal momento che a causa del lasso di tempo trascorso e degli atti di vandalismo, lo stato dei luoghi risulta mutato e degradato e che l'impatto dell'edificio è alquanto invasivo rispetto alla vicina storica villa Valguarnera, il comune ha deciso di riqualificare e adeguare l'immobile e di pagare le spese pendenti al Tribunale sul contenzioso e alle competenze tecniche. Il progetto ha ottenuto il parere favorevole della Sovrintendenza ai Beni culturali e ambientali e dell'Asp dipartimento di prevenzione territoriale di Bagheria e del comando provinciale dei vigili del fuoco. “Siamo fuori dalla nostra scuola dal 22 dicembre 2006 – afferma la storica insegnante Chiara Audia – a quell’epoca era sindaco Biagio Sciortino, al quale seguì la sindacatura di Vincenzo Lo Meo e adesso quella di Patrizio Cinque e si sono avvicendati numerosi assessori alla Pubblica Istruzione e ai Lavori Pubblici. Il collegio dei docenti ha lottato adottando tutte le possibili strategie per non fare dimenticare la meravigliosa scuola “Gramsci”, ma si è sempre trovato davanti a un “muro di gomma”. (Nella foto Pig, il Gramsci così come è adesso)

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