Bagheria - Aree attrezzate, piazze, tratti di spiagge e marciapiedi, aree verdi, parcheggi, atri scuole, villette, fontane e anche il patrimonio librario sono questi alcuni esempi di beni comuni materiali o immateriali presenti nel catalogo che è stato pubblicato oggi, 6 maggio, nella sezione web dedicata ai patti di collaborazione di Amministrazione condivisa.
L’elenco, non esaustivo, fornisce un’idea su quali sono i beni sui quali i cittadini, in forma singola o associata, possono proporre progetti, i cosiddetti patti di collaborazione.
L’amministrazione condivisa è un nuovo modello fondato sulla condivisione di risorse e di responsabilità fra cittadini e amministrazione. Con l’adozione del modello dell’amministrazione condivisa, le amministrazioni pubbliche e cittadini operano di comune accordo per curare beni e aree del territorio o anche risolvere insieme i problemi della comunità. I cittadini escono in tal modo dal ruolo passivo di amministrati o utenti dei servizi pubblici per diventare cittadini attivi che si prendono cura dei beni comuni insieme con gli amministratori. Per fare ciò è stato necessario ridefinire le modalità di funzionamento dell’amministrazione locale introducendo nuove disposizioni di livello amministrativo che consentano concretamente l’applicazione del principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale.
L’adozione del regolamento che norma le modalità di questa condivisione è stato il passo fondamentale per rendere concreto il principio dell’amministrazione condivisa; il Consiglio comunale ha adottato il regolamento con la delibera consiliare n. 18 del 19 aprile 2018, con il quale si definiscono le regole e modalità di attivazione dei patti di collaborazione in cui si condividono obiettivi, azioni, impegni reciproci, forme di sostegno, durata, attività di documentazione e rendicontazione, responsabilità.
Sono dunque beni comuni quei beni che, curati e rigenerati dalla comunità, migliorano la qualità della vita di tutti, per esempio: strade, piazze, marciapiedi; parchi e giardini; scuole e biblioteche; edifici abbandonati; beni culturali; o anche immateriali, ad esempio: la legalità, l’istruzione, la salute, la cultura.
I dipendenti comunali, nei giorni scorsi, hanno realizzato uno spot per spiegare ai cittadini come proporre un patto di collaborazione e cosa sia l’Amministrazione condivisa.
I cittadini che vorranno contribuire al bene comune potranno d’ora in poi attivare modalità di collaborazione attiva con il Comune; il Comune dovrà essere in grado stimolare la comunità locale, agevolando e sostenendo questo tipo di iniziativa. A livello operativo, il cittadino, in forma singola o associata, rivolgendosi all’Ufficio per l’AmministrazioneCondivisa, potrà presentare la sua proposta e sottoscrivere con il Comune un patto di collaborazione, con un obiettivo definito.
Sul sito del Comune, oltre alla recente pubblicazione del catalogo dei beni, è presente il modello per la ri-chiesta di patti di collaborazione.
Nei prossimi giorni verrà pubblicato un avviso pubblico per la formulazione, da parte di cittadini, di proposte di collaborazione con l’amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni urbani.
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