Giardiniere in pensione cura gratuitamente l’area a verde dell’Istituto delle Figlie della Carità di palazzo Butera. Nino Di Fiore, ex giardiniere della Parrocchia dell’Immacolata, meglio conosciuta delle “Anime Sante” offre giornalmente, il suo servizio assolutamente gratuito, per curare il giardino che si affaccia sulla coorte. Fino ad ora ha messo a dimora 24 piantine di diversa specialità tra cui un magnifico roseto, biscus ortensie, gardenie che vengono innaffiate attraverso un impianto idrico elettrico, collocato e donato dallo stesso giardiniere. “Le suore hanno un magnifico giardino che si affaccia sulla scalinata del settecentesco palazzo Butera che non veniva curato perché non dispongono dei fondi necessari alla manutenzione – racconta il pensionato – ecco che mi sono offerto per curarlo gratuitamente”. Nino Di Fiore ha abbellito lo spazio a verde che rende gradevole il luogo con un tavolo ed alcune panchine in legno realizzate con le pedane dismesse dei grandi centri commerciali. “Sono andato a prendere personalmente le pedane in legno che vengono utilizzate nei grandi supermercati per trasportare le merci – aggiunge – dapprima ho tolto le centinaia di chiodi che ci sono in questi pezzi di legno e successivamente ho piallato e verniciato le panchine”. Le attrezzature, realizzate con materiale assolutamente povero, rendono il giardino più accogliente e consentono ai visitatori di sostare qualche minuto nel luogo. Tra di essi particolarmente coloro che frequentano il Cav, il Centro di aiuto alla vita che in occasione della festa di San Vincenzo Dè Paoli, hanno celebrato il 28° anniversario del ritrovamento di una bambina avvolta in un fagottino che fu abbandonato davanti l'uscio delle suore “Figlie della Carità”. Fu la madre superiora del tempo, suor Michelina Massaro, che trovò all’interno di un sacchetto di plastica il corpicino della piccola Vincenzina che le suore vollero che si chiamasse così, in onore al loro fondatore. E a seguito di tale ritrovamento l’anno successivo nacque in città un Centro di aiuto alla vita, che opera a palazzo Butera. L’associazione benefica con l’aiuto di tanti volontari, da quel giorno ha salvato oltre 350 vite e tuttora offre un aiuto alle donne che si trovano di fronte ad una maternità difficile. “Il Centro – afferma la presidente Maria Concetta Domilici – offre aiuto, sostegno e consiglio a tutte le mamme in difficoltà che chiedono che non venga negato loro il diritto alla maternità in una città dove sono molteplici le esigenze”. L’associazione, inoltre, sostiene numerose iniziative e tra queste il “Progetto Gemma” e il “Progetti Vita”, consistenti nell’adozione a distanza e da vicino nei confronti di una mamma e del suo bambino, oltre a garantire assistenza medica, psicologica, legale e sociale. (Nella foto Nino Di Fiore, suor Giuseppina e suor Maddalena)
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